42.

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Quando lessi alle ragazze l'esito del test, ognuna di loro si mise a urlare e saltare felice della notizia... Ma non io... Io rimasi pietrificata davanti quell'affare a fissare lo schermetto con le due linee finché non mi sentii rinchiusa in quella stanza... Avevo bisogno di aria fresca, di non sentire le urla di gioia delle ragazza, di non avere distrazioni da quello che sarebbe diventato il mio unico pensiero per i prossimi mesi. Uscii di corsa dalla stanza, forse piangendo ma di questo non sono molto sicura, e corsi fino al ponte dove avevo dormito la notte prima con mia sorella e Rebeka... Portai con me il test ma senza un motivo ben preciso. Quando mi fermai per riprendere fiato, mi guardai intorno... Famiglie felici che passeggiavano prima di andare a dormire, bambini che giocavano tra di loro... Tutto sembrava ricordarmi ciò che avevo appena scoperto, soffocandomi in una realtà che non avevo previsto.

Rimasi fuori per non so quanto tempo, quando sentii delle voci familiari... Erano i ragazzi che passavano di li... Mi asciugai velocemente le lacrime, non dovevano vedermi piangere... E dovevo anche affrontare Grayson, anche se speravo di poterlo fare in un altro momento. <<Tu non dovresti essere con le ragazze?>> mi chiese Dylan preoccupato, lui era l'unico a sapere la situazione. <<Avevo bisogno di aria fresca>> risposi, ma non riuscii a nascondere la voce rotta dal pianto e tutti si allarmarono. <<Tutto bene?>> chiese Grayson preoccupato... Non sapevo come dirglielo, quindi mi limitai a negare con la testa... Dovevamo parlare subito, così lo presi per un braccio e lo trascinai con me nonostante le sue proteste... Quando passai davanti a Dylan, gli bisbigliai <<E' positivo>> facendogli vedere il test che aveva in mano e poi corsi via trascinandomi Grayson. Quando arrivammo nella nostra stanza, mi permisi di ricominciare a piangere... <<Mi spieghi cosa succede?>> chiese lui preoccupato e seccato dalla situazione. Gli lanciai contro il test e mi allontanai da lui, non volevo vedere la sua faccia quando avrebbe scoperto tutto... <<Questo che cosa è?>> chiese lui scosso. <<O meglio... Di chi è?>> si corresse subito dopo. <<Mio>> risposi in un sussurro. Non disse niente per diversi minuti, io temevo che mi avrebbe abbandonata... Ma mi abbracciò... <<Da quanto lo sapevi?>> mi chiese girandomi verso di lui e stringendomi sempre più forte tra le sue braccia. <<Da ieri... In realtà lo sospettavo ma poco fa ne ho avuto la conferma>> risposi io. <<Come puoi averlo scoperto in soli due giorni?>> mi chiese lui scettico. <<Sei serio?>> chiesi guardandolo storto...  Vedendo che non accennava a farmi capire che scherzava, gli spiegai tutto. <<Non ci credo... Facciamo sesso da circa un mese e a meno che, nella settimana in cui sono stata in coma non mi sia venuto e non mi avete detto niente, è da poco più di un mese che non mi viene il ciclo... In più, ieri, quando mi sono svegliata, avevo una leggera nausea ma l'avevo attribuita al fatto che non mangiavo da giorni oppure al fatto che mi ero appena risvegliata... Comunque non diedi peso a questo episodio... Il sospetto vero e proprio mi è venuto questa mattina quando ho mangiato quel muffin... Non sono riuscita a tenerlo nello stomaco neanche un minuto>> spiegai io. Lui non disse niente, si limitò a darmi dei baci sulla fronte per consolarmi... <<E adesso?>> chiesi io spaventata. <<E adesso dovrò proteggerti a costo della vita... Anzi, dovrò proteggervi>> rispose lui allontanandosi da me quanto basta per accarezzarmi la pancia... Il gesto mi fece sorridere, perché mi resi conto di aver bisogno di lui più di quanto pensassi. <<Io non ho ricevuto un grande esempio dai miei genitori... Mia madre è morta quando ero troppo piccola per capire cosa fare e mio padre... Lui è stato la mia causa principale di problemi>> dissi con una risata ironica. <<Io non sono da meno... Non ho mai conosciuto mio padre e mia madre mi ha abbandonato all'accademia quando ero abbastanza grande per capire cosa dovevo fare>> mi rispose lui. <<Insomma dei genitori modello i nostri... Eccetto mia madre>> risposi io ridendo. Lui si unì subito alla mia risata facendomi una promessa. <<Dobbiamo essere migliori dei nostri genitori... Per questo non ti abbandonerò, non ti lascerò sola... Ti resterò vicino, qualsiasi cosa accada>> disse dandomi un piccolo bacio sulle labbra... Bacio che mi è maledettamente mancato, ma che ancora non posso permettermi di ricevere come prima.

La Dominatrice del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora