La Dominatrice del Ghiaccio

19.

Nella foto Kora

Dopo ore di viaggio in totale silenzio ci ritrovammo a percorrere una strada di montagna.... Ad essere sincera non so come siamo finiti qui visto che mi sono addormentata per un po'..... Intorno a noi solo alberi e massi... E qualche cespuglio. <<Di preciso come facciamo ad arrivare in Europa?>> chiese Robin agli altri cacciatori.... <<Andiamo a New York prima che si diffonda la notizia che siamo scappati.... Da li si prende una nave>> rispose Grayson. <<Più precisamente tra due settimane.... Se riusciamo ad arrivare in tempo possiamo prendere questa nave.... Anzi compro direttamente i biglietti>> aggiunse Dylan guardando il suo portatile. <<Fermati.... Se compri i biglietti online gli altri cacciatori tracceranno le vostre carte e ci scopriranno.... L'unica soluzione è arrivare in anticipo e comprarli in contanti>> dissi io attirando l' attenzione di tutti. <<E dove pensi di pernottare genio?>> chiese ironico Dylan. <<Resteremo a dormire nel furgone... Gireremo e si faranno i turni di guardia.... Andrò io a comprare i biglietti.... Sono quella che scappa da più tempo e so perfettamente come muovermi in questi casi>> risposi a tono.... Per fortuna che gli altri stanno dormendo altrimenti si sarebbe sollevato un coro di polemiche. <<Quando scappavi da sola facevi così? Dove dormivi?>> chiese Grayson scioccato girandosi verso di me.<<Sui tetti.... Nei vicoletti oppure in qualche cassonetto se avevo freddo.... Nessuno mi trovava se mi chiudevo in uno di quei cosi>> dissi ridendo ricordando quando, da piccola, i cacciatori mi cercavano ovunque e io, dentro i cassonetti, non mi facevo trovare da nessuno..... Era come giocare a nascondino.... Solo che se venivo trovata sarei morta. <<Non credo ci sia molto da ridere.... Hai rischiato la vita per anni a causa nostra>> mi riprese Robin. <<Ero abituata a nascondermi per sopravvivere..... Solo che ero da sola e non avevo rimorsi se qualcuno si faceva male a causa dei cacciatori>> risposi semplicemente con un'alzata di spalle. <<Non riesco a capire se sei seria o ci prendi in giro..... Ti rendi conto che hai rischiato per anni la vita? Se ti avessero presa saresti diventata una cavia come tutti gli altri..... O peggio.... Avrebbero potuto ucciderti>> mi rimproverò Grayson girandosi verso di me..... Solo allora mi resi conto che ciò che avevo detto lo ferì.... Lui non sa molto di me se non che scappo da una vita intera da lui e dai suoi ex-colleghi.... <<Quando il tuo stesso padre cerca di ucciderti mandando i cacciatori a prenderti, l'unica cosa a cui riesci a pensare è sopravvivere e sperare che esista un posto da cui non si debba scappare.... E provando rancore verso l'uomo che ti ha distrutto la vita rischi solo di farti catturare.... Se non mi sono ancora fatta uccidere è solo perché ho sempre cercato un posto dove vivere in pace e quando lo trovai mi resi conto che a me era inaccessibile.... Fu allora che realizzai che se volevo vivere in questo mondo allora dovevo imparare a sopravvivere e a scappare..... Tutto ciò che dico riguardo al mio passato lo dico con la massima serietà>> risposi cercando di far capire come meglio potevo cosa mi ha aiutata ad andare avanti in questi anni.... Sarebbe stato facile per me uccidermi e non avere più alcun tipo di preoccupazione, ma il mio cuore mi diceva di continuare a scappare e a vivere... E così ho fatto.

Dopo aver dato quella particolare risposta ai miei amici, seguirono ore interminabili di silenzio dove nessuno, me compresa, sapeva cosa dire... L'unica cosa a farci compagnia era il rumore del motore... Almeno finché non sentimmo uno scoppio... Il nostro veicolo iniziò a rallentare fino a fermarsi del tutto, scatenando reazioni particolarmente colorite da parte dei cacciatori che scesero tutti insieme per controllare il motore. <<Ditemi che non è grave come sembra>> dissi io scendendo dal furgoncino. <<Non voglio mentirti Lexi>> disse Grayson girando lo sguardo verso di me. <<Allora non dire niente... Impiegheremo giorni per sistemare tutto>> intervenne Robin confermando i miei sospetti. <<Il vero problema è un altro... Dove dormiremo in questi giorni?>> chiese Dylan agli altri. Iniziai a guardarmi intorno per vedere se c'era qualche grotta o roba simile, ma non trovai niente di tutto ciò eccetto... <<Che ne dite di quella casa abbandonata?>> dissi indicando il vecchio edificio.