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Dopo quattro giorni in mare, passati principalmente nella calda sala principale della nave, arrivai in Svezia senza nessun problema, o quasi... Avevo terminato il cibo per il viaggio e non vedevo supermercati nella zona della stazione... All'interno della stazione stessa, non c'erano cibi che potevano stare diversi giorni così decisi di prendere il treno la mattina successiva... Andai a cercare un hotel e prenotai una stanza per una sola notte... Tutti questi posti hanno nomi strani e impronunciabili... Come fanno i turisti a ricordarseli? Ebbi così il tempo di andare a cercare un supermercato, ma notai che non usavano più l'euro... Dovevo cambiare i soldi per poter comprare qualcosa... Così, frustrata, ritornai in hotel e chiesi dove fosse il posto più vicino per cambiare i soldi... Mi indicarono un posto a meno di un isolato dall'hotel e, nonostante fosse ormai buio, andai a cambiare i soldi... Quando tornai, il supermercato era chiuso e io dovetti rintanarmi in stanza... Decisi comunque di scendere al ristorante a mangiare, avevo bisogno di cibo... Così, dopo una cena abbondante, ritornai in camera e mi misi a dormire.

La mattina successiva, mi alzai presto e lasciai subito la stanza pagando il conto che mi tolse tutti i soldi che avevo scambiato... Fui costretta a ritornare in quel posto per cambiare altri soldi e, al mio ritorno in zona, vidi quel maledetto supermercato finalmente aperto... Presi più cibo che potei e andai a pagare... Tra biscotti, barrette e patatine, lasciai felice quel posto per dirigermi alla stazione a comprare il biglietto per il treno che mi avrebbe portata a Stoccolma ma scoprii che non c'era un treno diretto... Avrei dovuto cambiare più treni... Ormai la pancia era diventata un'impedimento per me e decisi che, arrivata li, avrei preso l'aereo per Oslo... Non potevo più viaggiare in quel modo... Passai tre giorni interi in viaggio e cambiai solo due treni, per mia fortuna... Ormai avevo superato il mese che mi ero data per arrivare a Fosser ma, prendendo l'aereo, sarei arrivata in poche ore di volo.

Aspettai sei giorni prima che ci fosse un volo disponibile per Oslo... Sei giorni passati a fare la turista con una stanza di hotel come punto di appoggio... Comprai principalmente vestiti per il bambino, per passare il tempo e per cercare di realizzare che fra pochi mesi lo potrò abbracciare... Ormai sono al quinto mese, ne mancano quattro per stringerlo a me... Sono felice ma anche spaventata per questa nuova vita che mi attende. Era questo quello che pensavo quando mi imbarcai sull'aereo per Oslo... I miei amici, la mia famiglia... Li stavo raggiungendo e non riuscivo a crederci, insieme alla paura di non riuscire ad essere una buona madre per questo bimbo... Non so ancora il sesso, non ho fatto altre visite... Ma sarò comunque felice quando nascerà. Durante il volo mi addormentai e mi svegliai quando ormai eravamo atterrati ad Oslo... Poche ore di viaggio e potrò riunirmi a loro... Cercai un autobus che portasse ad Oslo per poi andare non so come a Fosser, ma, mentre giravo, vidi un pullman che mi avrebbe portata direttamente a destinazione e, dopo aver cambiato nuovamente i soldi nella valuta norvegese, comprai l'ultimo biglietto del mio viaggio e salii sul pullman.

