Gli occhi.

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• POV GABRIEL •

Non volevo nemmeno essere qui questa sera.
Non volevo nemmeno guardare tutte queste persone che mi circondavano, avevo bisogno di tranquillità, di sapere se stavo facendo la cosa giusta, di smetterla di inseguire qualcuno che non voleva cambiare, ma soprattutto smetterla di elemosinare amore dove qualcuno non poteva donarmelo più di quanto riusciva a fare.
Avevo così tanti sensi di colpa,
Il suo viso impresso impassibile, anche se conoscendola sapevo che all'interno stava morendo, eppure era rimasta quasi non sorpresa dalle cosa, come se si aspettasse ciò che stava per succedere.
Mi manca, mi manca il suo profumo, mi manca la sua pelle olivastra, i suoi occhioni verdi e il suo sorriso che solo lei poteva darmi.. ma ero soltanto incoerente fin troppo e quindi preferivo finirla una volta e per sempre.

Erano le 23:45 e eravamo appena arrivati al locale, io ero arrivato con Noah perché mi aveva chiesto semplicemente di venire con me visto che tutti pensavano che era lei la causa della fine tra me e Nicole. Ma non era così..
Tutti la guardavano male, persino Hero suo fratello non prendeva le sue difese e non capivo perché.

Mi guardai attorno notando avvicinarsi Matilde con Robert, mio fratello Marcus con Hero.
E lei dov'era?
Rimasi in silenzio guardandoli tenendo le mani nelle tasche dei miei pantaloni mentre la musica inizio' ad arrivare alle orecchie di tutti i presenti e mi guardai attorno sentendo Marcus alzare la voce per farsi sentire, ma non stava parlando con me, ma con i tre che erano al suo fianco,
Lo stesso rimasi ad ascoltare.

« Perché Nicole ancora non è arrivata? »
« Sta arrivando. Ragazzi per favore, con lei andiamoci piano.. è distrutta ma sapete quanto cazzo è orgogliosa quindi per favore teniamola d'occhio. »

Alzai un sopracciglio cercando di capire a cosa si riferisse Marcus rispondendo a Matilde e infatti istintivamente mi avvicinai a mio fratello:

« Marcus.. che succede a Nicole? »

Guardai il suo sguardo diventare serio e fissarmi per qualche istante, poi prendere parola.

« Me lo stai chiedendo davvero Gabriel? Un tempo credevo di avere un fratello con due palle enormi, ma mi sbagliavo alla grande. Tu preferisci la monotonia come tutti noi, e lei non è più un tuo problema.. ha abbandonato il suo sogno per restare al tuo fianco, ha cercato di cambiare in tutti i modi per piacerti, e quando c'è riuscita alla fine te ne esci col doverti difenderti? Gabriel Guevara.. non essere anche tu come lui. »

Guardai gli occhi di mio fratello e deglutì leggermente capendo che con "lui" intendesse nostro padre. Alzai leggermente le spalle indietreggiando appena e guardai gli altri andare al tavolo dove c'era stato assegnato, sentii una mano sulla mia spalla e mi voltai appena guardandola, Noah.

« Tu non sei come lui.. »

Aveva sentito evidentemente la conversazione e sapeva di mio padre, stranamente glie ne avevo parlato questo pomeriggio prima che salissimo sul palco.

Annuì leggermente e guardai la sua mano retta verso la mia aspettando che l'afferrasi, allungai piano le dita alle sue e l'afferrai piano girando leggermente la testa notando Nicole.. entrate nel locale.. indossava un vestito rosso, abbastanza scollato, le gambe nude e quel filo di trucco con l'abbronzatura che le mettevano in risalto gli occhi verdi e i capelli rivolti in alto.
Socchiusi le labbra restando a guardarla e notai ne tutti gli altri la stavano fissando, ero così geloso marcio, ancora.. avrei voluto così tanto spaccare la faccia a tutti questi tipi eppure..
Strinsi la mano di Noah seguendola fino al tavolo.

• POV NICOLE •

E quando finalmente capiremo che non si tratta di convincere nessuno ad amarci, che le cose non si chiedono, non si possono forzare, scorrono e basta. Perché la cosa più bella della vita sarà sempre la reciproca, due persone con la stessa voglia di costruire un amore bello. Nessuno dovrebbe pensare che l'amore sia complicato, il problema è che a volte ci aggrappiamo cosi tanto a chi ci fa dubitare, a chi ci fa sentire meno e a chi non importa se resti o te ne vai. E se d'amore parlassimo, quanto dolore ci risparmieremmo se mettessimo da parte questo ridicolo pensiero che il difficile vale sempre la pena, ci abituiamo così tanto a passarci male per qualcuno, che a volte ci dimentichiamo di amare noi stessi.
Comprendiamo una buona volta che l'amore non è un peso che devi portare, è leggero; l'amore non è paure e insicurezze, è la pace e la tranquillità che ti danno alcune braccia. Tutti meritiamo di essere la bella sensazione di qualcuno che ha vinto alla lotteria lo stesso giorno in cui siamo entrati nella sua vita.

« Cazzo, sei bellissima.. »

Girai lo sguardo a Matilde sorridendole appena e poggiai la mano sulla sua sussurrando:

« Tu sei bellissima.. riccia! »

Gli mostrai un sorriso girando lo sguardo guardandomi attorno e i miei occhi caddero su di lui.. era mano nella mano con Noah ma aveva lo sguardo rivolto nel mio, restai a guardarlo per qualche istante e abbassai lo sguardo alle mani guardando le sue dita lasciare quelle delle ragazza e lo vidi fare due passi avanti verso di me.. indietreggiai appena e girai la testa sentendo la voce maschile al mio fianco, Hero.

« Piccola Nicole, ti va di ballare? »

Sorrisi leggermente sentendo come mi chiamò, lo facevano solo i miei amici, solo lui.. per qualche istante rimasi a guardarlo e poi guardai i suoi occhi cadere su entrambi, girai il viso verso Hero e gli sorrisi leggermente annuendo seguendolo fino alla posta dove mi misi a ballare con lui per quasi tutta la sera quando Robert, Matilde e Marcus ci seguirono.

Solo un'estate. Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon