22. Grayson

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Nella foto Grayson

Passammo gran parte del primo giorno di viaggio a dormire visto che la notte precedente avevamo fatto le ore piccole... Sia io che Lexi avevamo bisogno di quel contatto fisico, avevamo bisogno di fare sesso per scaricare la tensione... Non oso immaginare cosa stia provando lei in questo momento... Pensava di aver trovato la pace trasferendosi a Los Angeles, pensava di essersi riappacificata con il padre e di poter studiare come una collegiale normale di norma dovrebbe fare... E invece è di nuovo in fuga per la sua sopravvivenza, ma questa volta non è sola... Siamo tutti qui insieme a lei ad aiutarla, è insieme a sua sorella finalmente e presto riusciremo a trovare un posto tranquillo dove Jodi si potrà allenare con la magia.

<<Ieri mi hai fatta spaventare quando non ti ho visto arrivare>> disse Lexi con voce roca dopo essersi finalmente svegliata. <<Non volevo farti preoccupare... Ho fatto il giro largo per evitare che il tizio che vendeva i biglietti potesse ricordarsi di avermi visto insieme a Rob e a tua sorella>> risposi io accarezzandole i capelli. <<Da quanto vi conoscete tu e Robin?>> chiese alla fine lei. <<Da troppo tempo... Siamo arrivati in quel campus a pochi giorni di distanza e ci siamo dati sostegno durante gli allenamenti... Senza di lui sarei morto nei primi giorni di addestramento da cacciatore... Eravamo molto piccoli quando siamo arrivati e qualche anno dopo ci hanno mandato in missione... Per Robin la prima missione è stata quella della vostra cattura>> risposi io maledicendomi subito dopo per averle ricordato quella parte della sua vita. <<Siete come me e Kora allora... Siete fratelli>> disse con un filo di voce prima di alzare lo sguardo verso di me... Io mi limitai ad annuire perché non sapevo cosa rispondere alla vista dello sguardo stanco della ragazza che amo.

<<Come pensi di prendere i biglietti della nave una volta arrivati?>> le chiesi dopo qualche ora passata a coccolarci. <<Semplice... Io mi dirigerò al porto mentre voi andrete subito in hotel... Meno persone avrò intorno in quel momento, più facile sarà per me scappare in caso venissi scoperta>> disse semplicemente lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo. <<Non riesco a capacitarmi del fatto che non è la prima volta che tu fai una cosa del genere>> commentai io senza staccarle gli occhi di dosso. <<Non essere ridicolo... Non ho mai fatto una cazzata del genere>> disse lei con una risata amara. <<Che vuoi dire?>> le chiesi confuso. <<Quando scappai la prima volta in Europa... Non credere che io avessi dei soldi con me... Non avevo soldi per comprare neanche una mela, figuriamoci un biglietto aereo... Mi sono imbarcata in stiva insieme ai bagagli>>  disse lei con un'alzata di spalle... Io in risposta la guardai scioccato. <<E come avresti fatto, precisamente, a imbarcarti? Non ci sono le persone addette a caricare i bagagli? Come sei sfuggita?>> chiesi io suscitandole una risata. <<In un loro momento di distrazione, mi sono arrampicata fino al portello della stiva e mi sono nascosta dietro le valigie, nessuno si è accorto di me. Una volta arrivati in Europa, ho aspettato che iniziassero a scaricare le valigie e in un momento di distrazione sono scappata via da li... Mi hanno notata correre, ma ero abbastanza veloce da riuscire a sfuggire... E poi ero minuta e riuscivo a nascondermi perfettamente ovunque>> spiegò lei. Vedendomi spiazzato da quella risposta si limitò a ridere di me... Passammo il resto del viaggio a parlare di come era riuscita a scappare, di come sopravviveva... Mi ha raccontato tutto fino al suo arrivo in Europa... Ma io sono troppo curioso di conoscerla, di sapere come ha vissuto anche li... <<Raccontami del tuo arrivo in Europa>>

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now