Posso cambiare.

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« Fratè ma che cazzo fai?? »

Urlò istericamente Robert contro Gabriel allontanandosi da entrambi uscendo del tutto dal garage mentre veniva seguito da suo fratello e Matilde, senza avere alcuna risposta dal primo.

« Ma sei impazzito?? Che cazzo ti prende? »
« Da quanto ca avanti questa storia col mio migliore amico? »
« Cosa..? »
« Siete andati via da lì.. e quando siamo tornati ti ho vista che ti ha baciato. »
« Ma sei impazzito? Ho avuto un po' di ansia.. non mi piace vederti menare con gli altri e gli ho chiesto di uscire, e poi mi ha aiutata a bere e mi ha soltanto baciato la guancia. Ma che problemi hai? »
« Anche lì eravate abbracciati, Nicole. »

Urlava come un matto, e io alzai la voce guardandolo malissimo spingendolo leggermente dal petto coperto da una canotta nera che indossava per allontanarlo.

« Tu sei impazzito.. »
« Si. Si sono impazzito okay? E non mi è mai successo per nessuno, io non ho mai provato gelosia per una ragazza.. e tu non puoi fottermi così? Lo capisci o no? »

Restai a guardarlo per qualche istante e annuì leggermente indietreggiando appena sussurrando a bassa voce.

« È tutto questo che puoi offrirmi tu..? Incontri, moto.. droghe.. quello che hai fatto a Robert non deve più succedere. »
« Ho.. sbagliato mi dispiace, scusa.. non ricapiterà più.. lo giuro.. »
« Non.. tra noi non può esserci niente Gabriel, mai più. »
« Cosa? Perche.. cosa ti prende? »

Le sue mani afferrarono le mie braccia stringendole leggermente più forte del dovuto e alzai subito gli occhi sussurrando;

« Cos.. mi fai male.. »
« Tu.. mi confondi, prima si.. adesso no.. poi ci nascondiamo anche per un solo bacio.. adesso mi allontani.. che cazzo ti prende?? »
« Non riesci proprio a vederlo Gabriel? »
« Di cosa hai paura? Di che cosa?? Oltre al cazzo di fuoco come una ragazzina... »

Rimasi in silenzio per qualche istante e girai lo sguardo guardando Layla dietro di lui, tornai a guardare lui e sentii leggermente gli occhi lucidi sussurrando a bassa voce..

« Di te.. Non voglio un'altra persona violenta nella mia vita. »

Lo guardai fissarmi e smetterla di parlare.. mi feci lasciare le braccia e annuì appena e lo lasciai li lasciando del tutto il garage.

C'era qualcosa che non vi avevo detto: quando facevo di tutto per piacere a Thomas.. prima dell'accaduto a scuola.. spesso c'erano stati preliminare tra di noi, quando quelle poche volte si accorgeva della mia esistenza.. e spesso le sue mani invece di farmi del bene in quel momento mi procuravano soltanto dolore. Ricordo ancora la sua voce dirmi che per lui era bello, ero l'unica a farlo sentire così impotente.. quando la realtà era soltanto che era una cosa tossica e che dovevo uscire da lì al più presto.

-

« Robert.. davvero mi dispiace.. »
« Hey, stai tranquilla tutt'okay.. »

« Ragazzi, mi dispiace non so cosa gli sia preso è da più di 10 giorni che è così.. » Marcus
« Marcus, tuo fratello è sempre stato così, ha sempre amato questa vita, non c'è niente da giustificare. » Mormorò Matilde.
« Invece una giustificazione c'è.. » Robert

Li guardai senza aprire bocca e deglutì appena guardando tutti e tre rivolgere lo sguardo a me.

« Gabriel è innamorato di te. »

Mormorò Robert guardandomi, deglutì appena scuotendo la testa in un no e sussultai indietreggiando appena sussurrando a bassa voce.

« Smettetela con queste cose. »
« E tu sei innamorata di lui. » continuò Matilde

Scossi la testa in un no e guardai Marcus come per dirgli "basta", lui annuì subito e fece segno ai due di smetterla.

Io non so cos'era, ma di sicuro c'era qualcosa che andava e non andava.

Per tutta la serata non parlammo più dell'accaduto, Gabriel avanti a tutti si scusò col suo migliore amico per ciò che era accaduto scusandosi con un "Non mi piace che sei così vicino, me per è una sorella minore" mentre i ragazzi l'avevano guardato in un modo facendogli capire che avevano capito tutto.

Rimasi seduta sul muretto dov'eravamo già da un bel po mangiando dei cornetti, io invece avevo tra le mani una lattina di The' alla pesca e strinsi tra i denti la cannuccia di cartone guardando ogni tanto i ragazzi parlare e cercando in tutti i modi di evitare lo sguardo di Gabriel che ogni volta era sul mio.

« Raga, domani Layla ha organizzato una festa nella sua villa, ci andiamo? »
« Nemmeno se mi paghi.. » Marcus
« Io ci vengo! » Robert

Gli altri spostarono lo sguardo su me e Gabriel che in contemporanea mostrammo un no col capo e poi sussurrai a bassa voce sentendo Matilde dire "perché?" A Gabriel

« È pieno della vagina di Layla, dovrà cambiare no? Com'è suo solito.. fare il leader. »

Notai il sorriso di Marcus e Robert e poi girai il viso a lui guardandolo sorridere in modo palesemente ironico e morsi il labbro inferiore stringendo tra le dita la lattina.

« Hai qualche problema al riguardo? »
« Io? No, nemmeno uno. Basta che usi il preservativo o puoi prenderti malattie. »
« stai tranquilla, curo il mio cazzo abbastanza bene. »
« mi fa piacere per te, sai dopo può rimpicciolirsi ancora di più. »

Lo guardai continuare a sorridere in modo ironico e guardai i ragazzi ridere mentre assistevano alla scena come se ormai erano abituati a noi due.

Lo guardai avvicinarsi e appoggiare le mani sul muro al lato delle mie coscia e girare appena lo sguardo verso i tre:

« Un attimo solo.. »

Marcus, Matilde e Robert capirono subito e infatti sembrava davvero che ero l'ultima a capire le cose con questo ragazzo. Lo guardai per qualche istante serrando la mascella e quando i tre erano abbastanza lontani lui avvicinò le labbra al mio orecchio sporgendosi leggermente sussurrando a bassa voce:

« Non sembrava poi così tanto piccolo.. sul divano in giardino.. »

Gli sorrisi in modo ironico mordendomi poi il labbro sussurrando a bassa voce proprio come aveva fatto lui avvicinando le labbra al suo orecchio sentendo il profumo dei suoi capelli.

« Allontanati da me.. Guevara! »
« Non devi avere paura di me Nicole. »
« Spostati Gabriel.. »
« No, adesso mi saltai a sentire.. »

Sospirai appena alzando il viso a lui guardandolo in malo modo e feci per spostarlo ma lui afferrò la mia mano per bloccarmi senza farmi male.

« Non devi aver paura di me. Lo so, spesso sbaglio ma non lo faccio apposta, e poi.. tu mi mandi in tilt.. e so che è sbagliato ma non posso, non riesco a starti lontano.. »

Alzai leggermente la testa a lui e rimasi in silenzio guardandolo negli occhi mentre le sue dita arrivarono alla mia guancia accarezzandola appena.

« Posso cambiare.. posso provarci.. per te.. »

Solo un'estate. Where stories live. Discover now