Arrivai a Fosser che era sera. Quando scesi dal pullman, iniziai a guardarmi intorno alla ricerca della casa di Astrid... Avevo avvisato la somma strega norvegese del nostro arrivo e dovrebbe aver accolto tutti gli altri già da tempo... Spero solo che Jodi abbia imparato le lingue e gli incantesimi mancanti... Vorrei andare a Luxan il prima possibile. Dopo aver girato diverse case alla ricerca di quella di Astrid, la trovai, isolata dal resto delle abitazioni... Mi avvicinai per guardare dentro una di quelle finestre, per vedere se i miei amici erano li... Ma vidi solo Jodi che si esercitava con un incantesimo... Mi fermai a guardarla... Mi era mancata talmente tanto in questi mesi, ma me ne accorsi solo in quel momento, presa com'ero dal non farmi catturare... Lei si girò di scatto, con un'espressione seccata in volto, e mi vide... Io le sorrisi e lei corse fuori dalla casa, a piedi nudi sulla neve che era caduta, probabilmente, nei giorni precedenti e mi saltò addosso per abbracciarmi... Rideva e piangeva e continuava a dire frasi incomprensibili, facendomi ridere. Quando si calmò, Astrid intervenne in mio aiuto. <<Che ne dici se adesso la lasciamo entrare, le prepariamo qualcosa di caldo da mangiare e un bel bagno caldo per quel piccolino che si porta dietro?>> disse la somma strega, allontanando leggermente Jodi da me... Sentendo quelle parole, Jodi si ricordò della gravidanza e abbassò subito lo sguardo sulla mia pancia... Iniziò ad accarezzarla e a sorridere... Io feci una cosa che non facevo da tempo, davanti a lei ovviamente... Le accarezzai la testa con la mano sinistra che, a causa del freddo e della non totale guarigione, mi dava delle forti fitte di dolore. <<Da quando riesci a muoverla?>> chiese lei, dicendo forse la prima frase comprensibile dopo minuti. <<Qualche mese, in realtà... Ma non è del tutto guarita>> risposi io con un sorriso. <<A quello ci penserò dopo che ti sarai fatta un bagno ed avrai mangiato>> rispose Astrid. E così fece... Mi preparò un bagno caldo, durante il quale sentii il bimbo muoversi tranquillamente, cosa che non aveva mai fatto per il freddo sia del mio corpo che di quello esterno... Dopo il bagno mi fece trovare un brodo caldo in cucina e del pane appena sfornato... <<Non mangio qualcosa di normale da tempo ormai... Solo quando ero costretta a stare negli hotel mangiavo qualcosa al ristorante... Ma non sempre>> dissi assaggiando il brodo. <<Dovevi risparmiare?>> chiese Jodi, seduta al mio fianco. <<Esatto>> risposi io addentando il pane. <<In quel brodo ho fatto entrare tutto ciò che, sicuramente, non hai preso in questi mesi per la gravidanza... Con la magia ovviamente>> disse Astrid... Effettivamente non avevo preso niente per la gravidanza e il piccolo rischiava di avere problemi... Così, invece, Astrid aveva risolto il problema e sarei stata sicura che avrei reintegrato tutto con un piatto di brodo. <<Si può fare?>> chiese Jodi curiosa. <<Certo che si... Lei lo ha fatto diverse volte anche quando, anni fa, le chiesi aiuto durante la mia prima fuga>> dissi io tranquilla... Pensavo che Astrid le avesse detto del nostro incontro, ma non era così... Jodi mi guardò scioccata. <<Quando scappai la prima volta, arrivai qui, a Fosser... Astrid mi trovò e mi ospitò per anni... La aiutavo a preparare questi brodi per molte persone che, come me, erano scappate e che aspettavano dei figli... E' stata lei a darmi i libri di magia che ti regalai a Los Angeles>> aggiunsi io. <<Sospettavo che quei libri fossero i miei... Ma non ero ben sicura di come li avesse trovati>> rispose Astrid sorridendo... Passammo qualche altro minuto a parlare e poi, come promesso, mi finì di curare il braccio... Avevo recuperato tutte le normali funzionalità del braccio che mi ero ferita. <<Adesso devi andare di sotto, con gli altri... I cacciatori accerchiano la mia casa da mesi e non possono vederti qui>> disse Astrid avvicinandosi alla porta che dava allo scantinato, la aprì e mi invitò ad entrare... E lo feci... Era il momento di riabbracciarli tutti.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now