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Un suono fastidioso mi sveglia bruscamente, alzo la mano verso la fonte del rumore e senza rendermene conto un fascio di potere sfugge al mio controllo... Mi alzo velocemente e vedo la sveglia e buona parte del mio comodino congelato. <<Merda... Ora mi tocca ricomprare tutto>> imprecai. Questo è il mio dono, controllo il ghiaccio gli antichi mi avrebbero chiamata dominatrice del ghiaccio, ma mia madre mi ha sempre chiamata la principessa del ghiaccio. Mia madre...Sono anni che non la vedo e tutto a causa mia.

La tua forza è la paura degli altri... Questa frase mi accompagna da sedici lunghi anni di solitudine... Mia madre me la ripeteva sempre, diceva che se mostravo i miei poteri sarei stata emarginata da tutti e lei non voleva questo.

Mi fermai davanti lo specchio a guardarmi, i miei lunghi capelli rossi ricadevano bagnati sulle spalle e i miei occhi azzurri erano gelidi, senza alcuna emozione... <<Non è cambiato niente>> pensai ad alta voce... Mia madre è morta quando avevo cinque anni, da allora ho sempre ritenuto le emozioni inutili, tanto da sbarazzarmene. Le uniche tre persone a cui ho voluto bene erano mia madre, mio padre e mia sorella gemella... Sfortunatamente ho rovinato tutto... Mia madre e mia sorella sono morte e mio padre mi ha abbandonata.

Mi asciugo velocemente i capelli e mi trucco leggermente... Indosso il bracciale che ho fin da bambina e mi metto una maglietta aderente nera e dei pantaloni elastici, anche loro particolarmente aderenti... Non mi interessa del giudizio degli altri, conto solo io, oggi devo andare a scuola... So giá tutto quello che devo sapere, ho studiato molto in questi anni. La scuola è un college prestigioso di Los Angeles, dovrò frequentarla per mio padre... Ha deciso di riavvicinarsi alla mia vita.Mi incammino verso la scuola con disinvoltura, senza dare conto alle persone che mi fissano... Faccio paura a molti ed è una cosa che adoro, mi devono temere e devono stare lontani da me.

Arrivo all' ingresso del campus e mi guardo intorno. Coppiette che si baciano, ragazzi che studiano sotto gli alberi, gruppi di amiche che parlano tra di loro, ragazzi che giocano con un pallone... Sembrerebbe una situazione normale, forse anche io potrei abituarmi. <<Quelli sono i ragazzi della squadra di calcio del college>> mi disse una voce femminile... Mi girai lentamente per vedere chi aveva parlato e vidi una ragazza minuta, con i capelli marroni e gli occhi dello stesso colore... Intimorita dal mio sguardo glaciale si affrettò a dire <<Ehm... ho notato che li fissavi come se non fosse normale e volevo spiegarti solo->> disse balbettando la ragazza. <<Hai fatto bene, tranquilla... Sono nuova e devo abituarmi a questa nuova realtà>> la interruppi innervosita dal suo balbettio.<<Sono Jodi>> disse sorridendo leggermente. <<Alexandra>> risposi.  <<Devo andare a ritirare tutto il necessario>> aggiunsi cercando di allontanarmi... Non ho mai avuto degli amici e mai li avrò. <<Ti accompagno io>> disse iniziando a camminare... Non so per quale motivo si interessi ad una perfetta sconosciuta, alla fine abbiamo parlato per pochi secondi... Trovo strano questo modo di agire, o forse sono strana io... Ma non so dove andare e mi tocca seguirla.

Entriamo in un edificio enorme che, secondo quello che mi ha detto Jodi, dovrebbe essere la segreteria e l' ufficio/residenza del direttore. <<Salve, sono Alexandra Well, Dovrei ritirare alcune cose>> dissi gelida alla segretaria che perse qualche secondo a studiarmi.<<Un attimo>> mi rispose alla fine rabbrividendo. Tornò dandomi la lista degli orari di segreteria e la chiave dell' armadietto 712<<Che corso ti piacerebbe seguire maggiormente?>> mi chiese.<<Storia e mitologia, mi sembra ci sia pure questo corso qui>> risposi, adoro la storia... Ho studiato tantissimo fin da piccola le leggende antiche per cercare la provenienza dei miei poteri... So anche che esiste un posto mitologico dove cacciatori pentiti, dominatrici e streghe vivono in pace... Quello è il mio obbiettivo da raggiungere da quando sono rimasta sola, non mi sono sentita più a casa in questa dimensione... Vorrei poter ricominciare in questo luogo di pace anche se non ho trovato ancora niente.<<Perfetto torno subito>> mi disse... Per distrarmi iniziai a giocare con il braccialetto di mia sorella che mia madre le aveva regalato...Io ne avevo uno identico, solo che invece dei rubini avevo degli zaffiri di un celeste chiaro, tanto da ricordare il ghiaccio. Io e mia sorella ce li scambiammo per portare sempre con noi qualcosa dell' altra... È l' unico oggetto che mi impedisce di abbandonare crollare... Se non fosse per questo piccolo braccialetto non avrei retto alla paura e a tutto quello che ho passato in questi anni. La segretaria mi diede l' orario e la lista dei libri... Me ne andai dall' edificio cercando il luogo in cui avrei trovato il mio armadietto, avevo bisogno di posare alcune cose.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now