Un'estate soltanto?

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POV NICOLE •

In verita' dopo un po' ti abitui a tutto. Sentire o vedere certe cose non mi fa piu' nessun effetto, e forse questa e' la cosa piu' triste.

Credo siano passati 48h da momento in cui mi aveva detto quelle parole, però va bene, era tutt'okay, non potevo mica mettermi a fare scenate o cazzate varie quando l'unica cosa che stavamo aspettando era la chiamata dell'ospedale.. quella che non tardò molto ad arrivare, perché non arrivò per niente.

Quella mattina avevo visto Gabriel distruggere l'ospedale, Marcus cercare in tutti i modi di calmarlo e mia madre piangere come se fosse andata via l'unica cosa che aveva in questo mondo, la sua sorella, ecco perché spesso avere lo stesso sangue non serve a niente, un amica può essere più di una sorella e loro due ne erano la dimostrazione.

Ero rimasta in silenzio tutto il tempo, eppure quella scena di quella mattina non andava via.. non mi ero avvicinata a nessuno, sapevo che nessuno poteva reagire di se, Marlene era qualcosa di così speciale per tutti noi, era la mamma di questi ragazzi che adesso si ritrovavano da soli.

Era passato un giorno da quella mattina, eravamo riusciti a fare i funerali perché da quello che ci aveva detto mia madre lei aveva scelto tutto nei minimi dettagli come se fosse un suo secondo matrimonio sapendo che i suoi ragazzi non ci sarebbero riusciti e soprattutto voleva andare via in pace sapendo che erano tranquilli e che la mia mamma si sarebbe presa cura di loro.

L'avevano cremata, era stato uno strazio quando da fuori avevamo visto il fumo cambiare colore, era stato uno strazio guardare Gabriel distrutto e Marcus che quasi ingoiava ogni lacrima pur di reggere suo fratello.

Eravamo sulla barca del papà di Gabriel e Marcus, quella che aveva lasciato prima di andarsene e non farsi più vivo.

« Ma dobbiamo farlo per forza? » chiese Marcus guardando mia madre che annuì subito.
« È ciò che voleva lei.. » sussurrò mamma

Guardai Marcus stringere tra le dita un bulla di ceramica bianco dove c'erano le ceneri della loro mamma e guardai Gabriel fissare la bulla stringendo tra le mani una rosa rossa, le preferite della sua mamma.
Avevo così tanto paura e per un istante mi sentii egoista, avevo paura di perdere anche la mia mamma.. cosa ne sarebbe stato di me?

Chiusi subito gli occhi e li riapri, eravamo solo noi quattro: Gabriel, Marcus, Mamma e io..

Il secondo aprii del tutto le ceneri e le verso' piano in acqua finché tutta la cenere non finì.
Era successo tutto così velocemente..

Alzai leggermente la testa guardando Gabriel, non piangeva più dal momento in cui gli avevano dato la bulla con le ceneri della loro madre, infatti adesso aveva appena lasciato cadere La Rosa in acqua e anche mia mamma e Marcus fecero la stessa cosa.. soltanto io no..

Li guardai alzarsi e Marcus scese per primo giù, dovevamo tornare a casa ma c'era un po' di maltempo e quindi saremmo rimasti almeno quella giornata li da poter riprendere a "guidare" la barca in mattinata.

« Hey.. non vieni a mangiare qualcosa? »
« Arrivo.. »

Sussurrai guardando mia madre annuire e scendere giù nelle cabine dove c'erano le stanze.

Mi avvicinai piano alla punta della barca guadando ancora le ceneri sull'acqua con le rose e mi abbassai appena restando a guardare.

Marlene.. lei è.. la donna più coraggiosa di questo mondo, la donna più buona di questa terra..
chiusi appena gli occhi stringendo tra le dita La Rosa e sospirai leggermente senza smettere di sorridere sentendo la sua voce al mio orecchio:
« Ho sempre desiderato una figlia come te.. »
« Sei sicura di star bene? »
« Lo dico io a tua mamma. »
« Sei bellissima.. »
« Mi manchi, quando torni da noi? »
Non riuscirò mai a dimenticare il suono della sua voce, sorrisi ancora lasciando andare La Rosa in acqua e asciugai subito le lacrime sulle mie guancia.

« Erano le sue preferite.. »

Mi girai di scatto stringendomi nel maglione siccome faceva leggermente freddo e restai a guardarlo.. era l'unico a non essere sceso giù, Gabriel.
Lo guardai per qualche istante e annuì appena guardandolo avvicinarsi.

« Come saranno i giorni senza lei Nicole.. come sarà questo Natale senza la sua fissa per gli addobbi.. I regali.. come farò..? »

Ecco quando vi dico che litigare con lui era l'ultimo dei miei pensieri.
Allungai la mano al suo petto coperto dal maglione che accarezzai appena dove aveva il cuore e sussurrai a bassa voce:

« Lei è qui.. qui.. e a casa.. e nelle nostre estate.. »

Il primo "qui" indicai il suo cuore, il secondo il mare e poi lo guardai annuire e poggiare la mano sulla mia accarezzandola appena.

« Mi dispiace.. sono stato egoista.. »
« hai perso la tua mamma Gabriel.. »
« Lo so, ma mi sono comportato di merda.. »
« Non e' impotente.. »
« È meglio Nicole.. goditi i tuoi sogni, la tua vita.. continua il tuo lavoro e gira il mondo come hai sempre sognato.. »

Sentii l'enorme nodo alla gola e lasciai la sua mano girando lo sguardo alla rosa sull'Acqua e sussurrai a bassa voce dandogli le spalle:

« Ma i miei sogni erano con te.. »
« I miei sogni sono andati via con lei Nicole e tu non puoi restare accanto ad una persona che non ha più un briciolo di sentimento.. »
« Ma non è vero Gabri.. »
« Per favore non rendere le cose più pesanti.. »
« Me l'avevi promesso.. non ci siamo riusciti in estate.. mi avevi promesso l'inverno.. l'autunno.. tutte le stagioni.. »
« Tutti fanno promesse che non mantengono.. »
« Ma tu no.. tu le mantieni.. »
« Nicole.. »

Annuì subito smettendo di parlare e mi voltai guardandolo per qualche istante, aveva lo sguardo rivolto verso il mare e non mi guardò nemmeno, era davvero così che doveva finire un'estate soltanto?

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⏰ Last updated: Aug 24, 2023 ⏰

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