25.

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Nella foto Max

<<Camere? Hai comprato i biglietti delle camere?>> mi chiese mia sorella una volta arrivati tutti al porto. Finalmente è arrivato il giorno di partire e lasciarci alle spalle tutto questo casino. <<Ovviamente... Non possiamo farci vedere in giro se non lo stretto necessario... Il resto del viaggio lo passeremo nelle camere>> spiegai io tranquillamente. Eravamo tutti molto tesi, se ci avessero scoperto... Non oso immaginare cosa possano farci. <<Il piano è buono, ma non dubito del fatto che ci abbiano già scoperti e sanno anche del fatto che abbiamo cambiato colore di capelli... Noi possiamo anche nascondere il tatuaggio, ma tu sei quella che cercano... Hai liberato quattro dominatori e, per quanto ne sanno loro, indotto tre cacciatori alla ribellione... Potresti essere giustiziata se ti prendessero>> mi difese Robin... In parte... <<So perfettamente cosa rischio... Ti ricordo che mi sono nascosta per anni>> risposi io continuando a camminare spedita verso la nave... Prima ci nascondiamo nelle nostre camere meglio sarà per tutti>>  risposi iniziando ad avviarmi verso l' ingresso del porto per raggiungere la nave che avrebbe dovuto portarci in salvo... O almeno così speravo.

Dopo aver girato per diversi minuti con tutte le persone che ci fissavano curiose, riuscimmo ad arrivare alla nostra nave e ad imbarcarci velocemente dopo aver fatto i dovuti controlli dei biglietti. Ci portarono nelle nostre stanze e piano piano riuscimmo tutti a nasconderci dentro le nostre camere... Io e Grayson fummo gli ultimi a vederci assegnata la stanza ma almeno così ebbi la certezza che tutti gli altri fossero al sicuro. Una volta esserci chiusi la porta alle spalle riuscii finalmente a tirare un sospiro di sollievo, ma fu un gesto che non passò inosservato al mio ragazzo. <<Si può sapere che diavolo ti prende? Una nave da crociera e delle camere per ogni coppia... Sei forse impazzita?>> mi rimproverò lui. <<Tu non capisci>> risposi con un filo di voce sedendomi sul letto e sentendo tutto il peso della situazione sulle spalle. <<E allora spiegami... Prima dici di passare inosservati e adesso fai le cose in grande... Dimmi cosa ti sta passando per la testa perché io non ti capisco... Sono giorni che cerco di starti dietro ma non riesco a capire cosa stai facendo, come se ti divertissi a tenermi ignaro di tutto>>  mi accusò lui con un tono che non aveva mai usato con me... Era veramente arrabbiato e non ero sicura a cosa fosse dovuta la sua rabbia. <<Ovvio che non capisci... Non sei tu quello che impiccheranno o decapiteranno se ci prendono... Io so cosa dobbiamo fare per passare inosservati e voi no... Non vi sto accusando ma non hai mai pensato al fatto che voi cacciatori vivete pieni di agi da sempre? Non potete essere uccisi da dominatori compatibili al vostro marchio e restate tranquilli finché non vi succede qualcosa come quella da cui stiamo scappando... Non ti chiedo di capirmi perché neanch'io ci riesco a volte... Ti chiedo solo di fidarti di me... Non voglio avere anche te contro, come se dover pensare a tutti non fosse un problema>> dissi io esasperata. <<Mi dispiace che per te siamo solo un peso>> disse deluso dalle mie parole e avviandosi verso la porta. <<Fermati... Non era ciò che intendevo>> dissi io cercando di fermarlo. <<E cosa intendevi? Perché io non ti capisco più... Mi dispiace dirlo ma è da un po' che non abbiamo la stessa sintonia che avevamo all'inizio>> e detto questo mi lasciò sola nella stanza per andare chissà dove... Non abbiamo più la stessa sintonia? E ciò che abbiamo fatto fin ora cosa è stato? Siamo andati a letto insieme fino a ieri sera... Vuol dire che per lui non significava niente e fin ora mi ha solo usata? Persa in tutte queste domande di cui temo di conoscere la risposta iniziai a piangere e non mi accorsi di come Kora era riuscita ad entrare nella mia stanza senza farsi sentire... Oppure ero talmente disperata che non la sentii arrivare. <<Ho sentito tutto... Non volevo ma le vostre voci si sentivano dal corridoio... Per fortune c'ero solo io>> disse cercando di consolarmi  ma non ci riuscì...Ricominciai a piangere più di prima e lei con tanta pazienza mi rimase vicino e mi lasciò piangere tra le sue braccia finché non riuscii a calmarmi da sola dai singhiozzi del pianto.

<<Da cosa è nata tutta la discussione?>> mi chiese dopo essersi assicurata che mi ero realmente calmata. <<Da un mio sospiro... Credo>> le risposi restando ancora abbracciata a mia sorella... In questo momento non credo di trovare ancora più forte di lei. <<Come può un sospiro scatenare una lite del genere?>> chiese più a se stessa che a me... <<Kora... Secondo te ha finto fino ad adesso? Voglio dire... Pensi che mi abbia ingannata per restare vivo durante questa fuga?>> chiesi esternando le mie preoccupazioni... <<Non so cosa rispondere... Fino a ieri ti avrei detto che è innamorato perso di te... E te lo avrei detto ancora se non avessi sentito ciò che ha detto... Però considera anche la possibilità che è talmente stressato da non connettere il cervello>> disse cercando di rassicurarmi, ma non ci riuscì e ricominciai a piangere. <<Mi spieghi perché hai sospirato? Se è stato il reale motivo che ha scatenato la lite vorrei almeno avere la motivazione per bruciarlo vivo... Lui è immune solo a te>> disse con un sorriso che si spostava tra il sadico e il malvagio che riuscì a strapparmi un sorriso... Nonostante tutti questi anni ha conservato il caratteraccio. <<Ho sospirato perché ero finalmente tranquilla... Perché vi sapevo tutti al sicuro nelle vostre cabine e dentro questa stanza, insieme a lui, avevo la sensazione che non dovessi trasportarmi tutto il peso della fuga... Sono io quella che verrà uccisa se ci prenderanno e sono l'unica che sa come passare inosservata agli occhi dei cacciatori, come camminargli sotto il naso senza essere scoperta... Gli ho sempre detto che quando ero sola era più facile scappare e che adesso sento il peso della fuga di gruppo... Sono responsabile di tutti voi finché non troveremo un posto temporaneo isolato da tutti... Gli ho sempre detto queste cose e lui mi ha sempre risposto che non ero più sola e che mi avrebbe aiutata e protetta ma oggi ha detto che non mi capiva... Entrata nella stanza volevo solo stargli vicino proprio perché si è offerto di aiutarmi e invece mi ha aggredita in questo modo... Kora io non so cosa fare>> dissi di getto ricominciando a piangere. <<Primo: stai piangendo fin troppo a causa sua... Secondo: è arrivato il momento che spieghi a tutti i tuoi piani, che li rendi partecipi delle tue idee... Se sono venuta qui è stato solo per dirti questo... Tutti si sono accorti che sei stressata per via della fuga e volevano che ti convincessi a dividere con tutti il fardello visto che ci siamo dentro insieme... Non era previsto che prima di dirti questa cosa quel bastardo ti dicesse quelle cose>> mi rispose facendomi segno di distendermi sul letto... Una volta essermi distesa lei mi imitò e iniziò ad accarezzarmi i capelli. Rimanemmo così a parlare finché non mi addormentai... Mi è rimasta vicino, mi ha convinta a rendere partecipi gli altri... Forse ha ragione, se sono così stressata è perché non sono abituata a condividere i miei pensieri con gli altri... Ma a desso siamo una famiglia e devo farlo... Tra le carezze e le parole di mia sorella che riuscirono a tranquillizzarmi abbastanza da convincermi a parlare con Grayson per chiarire, mi addormentai tra le sue braccia.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now