Cosa nascondi?

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« Dai.. stai ancora dormendo? Forza che pranziamo. »

Sbuffai appena sentendo la voce di mia madre e aprii gli occhi guardandola annuendo leggermente, le feci segno di uscire e chiudere la porta e quando lo fece mi alzai piano sentendo un leggero fastidio tra le gambe.. sorrisi leggermente pesando alla notte passata e mi alzai entrando nel bagno della mia camera.
Mi liberai dell'intimo e mi infilai in doccia, acqua gelata.. appoggiai la mano sul mio addome chiudendo gli occhi e l'altra sulla parete della doccia socchiudendo le labbra..

•••

Allungai le dita al suo costume a pantaloncino rosso che indossava e lo slacciai appena quando sentii le sue dita slacciare il mio reggiseno.
Alzai appena il collo inarcando la schiena e istintivamente il mio pube ancora coperto dalle mutandine finì' contro la sua ormai erezione ancora coperta dai suoi boxer.
Poggiai la mano libera sulla sabbia e nel momento in cui i suoi denti strinsero piano il mio seno. Il suo petto nudo con vari tatuaggi, il mio preferito era quello uguale al mio che aveva nascosto un po' più in là dell'orecchio, quasi sembrava fatto apposta..
le sue spinte.. le sue labbra rosse dai nostri baci e socchiuse mentre sentivo all'orecchio i suoi gemiti.

•••

« Nicole!! Tre ore per una doccia?? Ti muovi?? »

Deglutii tornando alla realtà per colpa della voce di mia madre e capii che stavo solo ripensando alla scena della notte passata con lui, mi accorsi di avere la mano destra quasi sulla mia intimità e deglutì ancora sentendo la gola secca.. cosa stavo facendo? Non mi era mai successo, eppure adesso.. desideravo averlo con me in doccia.

Uscii in accappatoio dalla doccia e dopo essermi asciugata e aver indossato l'intimo con un pantaloncino e una t-shirt normale, la infilai nei pantaloncini e asciugai i capelli legandoli in una coda alta.
Lasciai la mia camera e infatti  una volta giù notai già tutti a tavola, tranne Michael il loro papà.

« Ah, ma buongiorno signorina.. »

Sorrisi leggermente alla voce di Marlene e mi sedetti accanto Marcus di fronte a Gabriel e girai lo sguardo al più grande sussurrando a bassa voce.

« Buon compleanno Marcus.. »

Mi avvicinai baciandogli la guancia e lo guardai sorridere e ricambiare il bacio sulla mia guancia come per dirmi grazie.
Alzai leggermente il viso guardando la pasta fredda all'insalata nel mio piatto e poi mi accorsi del suo sguardo sul mio, morsi il labbro inferiore e cercai di evitarlo o in qualche modo non sorridere guardando il suo mezzo sorriso.

« Allora? Come vi state trovando insieme? »

Chiese mia madre guardando i tre più piccoli.

« Ci stiamo divertendo abbastanza, che poi.. Nicole non è così noiosa come dicevano.. »
« Vaffanculo Marcus.. »
« Heeii.. i termini Nicole! »

Sentii quest'ultimo e sua madre ridere e poi guardai mia madre come sempre pronta a rimproverarmi per il mio modo di fare e gli sorrisi in modo ironico girando la testa verso il piatto, imboccandomi.

« Gabriel.. non è da te essere così silenzioso, tu invece stai facendo meno danni o no? »

Chiese Marlene a suo figlio che non aveva parlato per tutto il tempo, ma che lo fece quando sua madre gli rivolse la parola.

« Ma ti sembra che uno come me non faccia danni? Dai mamma.. »

Procurò una risata ironica di sua madre e quando finimmo di pranzare Marlene e mia madre ci dissero una lista di cose da non fare e di come comportarci alla festa di compleanno di Marcus ma che sicuramente nessuno dei tre avrebbe preso in considerazione.

« Ah.. oggi le governanti non ci sono perché come voi andate in vacanza ci vanno anche loro quindi oggi sparecchiano Gabriel e Nicole, ma solo perché è il compleanno di Marcus.. forza! »
« Ma io sta cosa non la capisco.. al mio compleanno sono stato persino interrogato a scuola. »
« Gabriel non fare storie, io e Rosita andiamo in spiaggia. »

Guardai Marlene e Gabriel parlare e soffiai una risata guardando Marcus toccare il cielo con le dita e scomparire al piano di sopra senza fiatare, mentre io mi alzai iniziando a togliere le cose mettendole in lavastoviglie e una volta che restammo da soli lo sentii parlare:

« Ma ti sembra giusto? »
« Dai Gabri.. meno parli prima fai.. »

Lo sentii sbuffare e porgermi i piatti che erano a tavola mentre io li infilavo in lavastoviglie e poi sussurrai a bassa voce:

« Guarda che non è poi così difficile.. a casa mia facciamo tutto io e mia madre quando non vado a scuola ovviamente.. »
« Giusto, tu non hai governanti.. »
« No, e poi sono gelosa delle mie cose.. non mi va che qualcuno lavi qualcosa di mio se non mia mamma o da sola.. »

Lo guardai sorridere mentre reggeva un piatto vuoto tra le mani porgendomelo e lo sentii sussurrare;

« Sei gelosa delle tue cose? »
« Si.. »
« Delle tue cose tipo..? »
« I miei vestiti.. le mie scarpe.. e soprattutto i miei codini.. »
« Solo di questo? »

Capii a cosa voleva arrivare, socchiusi le labbra guardandolo avvicinarsi e la mia schiena toccò piano il davanzale della cucina.. non c'era distanza tra di noi, sorrisi leggermente sussurrando a bassa voce..

« Devo essere gelosa anche di altro? »
« Si.. tipo.. me.. »
« Lo sarò quando dovrò esserlo.. »
« Peccato.. perché io lo sono sempre delle cose mie. »
« Io non sono cosa tua.. »

Lo guardai sorridermi e prima che le nostre labbra si potessero toccare sentii Marcus scendere e Gabriel si spostò subito.

« Tranquilli.. come se non avessi visto niente.. sto uscendo, mi raccomando.. »
« Marcus.. ma ci nascosi qualche ragazza?? »
« Mh.. tu anzi.. voi nascondete qualcosa?? »

In contemporanea io e Gabriel gli mostrammo un dito medio alla risposta che diede a quest'ultimo e lui scoppio' in una leggera risata lasciando poi casa.

Alzai leggermente la testa guardandolo prendere il pacchetto di sigarette dalla tasca e aprirlo e portarsi una sigaretta alle labbra e fare per accenderla con l'accendino nera.. si accorse che lo stavo guardando e mi sorrise.

« Vuoi? »
« No.. anzi, io eviterei di uccidere l'ultimo neurone che ti rimane.. »

Lo guardai farmi una finta risata e guardare poi la sigaretta nelle sue mani, mi voltai trattenendo la risata e misi in azione là stoviglie.

Solo un'estate. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora