« Sarà solo un'estate Gabriel. »
« Soltanto una.. »
« E poi cosa faremo? »
« Aspetteremo ogni estate come se fosse la cosa più importante per noi. »
« E se fosse l'ultima estate? »
« Cercheremo l'estate anche in inverno. »
Nicole e Gabriel, si cono...
Allungai la mano alla mia schiena sentendo un leggero dolore e sbuffai appena aprendo gli occhi del tutto a causa del sole che entrava nella mia camera. Allungai la mano sotto al cuscino prendendo il cellulare 8:30, perché continuavo a svegliarmi così presto?
1 Agosto. Venerdì. Ancora altri 30 giorni che restavo qui, in questa casa dove di sicuro ci avrei lasciato il cuore e l'anima, ma l'estate stava per finire anche se agosto era appena iniziato e le cose sarebbero tornare a com'erano prima, chissà cosa sarebbe successo, chissà se il cuore davvero sarebbe rimasto qui.
Mi tirai su poggiando i piedi sul pavimento freddo e sbadigliai leggermente poggiando le dita fra i capelli ancora umidi dal non averli asciugati e andai in bagno prendendo lo spazzolino col dentifricio poggiando sul lavandino il cellulare che avevo portato con me. Aprii l'acqua e iniziai a lavare i denti spostando lo sguardo sul mio cellulare che si illuminò, lo sbloccai appena leggendo il messaggio: " C'è un piccolo party a casa di Layla, che facciamo andiamo? Stasera venite da me tu e Gabriel, ovviamente anche Robert. " Già, il goloso weekend stava per arrivare, e chissà come Marlene aveva convinto mia madre, evidentemente si era inventata che ci fosse anche Marcus. " D'accordo, ci vediamo direttamente lì? " Non tardò molto la risposta di Matilde: " No, vicino alla spiaggia tra 10 minuti. "
Gli mandai un semplice pollice e sbadigliai un ennesima volta volta dopo essermi sciacquata la bocca con l'acqua e aver sciacquato la bocca col mio collutorio a menta, non potevo farne a meno.
Tolsi la maglia e infilai velocemente il costume rosso semplice con un pantaloncino e una maglia semplice bianca, infilai le infradito e scesi velocemente giù guardando gli altri a tavola come ogni mattina;
« ma di preciso a che ora vi alzate per essere così pieni di vita..? »
Mormorai istintivamente guardando la risata di Marcus mentre mordeva il suo pane alla nutella sicuramente e guardai Marlene sorridere e mia mamma mormorare;
« Abbastanza presto, mica siamo come te. »
Feci una finta risata prendendo un succo in cartone ad albicocca e mi guardai attorno notando che non c'era Michael come spesso succedeva ormai.
« Tu dove vai già vestita? » mamma « Ad una festa.. cioè, un bagno con le mie amiche in piscina a casa loro.. » « E chi è quest'amica? Già stasera vai da Matilde per il weekend no? » chiese « Rosita.. lasciala stare e l'età giusta dai. »
Mormorò Marlene sorridendo appena e sentii mia madre mentre portai la cannuccia alle labbra bevendo il succo.
« Si ma non con Nicole, lei si mette sempre in guai seri. Vero? » « Oddio mamma, io vado. »
Sbuffai appena facendo per uscire dalla cucina ma sbattei contro qualcuno più alto di me, alzai subito la testa guardandolo per qualche istante e capii che era lì già da un bel po, Gabriel.
« Chi è quest'amica? » mormorò guardandomi « Layla. » sospirai appena. « E da quando è tua amica? » disse serio « Sta zitto. »
Sbuffai appena lasciandolo sulla soglia della porta sperando con tutta me stessa che mia madre non avesse sentito e uscii di casa camminando fino alla spiaggia dove ci trovai Matilde e poco più di 10 minuti fummo a casa di Layla.
« Ah.. eccovi, quasi pensavo che non sareste venute. »
Layla, che cercava in tutti i costi di fare la "buonista" con me. Sospirai appena guardandola e scossi la testa entrando prima di Matilde guardandomi attorno uscendo in giardino, cazzo, qui avevano tutti le case enormi.. 11 del mattino quasi e già tutti fumati o altro, si divertivano, era questa l'estate no?
Sentii la voce di Matilde pronunciare il mio nome e la guardai subito sorridendole leggermente e mormorai;
« Che facciamo? » « Ci facciamo riconoscere no? »
Soffiai una leggera risata prendendo dalle sue mani uni dei drink che aveva recuperato da un ragazzo che era appena passato e la seguì fino a dove c'era la musica, o meglio dove un tipo era impegnato a fare il finto DJ.
Bad Bunny - Dákiti.
Guardai Matilde scoppiare in una risata guardando dei ragazzi ballare e sorrisi leggermente ballando con lei bevendo ogni tanto quel drink dolce che avevo tra la bocca ballando con lei.
• POV: GABRIEL •
Mettiamola così: ero fuori per quella ragazza. Nicole mi aveva letteralmente fatto qualcosa perché non potevo spiegarmi il fatto che non riuscivo a toccare nessun'altra ragazza se non lei, a me non me mai fregato un cazzo dell'amore.. e con questo non sto dicendo che sono innamorato di lei ma.. si, forse si.
« A cosa stai pensando Sexy Simbol? »
Girai subito lo sguardo a mio fratello stringendo tra i denti la sigaretta spenta e sospirai appena guardandolo.
« Ma non ti sembra strano che Layla abbia invitato Matilde e Nicole alla festa in piscina? » « Abbastanza. » « Preparati, chiamo Robert. »
Lo guardai annuire e salire sopra, ringraziai di esser già pronto e in meno di 20 minuti eravamo in casa Suarez. Non che casa di Layla. Mi guardai attorno cercando con lo sguardo Matilde o meglio Nicole ma sentii la voce di Robert.
« Non mi piace che facciamo amicizia con questi qui, e poi.. si fanno troppo coinvolgere. » « Robert non è il momento direi. »
Commento' mio fratello allontanandosi da noi mentre io rimasi in silenzio guardandomi attorno appoggiandomi piano ad un palo che c'era fuori al giardino sui gradini guardando tra la folla:
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Ed eccola.. contorsi le braccia al petto togliendo gli occhiali da sole restando a guardarla mentre ballava contro Matilde sulle note di Bad Bunny - Dákiti. Era bellissima, i suoi capelli neri.. potevo sentire ancora quell'odore di menta sotto al mio naso ogni volta che le mie dita sfioravano quei capelli lisci e sciolti, la sua pelle sotto le mie dita.. averla per primo, e non lasciarla più a nessuno quasi gelosamente di ciò che avevo quasi.
Smisi di sorridere mentre mi accorsi che Riccardo, uno della mischia, riconoscibile subito a causa del suo costume di merda verde avvicinarsi e ballare con lei mentre gli porgeva un drink, sospirai appena, speravo avesse imparato la lezione di non dover prendere drink dagli altri ma era proprio vero, lei i guai se li chiamava per nome.