Email.

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Erano passati due giorni dall'accaduto.
Gabriel non mi rivolgeva la parola e spesso se lo faceva era per "forza maggiore" ma in modo quasi annoiato e sfacciato.

Ho sognato di dormire con lui stanotte.
Non sorridere, dormire e basta, null'altro.
Nessuna malizia. Ci ho sognato abbracciati, nemmeno a letto, su un divano. Così da stare più stretti, senza vie di fuga. Tenevo la testa nell'incavo del suo braccio, a massimo di aderenza, un po' per non cadere, un po' perché i nostri corpi combaciassero il più possibile, e lui mi avvolgeva in un gesto di protezione che adoro al di là di ogni mia ostentata autonomia.
Nel sogno, avevamo tutt'e due gli occhi chiusi, arresi e distesi a un sonno non vero perché io beh, io "sentivo" tutto. Soprattutto sentivo lui e pensavo: "Finalmente abbracciati. Finalmente vicini!". E sorridevo a occhi chiusi. Il suo profumo era il mio, in una vicinanza di corpo mai nemmeno sperata. Ero felice. È bello essere felici nei sogni, ti svegli anche felice di vivere, forse un pò malinconica, ma tant'è.
Avrei voluto raccontargli il sogno. Non ci sono riuscita. Mi è bastato guardarlo per dirgli: "ti ho sognato". punto. A parole darebbe stato come digli: "Vorrei mi abbracciassi così! Lo vorrei tanto". Stupide piccolezze da inguaribile romantica, che non ero.

« Potresti magari chiamarmi ogni tanto.. »
« Scusami mamma, ma ti stai divertendo e non vorrei disturbarti. »
« Tu non mi disturbi affatto anzi, come vanno le cose lì? »
« Tutto bene.. »

Sussurrai a bassa voce stringendo il mio iPhone all'orecchio poggiando le dita su quei ultimi che chiusi sentendo la voce di mia madre:

« Mi stai mentendo.. »
« No..'va tutto bene mamma.. »
« Nicole.. si fa' quello che il cuore ti dice di fare, perché la tua vita non la devi a nessuno. Nemmeno a me che sono tua madre. Ricordatelo sempre.. »

Asciugai subito le lacrime sentendole cadere sulla guancia e sorrisi leggermente sussurrando a bassa voce:

« Grazie Má.. »
« Dai.. vai, ci sentiamo più tardi okay? »
« Ciao.. »
« Ciao, ti voglio bene. »

Staccai la chiamata poggiando la testa sul cuscino e da quel momento in poi riuscì a bagnare soltanto quest'ultimo.

Il fatto è che.. tenevo a lui più di chiunque altro al mondo, ma sembrava non essere abbastanza.

Sentii il mio cellulare illuminarsi e sospirai appena asciugando le guancia notando la notifica di un Email, alzai un sopracciglio entrando e iniziai a leggere a bassa voce:

« La Juilliard è lieta di annunciarle che dopo svariati approfondimenti e dopo aver visto clip che la ritravano mentre ballava, e grazie alle raccomandazione della borsa di studio vinta a Roma, che le è stato assegnato un posto per il prossimo semestre nell'accademia di danza alla Juilliard School di New York.
Congratulazioni, l'aspettiamo a Settembre. »

Allungai piano la mano sul mio petto e mi alzai subito dal letto appoggiandomi alla finestra chiusa e per un istante pensai a Charlotte, chissà se lei era stata presa.. e poi il mio pensiero cadde a Gabriel, l'avrei lasciato di nuovo?

Sospirai appena chiudendo gli occhi notando la notifica di quest'ultima al quale avevo pensato Charlotte, alzai un sopracciglio sentendo il vocale:

« Oh mio Dio, mi è appena arrivata l'email, sono stata presa!! Cazzoo »

Sorrisi leggermente appoggiando la testa al muro e le mandai un messaggio:

" Sono felice per te.. Davvero! »
" E tu?? Sei stata presa?? "

Abbassai lo sguardo all'email e poi tornai allà chat deglutendo appena mandandole un vocale:

« No.. magari aspetto ancora un'altro po.. »
" È impossibile, abbiamo fatto domanda insieme. "
" Tu sei più brava di me, Charlotte. "
" Non è vero, mi dispiace per la scenata al club. "
" Stai tranquilla.. "
" Ma Jolanda e' li con te? "
" No, in realtà è arriva così all'improvviso dicendo che è la fidanzata di Marcus, tu sapevi? "
" Sapevo che si stava conoscendo con un ragazzo spagnolo ma non Marcus.. che amica. "
" Ne riparliamo.. "
" Arriverà l'email anche a te! Ti voglio bene. "

Non risposi, fin da piccole avevamo sempre avuto questo sogno, e adesso volevo che continuasse senza di me.. non avrei accettato.
La Juilliard era soltanto una semplice scuola, Gabriel.. era tutto.

Sospirai appena andando in bagno che avevo nella camera e mi feci una doccia veloce scendendo poi in cucina ma sentii delle risate e uscii in giardino notando i ragazzi in piscina, c'era anche Matilde e Robert, c'era Jolanda.. e anche due ragazze che non conoscevo e che una di loro stava parlando con Gabriel.
Le guardai appena e sentii la voce di Matilde;

« Heyy! Scusami non sono riuscita a svegliarti »
« Tranquilla.. »

Matilde guardò dove stavo guardando e la sentii sussurrare:

« Non farci caso. Sono due amiche della tipa di Marcus.. cercano di filtrare con Gabriel ma già le ha detto 20 volte di voler stare tranquillo. »

Annuì appena, indossavo soltanto i pantaloncini di jeans e avevo il pezzo del costume azzurro sopra. La guardai sorridendole leggermente e mormorò subito dopo:

« Hai gli occhi gonfissimi comunque.. »
« Ho dormito poco.. »

La guardai annuire come per farmi contenta e sorrisi leggermente avvicinandomi a Robert che baciai la sua guancia come era nostro solito mentre legai i capelli in un chignon alto.
Marcus mi diede le spalle senza parlarmi, Jolanda si voltò a parlare con le ragazze e Gabriel nemmeno mi rivolse lo sguardo.
Bella merda, ma perché io ero qui?

Sospirai appena stringendo tra le mani la maglia infilandola e sentii la voce di Robert:

« Dove vai piccola Nicole? »
« A fare un giro.. e credo al market, volete qualcosa? »
« No grazie.. « mormorò Matilde
« Verrai alla festa stasera? Ci sono le stelle cadenti. » continuò Robert
« Si.. va be.. »
« Cosa? Mi dispiace ma la festa e' a lista, lei non è stata invitata. »

Girai subito lo sguardo verso la mora che era al fianco di Jolanda e deglutì appena annuendo alzando le labbra in un leggero sorriso sussurrando.

« Non importa. »

Uscii di casa dopo poco.

Solo un'estate. حيث تعيش القصص. اكتشف الآن