26. Kora

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Nella foto Aron

Vedere mia sorella così disperata mi ha fatto male, mi ha fatto ancora più male il fatto che la causa del suo pianto è proprio il ragazzo che diceva di amarla. Dopo essere riuscita a far addormentare mia sorella, uscii in silenzio dalla stanza per non disturbarla decisa a uccidere il bastardo che l'ha ridotta così. Uscita dalla sua stanza, iniziai a correre per il corridoio della nave alla ricerca della causa dei suoi problemi... Immaginai fosse da Robin perciò mi precipitai nella mia stanza dove il mio ragazzo stava riposando. <<Dov'è quel figlio di puttana?>> urlai spalancando la porta della stanza e facendo cadere Robin giù dal letto per lo spavento. <<Si può sapere di chi stai parlando?>> chiese massaggiandosi la testa nel punto in cui ha sbattuto cadendo. <<Parlo dell' infame bastardo che ha fatto piangere mia sorella... Dov'è Grayson?>> chiesi in un sibilo... Vidi Robin trasalire a causa del tono che ho usato. <<Prova a cercarlo sul ponte... Generalmente direi di cercarlo al bar, andava sempre a bere quando aveva un problema ma il bar è ancora chiuso e aprirà solo dopo essere salpati>> disse lui talmente velocemente che faticai a capire alcune parole, ma ebbi ciò che stavo cercando: informazioni su dove trovare il bastardo. Girai i tacchi e iniziai a camminare spedita verso i ponti esterni con Robin che mi urlava dietro di non fare stupidaggini e di non fargli troppo male. Uscita da una delle porte che collegava i corridoi all'esterno, mi fermai di botto e iniziai a guardarmi intorno alla ricerca di Grayson... Mi spostai di pochi centimetri solo perché Robin ha fermato la sua corsa venendo a sbattere contro di me e cadendo subito dopo a terra. Lo guardai giusto il tempo di vederlo sgranare gli occhi e alzarsi di colpo e ricominciare a correre verso un ragazzo che era affacciato a guardare il mare mentre la nave iniziava finalmente a muoversi per allontanarsi da New York.<<Non so cosa tu abbia fatto ma è incazzata come non mai>> li raggiunsi appena in tempo per sentire la voce terrorizzata di Robin che avvertiva l'amico... <<Brutto figlio di puttana si può sapere che cazzo ti passa dentro quella testa?>> dissi io dandogli un ceffone talmente forte da fargli girare la testa dall'altro lato... Robin trasalì dalla paura e iniziò a spostare lo sguardo da me a lui in continuazione. <<E tu smettila di comportarti da idiota... Non posso ucciderti ma posso farti molto male>> minaccia il mio ragazzo e poi ritornai a guardare Grayson. <<Che cosa ti ha raccontato?>> chiese lui con voce sprezzante. <<Non ha dovuto raccontarmi nulla... Ho sentito tutto da fuori... E poi non sarebbe stata in grado raccontarmi niente visto che quando sono entrata nella vostra stanza lei stava piangendo... E tutto per colpa tua>> dissi alzando le mani per colpirlo ma Robin fu più veloce e mi bloccò in tempo. <<Traditore questa me la paghi>> minacciai sentendolo avere un brivido di paura. <<Ti prego calmati... Sono sicuro che aveva una buona motivazione per dirle ciò che le ha detto... Almeno lo spero>> disse guardando supplicante l'amico. <<Che motivazione deve avere? Le ha praticamente lasciato intendere che l'ha usata fino ad adesso>> sibilai furiosa. <<Mai! Non l'ho mai usata! Lei ha iniziato ad allontanarsi da me... A tener segreti tutti i suoi pensieri quando io le ho offerto il mio aiuto più volte>> mi rispose lui guardandomi finalmente negli occhi. <<Hai mai pensato, anche solo per un momento, che lei ha passato tutti questi anni da sola? Hai mai pensato al fatto che, a causa della sua costante solitudine, non abbia mai imparato a comunicare realmente con le persone? Hai mai pensato al fatto che lei si stia sforzando di tenerci tutti al sicuro come meglio può e intanto sta cercando di abbattere tutte le sue barriere per te?>> lo accusai... Finalmente tutta la sicurezza che ha mostrato fino ad adesso ha iniziato a vacillare... <<Hai mai pensato che non è per niente brava ad esprimersi? Oppure al fatto che lei è realmente l'unica tra di noi a sapere cosa fare durante la fuga? Posso capire perfettamente che a volte i suoi modi di fare contraddicono ciò che dice>> dissi indicando la nave su cui ci trovavamo <<Ma hai pensato anche solo per un momento di capire il suo punto di vista e i suoi ragionamenti?>> chiesi alla fine. <<Provo sempre a cercare di capirla e non ci riesco mai... E poi oggi ha fatto una cosa che...>> provò a difendersi lui. <<Era una cazzo di sospiro di sollievo... Era sollevata di saperci tutti al sicuro cazzo... E tu cosa fai? La aggredisci in quel modo? Non ti stupire se da adesso in avanti farà di tutto per tenerti fuori dai suoi piani... Tu non sei affidabile per lei>> lo accusai e seppi di aver fatto centro vendendo i suoi occhi farsi lucidi. <<Grayson hai fatto una gran cazzata>> bisbigliò Robin. <<Pensavo che quel sospiro significasse che non vedeva l'ora di staccarsi da tutti>> disse lui con voce tremante. <<Sicuramente non vede l'ora di staccarsi da tutti noi, ma sono altrettanto sicura che si sta affezionando a tutti... Ripeto per l'ennesima volta: lei è sempre stata sola, la sua solitudine era diversa dalla mia... Io potevo dar fastidio alle guardie... Parlavo con loro... Lei se parlava rischiava la morte... Tuttora rischia la morte... Ha bisogno di tempo... Tempo che tu non le hai dato. Da quanto state insieme? Da quando mi avete liberata? E speri realmente che con così poco tempo passato insieme, a scappare per sopravvivere aggiungerei, lei si affidi totalmente ad una persona dopo aver passato anni a fidarsi solo di se stessa?>> continuai ad accusarlo per altro tempo, talmente tanto che persi la cognizione del tempo e alla fine, quando finalmente finii di far sentire Grayson un verme (cosa che in realtà è), la costa non si vedeva più. <<Non avevo mai pensato a questo punto di vista... Non avevo mai pensato al fatto che in realtà si stesse sforzando... Ho sempre pensato che lei stesse cercando di nascondere tutto per rendere la fuga più facile>> ammise abbassando la testa, sconfitto. <<Sei veramente un idiota allora... Sei l'unico tra di noi che conosce i suoi piani... Io ero andata a parlarle solo perché gli altri le hanno chiesto di renderli partecipi dei suoi piani di fuga perché è troppo stressata per farlo da sola e tu pensi realmente che lei ti nasconda le sue idee di proposito? Non mi stupirei se di tutto quello che ha organizzato fino ad adesso avesse detto tutto solo a te>> dissi guardando il mare. <<Ma mi ha detto pochissimo... Come puoi dire che so tutto?>> chiese lui ironicamente. <<Magari fa fatica ad organizzare un piano dettagliato... Magari sta organizzando tutto passo per passo man mano che ci allontaniamo dal pericolo... O magari ha solo delle bozze di piani di fuga e sei il primo a cui riferisce quelli definitivi... Devi sentirti grato che ti informa perché non parla di queste cose neanche con me>> dissi girandomi e tornando da mia sorella. Quando entrai nella sua stanza, l'unica cosa che riuscii a vedere era mia sorella circondata dal suo sangue e i due cacciatori che mi stavano seguendo coprirmi la visuale per cercare di soccorrerla.

La Dominatrice del GhiaccioOnde as histórias ganham vida. Descobre agora