Baci desiderati.

925 17 1
                                    

I suoi baci umidi, il suo respiro, le sue mani che stavolta non fermai nemmeno una volta. Ormai conosceva la mia più grande "riservatezza" era proprio come se davvero fossi nuda avanti a lui mentre ero vestita. L'avevo fatto in qualche modo anche perché.. avevamo qualcosa in comune.

La sua mano sali' fino al mio collo e mi voltai verso di lui quando proprio la sua mano attorno al collo senza farmi male fece in modo che mi girassi. Lo guardai per qualche istante aprendo gli occhi del tutto e guardai le sue labbra che potevo vedere grazie alla luce della torcia, aveva leggermente del sangue secco e istintivamente allungai le dita al suo labbro inferiore guardandolo fare una smorfia..

« Che hai fatto? »

Riuscii a chiedergli sentendo le sue dita chiudermi là zip del vestitino.

« Niente, non preoccuparti.. »
« Gabri.. hai il labbro e il sopracciglio rotto.. »
« Sto bene Nicole, stai tranquilla ti ho detto.. »

Sospirai appena fissandolo per qualche istante e poi tolsi la mano annuendo appena abbassando gli occhi quando le sue dita accarezzarono i miei capelli spostandoli ancora una volta dietro al mio orecchio destro.

« Hai ballato quasi tutto il tempo con Robert.. ti piace? »
« Mh? No ma quando mai.. lui è l'ex di Matilde.. »
« E quindi? Stai dicendo che se non lo fosse ti piacerebbe? »
« Sto dicendo che prendi troppe sviste.. »

Guardai il suo mezzo sorriso e feci la stessa cosa guardandolo mordersi il labbro inferiore la sua mano continuare ad accarezzare la mia guancia.

« Guevara.. non credi che dovremmo tornare dagli altri? Ci prendono per dispersi.. »
« Siamo gli ultimi dei loro pensieri.. tra un po' inizieranno a fumare come cani in calore e si dimenticheranno di stasera.. »
« Anche Marcus? »
« Anche Marcus.. »

Eppure non sembrava così quest'ultimo, è proprio vero, non si finisce mai di conoscere una persona, nemmeno dopo anni.

Alzai leggermente il viso alle sue carezze e lo guardai fissarmi, mi stava guardando gli occhi.. abbassai subito di nuovo lo sguardo e lo sentii:

« Hey, hai vergogna di me? ci conosciamo dalla pancia di nostra madre.. »
« Io.. non ho vergogna di te! »
« E comunque.. nostra madre ci ha mostrato delle foto dove siamo in vasca tutti e tre insieme.. »
« Disgustoso.. »

Sussurrai e lo guardai ridere facendo la stessa cosa girando leggermente la testa verso la porta chiusa a chiave da lui prima che mi mostrasse il suo "segreto".

« Torniamo dagli altri? »
« Piccola Nicole, ma hai paura di stare con me? »
« Io? Ma dai.. »

Non avevo paura, ma non volevo capitasse ancora qualcosa che non doveva capitare.
Sospirai appena guardando quel suo malefico sorriso e morsi le labbra per non sorridere girando la testa cercando di evitarlo.

« Va bene, okay, farò il bravo. »

Alzai un sopracciglio guardandolo e prima che potessi parlare le sue mani stavolta afferrarono entrambe le mie guancia e le sue labbra finirono sulla mia bocca socchiusa siccome stava per pronunciare qualcosa.

Ecco, era questo che non doveva succedere!

Inizialmente non ricambiai, infatti mi allontanai appena alzando lo sguardo a lui.. poi fui io ad allungarmi alla sua altezza quando lui cercò di abbassarsi in la testa alla mia di altezza e di nuovo le nostre bocche erano una contro l'altra mentre le sue dita accarezzavano le mie guancia calda e forse un po' rosse nascoste dal buio dello sgabuzzino.
Poggiai la schiena sul muro quando fu lui a fare in modo che succedesse e la sua lingua accarezzò leggermente il mio labbro quasi per chiedermi accesso, cosa che acconsenti' quando le mie labbra si socchiusero e le nostre lingue si toccarono.

Fu un bacio abbastanza lungo, nessuno dei due decise di staccarsi.. sembrava volerne sempre di più e anch'io. Le sue mani finirono sui miei fianchi stringendoli appena e la sua mano sinistra accarezzò leggermente la mia coscia scoperta con le dita.
Socchiusi le labbra staccandomi appena per respirare mentre lui riprese a baciarmi e la mia mano finii sul suo petto mentre aveva i due bottoni della camicia sbottonati.
Sentii un leggero brivido quando le sue dita alzarono appena il mio vestitino e la sua lingua accarezzò ancora la mia,
Istintivamente alzai il collo quando la sua mano libera toccò quest'ultimo avvolgendolo nelle sue dita e aprii gli occhi poggiando la nuca sul muro lasciando un leggero sospiro di piacere.

Lo sentii sorridere contro le mie labbra e per un istante pensai.. a Marcus fuori, a mia madre.. alla sua.. al Natale di anni fa passati insieme prima che lui si trasferisse qui a Madrid..
Mi staccai subito abbassando lo sguardo e lui fece la stessa cosa accarezzandomi i capelli sentendo il suo lèggerò fiatone dovuto dai baci.

« Cosa c'è Nicole? »
« Dobbiamo uscire da qui.. »

Dovevamo uscire prima che succedeva qualcosa di più, non era giusto, non era giusto nei riguardi della nostra famiglia e soprattutto nei noi bambini di un tempo..

Lo sentii sospirare e mi sistemai appena dandogli le spalle sistemando i capelli e il vestitino poggiando le dita a sistemare il rossetto e mi voltai verso di lui notando che aveva leggermente il rossetto sul mento e sul labbro.

« Gabri.. aspetta.. »

Stava aprendo la porta ma lo fermai subito guardando il suo sguardo quasi a chiedermi "che c'è?" Allungai la mano al suo labbro ripulendolo dal rossetto rosso che non indossavo mai e poi restai a guardarlo per qualche istante quando la sua bocca lasciò un bacio contro il mio pollice.

Sentii una leggera sensazione al mio stomaco e la voglia di rifare cio che stavamo facendo prima, ma dovevamo smetterla..
Gli feci cenno di aprire e lui annuì leggermente spegnendo la torcia del telefono e aprendo la porta.

Che la serata abbia inizio davvero.

Solo un'estate. Where stories live. Discover now