Qualcosa in comune.

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Le anime si incontrano per caso, per curiosità, per determinazione. In tutti i casi, l'incontro ha sempre del miracolo.
Nella coincidenza, la componente magica è più evidente, ma decidere, partire, muoversi a tempo, fino a trovarsi nel luogo dove la cosa sta accadendo è miracoloso come la costruzione di tutte le cose immaginate.

La musica era così forte, poche volte ero andata in discoteca avendo compiuto da qualche mese 18 anni, e poche volte mi ero ubriacata, preferivo divertirmi, si, ma in modo diverso.
Avevo risposto ad un paio di messaggi di Charlotte che diceva che li si stavano divertendo un mondo e gli risposi che anche a me stavano andando bene le cose, almeno per le prime 24h.

Ero rimasta seduta al divano mentre gli altri erano tra la folla a ballare.
Marcus mi aveva chiesto più volte di ballare, l'avevo accontentato mezza volta, non volevo ancora svelare la mia Dote di ballerina ormai da 12 anni. Già, ricordano ancora il primo mio saggio di danza come se fosse oggi.
Ma tornando a noi, Matilde era mezza ubriaca, ed erano soltanto le 2:24 di notte, Robert stava ballando con una ragazza e gli altri che non ricordavo il nome erano in giro, Marcus si era appena seduto reggendo un ennesimo alcolico.
Mentre invece l'unico disperso era il solito, Gabriel.

Mi alzai dal divanetto e pochi istanti dopo sentii qualcuno toccare la mia mano libera, mi girai subito notando che era Robert, aveva appena lasciato la rossa e mi tirò in pista senza che esprimessi il mio desiderio di non farlo sotto lo sguardo di Marcus che mi teneva d'occhio proprio come una sorella minore.

« Cazzo ma ci sai fare.. »

Soffiai una leggera risata sentendo la voce di Robert al mio orecchio, mi voltai verso di lui continuando a ballare con lui sotto un remix di La Bachata e morsi il labbro inferiore guardandomi attorno.

« E quindi tu sei la famosa Nicole? »
« Così dicono.. »
« In realtà i fratelli Guevara non parlano che di te, e hanno ragione sai.. »
« Mh? Su cosa? »
« Che sei davvero bella.. »

Soffiai una leggere risata ironica e lasciai che il suo braccio avvolgesse il mio corpo mentre il suo bacino ballo' contro al mio.

« Ma voi vi divertite così tutta l'estate? »
« In realtà è solo l'inizio, facciamo anche di peggio. »

Sorrisi alla sua risposta alla mia domanda, guardandolo appena girandomi verso di lui poggiando il braccio attorno al suo collo da dietro e da dietro la sua spalla notai Gabriel con le braccia consorte al petto tra la folla appoggiato ad un muretto.. cercai di mettere a fuoco l'immagine e notai che aveva qualcosa sul sopracciglio, sangue credo..
Mi spostai subito da Robert e lui mi guardò quasi come per dirmi "perché?"

« Devo andare in bagno.. »
« Stai bene Nicole? »

Annuì subito e gli sorrisi per rassicurarlo, mi spostai appena tra la gente camminando fino a dove avevo visto la sagoma di Gabriel ma non c'era.. spostai appena la tenda guardandomi attorno e notai che era buio.

« Gabri.. »

Sussurrai, ma impossibile sentirmi, la musica era altissima e soprattutto c'era buio totale..
mi guardai attorno spostando le tende che c'erano avanti e notai che c'era una porta, poggiai le dita sulla maniglia e mi voltai subito spaventandomi davvero quando una mano toccò la mia spalla.

Di scatto mi girai e deglutì subito notando che era Gabriel dalla poca luce blu che entrava dalle tende, proveniente dai fari.

Avevo ragione, aveva leggermente il labbro inferiore rotto e il sopracciglio sanguinante.

« Hey.. ma che cazzo hai combinato? »

Lui non rispose, guardai la sua mano destra appoggiarsi sulla mia guancia che scoprii dal miei capelli e con l'altra mano spingermi dentro alla stanza dove stavo aprendo pochi istanti prima.
Deglutì subito poggiando la mano sul muro cercando un interruttore ma non lo trovai.

« Gabri.. manca l'aria qui dentro.. »

Nemmeno tavolata rispose, alzai appena la testa guardandolo mentre prendeva qualcosa dai suoi bermuda e accese la torcia del suo iPhone.
Restai a guardarlo mentre le sue mani si sbottonarono leggermente i bermuda a jeans e mi porse il cellulare con la torcia, appoggiò le dita sul mio polso e fece in modo che la torcia prendesse il suo inguine scoperto dai suoi boxer.

Deglutì subito sentendo il muro freddo dello sgabuzzino dietro la mia schiena..
aveva una cicatrice enorme, ma nascosta dai boxer e dai costumi a pantaloncini al mare.
Restai in silenzio per qualche istante e poi sussurrai a bassa voce:

« Come.. come l'hai fatta? »
« Non è impronte come l'ho fatta.. è importante che ami persino quello che ti porterai a vita sul tuo corpo per amare te stesso. »

Alzai leggermente lo sguardo a lui, lo guardai prendere il cellulare dalle mie mani e appoggiarlo su uno dei scaffali lì presenti.
Socchiusi le labbra dandogli le spalle e annuì leggermente chiudendo gli occhi allungando le dita allà zip del mio vestito..
le sue dita calde toccarono le mie e abbassarono piano là zip del mio vestitino che subito scopri' la parte destra della mia schiena e del fianco dove avevo la cicatrice ancora non del tutto risanata.

Era la prima persona dopo mia madre a vederla, chiusi gli occhi riaprendoli, era un po' come.. mettermi a nudo avanti a qualcuno.. e so che era tutto un po' esagerato ma non per me.
Sussurrai appena poggiando la mano destra sul muro mentre la musica arrivava fin lì dentro e sussultai quando senti l'indice caldo di Gabriel accarezzare leggermente la mia cicatrice.
Lui si accorse del mio disagio e infatti non si soffermò molto, sentii il suo petto coperto dalla camicia di lino bianca attaccarsi alla mia schiena e girai leggermente la testa verso di lui.

« Sei bellissima Nicole.. »

Chiusi gli occhi sentendo il suo sospiro al mio orecchio, mai nessuno me l'aveva detto.. socchiusi le labbra per respirare e sentii ancora la sua mano sul mio addome.. l'altra mano libera di lui spostò i miei capelli neri come la pece al lato del mio collo e lo guardai soffermarsi dietro al mio orecchio e sorridere, forse notò il mio tatuaggio, l'unico che avevo.. la corda a doppio nodo.. morsi il labbro inferiore ancora quando le sue labbra toccarono la punta del mio orecchio e poi il lobo scendendo piano al mio collo lasciandomi leggeri baci umidi.

Solo un'estate. Where stories live. Discover now