56. Grayson

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Passai la notte a sentire li respiro di Lexi sul mio petto... Erano mesi che non dormivamo insieme e finalmente potevo stringerla tra le mie braccia, questa volta per sempre. Non riuscii a chiudere occhio per la paura che potessero di nuovo portarmela via... Così, mentre lei dormiva beata tra le mie braccia, io rimasi sveglio ad accarezzarle i capelli, che aveva tagliato durante il suo viaggio, a controllare che nessuno si avvicinasse a lei, neanche i nostri amici... Intanto, però, pensavo a ciò che aveva fatto per sopravvivere... Si era trasformata nel mostro che dipingono i cacciatori... Aveva ucciso, era entrata in una casa nel cuore della notte e aveva rubato, aveva rivenduto la refurtiva e si nascose per mesi, il tutto mentre attraversava l'Europa per raggiungerci... Si era intrufolata in un camion merci ed era riuscita a scappare, aveva dormito sopra un albero per non essere scoperta... Quando ci raccontava quelle cose, io provavo ad immaginarla mentre faceva quelle cose... Ma non ci riuscivo... Eppure lei le aveva fatte, solo per sopravvivere... Forse ha ragione lei, forse è meglio andare domani mattina a Luxan... E' arrivato il momento che la smetta di sopravvivere e che inizi a vivere la sua vita, al mio fianco e al fianco del bambino che presto nascerà... A Luxan farò in modo che non si debba più preoccupare di niente, mi occuperò io di tutto... Lei dovrà solo riposarsi, non le permetterò di muovere un dito nella nostra nuova casa... Non voglio che dipenda totalmente da me, ma voglio che la smetta di occuparsi lei di tutto, di preoccuparsi di ogni singola cosa... Voglio essere io a fare il lavoro che, in questi mesi di fuga, ha fatto solo lei... Siamo stati noi a costringerla a occuparsi di tutto, perché lei aveva ragione... Ha sempre avuto ragione... Ci siamo cullati sul fatto che lei sapeva cosa fare e non l'abbiamo minimamente aiutata... E io sono stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, quella notte... Lei ha ceduto alle pressioni a cui l'avevamo sottoposta... Ha ceduto sotto il peso delle parole pesanti che le avevo detto e ha cercato di uccidersi per non avere più tutto quel peso addosso... Adesso le cose cambieranno, adesso sarò io a farmi carico di lei.

Mentre pensavo a tutte queste cose, la sveglia che Lexi aveva puntato prima di andare a dormire iniziò a suonare, facendomi capire che ormai era mattina e che dovevamo sbrigarci. Ci preparammo tutti molto velocemente, raccogliemmo quelle poche cose che avevamo e aspettammo qualche minuto prima che Astrid ci aprisse la porta... Avremmo finalmente lasciato quella cantina e questo mondo... Saremmo stati al sicuro da li a poche ore. Ci riunimmo a Dylan e Jodi, che ci aspettavano davanti la porta di ingresso, e salutammo Astrid, ringraziandola per il suo prezioso aiuto... Lei stava per rispondere, quando Lexi tirò fuori dallo zaino che portava in spalla una busta. <<Questo è il compenso per il tuo aiuto... Potrebbero essere più di quanto chiedi di solito ma non sono sicura>> disse Lexi dando la busta ad Astrid che, in risposta, sorrise. <<Fate buon viaggio... Mia sorella vi tratterà bene>> disse aprendo la porta.

Non affittammo auto, nessun tipo di passaggio... Dovevamo andare a piedi per non destare sospetti... Ma Lexi continuava a guardarsi intorno, preoccupata... Quando le chiesi che cosa avesse, mi rispose che aveva un brutto presentimento... L'ultima volta che disse questa frase, venne catturata poche ore dopo... Questa volta impedirò che accada. Arrivammo nella foresta di Lierfoss dopo circa tre ore... Jodi e Lexi iniziarono a guardarsi intorno alla ricerca della famosa grotta e la trovarono dopo mezz'ora di ricerche. Entrammo, ma Lexi sembrava ancora turbata... C'è un grosso pericolo intorno, lo sente... <<Jodi, non voglio metterti fretta... Ma prima attraversiamo quel portale, prima saremo al sicuro>> dissi io, cercando di far sbrigare la nostra amica che si stava preparando per l'incantesimo... Guardava degli altarini fatti in roccia, ognuno con un simbolo diverso, un elemento diverso... <<Ogni dominatore deve mettere sopra i rispettivi altari un gesto simbolico del potere, per far capire quanti sono a Luxan>> disse lei... Tutti i dominatori crearono qualcosa sui rispettivi altari... Erano quattro: su quello dell'acqua, Rebeka lasciò sospesa in aria una goccia d'acqua e Lexi creò un fiocco di neve; su quello del fuoco, Kora lasciò ardere una lingua di fuoco; su quello della terra, Max fece crescere una piccola radice e Tamara creò della terra; su quello dell'aria, Aron creò un minuscolo tornado. A quel punto Jodi iniziò a dire le formule che le servivano, cambiava da una lingua all'altra senza nessun problema e iniziò a muovere le mani... A me sembrava stesse gesticolando, ma il movimento era calcolato perché, davanti a lei, iniziò a spuntare il portale seguendo il suo movimento. Quando il portale fu pronto, Jodi smise di parlare quelle lingue strane e lo attraversò seguito da Dylan. <<Ci vediamo dall'altra parte>> disse Tamara prima di buttarsi dentro il portale, seguita da suo fratello, da Aron e da Rebeka... Quando Kora si avvicinò per attraversarlo, sentimmo delle voci dietro di noi... Erano dei cacciatori ben armati. <<Ci stavano seguendo... Erano loro il pericolo che avvertivo>> disse Lexi stringendosi al mio braccio. <<Andate, adesso>> urlai contro a Robin che si buttò dentro il portale, trascinandosi dietro Kora che non voleva lasciare di nuovo sua sorella. <<Grazie a voi adesso possiamo raggiungere gli altri mostri e i traditori che hanno abbandonato le nostre fila>> disse quello che sembrava il capo... Poteva essere poco più grande di me, era biondo e il viso pieno di cicatrici. Diede l'ordine di accerchiarci e io indietreggiai, spingendo Lexi,  verso il portale, per difenderlo... <<Attraversa il portale e di loro di chiuderlo>> dissi a lei. <<Scordatelo, non ti lascio qui>> disse lei iniziando a piangere... Immaginavo che avrebbe fatto storie... Per questo, quando allentò la presa sul mio braccio, la spinsi all'interno del portale e urlai di chiuderlo, sperando che mi sentissero... Ma, quando anche io cercai di attraversarlo, sentii uno sparo e un forte dolore alla pancia... Non riuscii a raggiungere il portale, che si chiuse davanti ai miei occhi... Persi i sensi, ma con la consapevolezza che lei, almeno, era al sicuro.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now