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Arrivammo a Strasburgo solo dopo una settimana di viaggio, la notte l'autista si dava il cambio con un collega o, se eravamo abbastanza fortunati da trovare un hotel lungo la strada, ci fermavamo li... Quei due o tre hotel in cui abbiamo pernottato non si sono fatti sentire... Secondo il Ragno dovevo conservare i miei soldi per i documenti falsi e ha pagato tutto lui... A quanto pare costavano parecchio quei documenti... Mi preparavo a dire addio al mio gruzzoletto. Quando arrivammo a destinazione, mi portò immediatamente da quel suo amico che mi avrebbe aiutata... Entrata nell'appartamento del tizio, iniziò a farmi domande a raffica sul fatto che nessuno doveva averci seguiti, altrimenti gli avrebbero tagliato la testa. Mi spiegò che aveva bisogno di una mia foto per il documento, ma mi disse anche che ero troppo riconoscibile per come ero in quel momento... Così, dopo una lunga discussione particolarmente animata, presi un coltello e tagliai malamente i miei capelli fino alle spalle, esordendo con un <<Adesso va meglio?>> urlato nel cuore della notte... Il poveretto mi guardava come se avesse visto un fantasma, evidentemente non si aspettava questa reazione da parte mia... Il Ragno se la rideva beatamente, invece... Così, senza i miei capelli a tenermi al caldo, mi fece quella maledetta foto e la inserì nel documento... Da adesso in avanti mi sarei chiamata Edda Valois... Dovevo dire di avere una madre inglese e un padre francese per sopravvivere alle domande, ma era l'unica cosa di cui non mi preoccupavo... Il vero problema era il prezzo esorbitante di quei documenti... Quattrocentocinquanta euro... E i miei fondi iniziarono immediatamente a scarseggiare... Provai a contrattare, ma mi spiegò che mi aveva inserita nei database dell'anagrafe hackerando il sistema... Qualsiasi controllo online sarebbe risultato normale adesso, non dovevo più preoccuparmi di niente... Se non dei soldi... Lasciai a malincuore il compenso al ragazzo e andai via da quella casa... Il Ragno mi pagò un'ultima stanza di hotel prima di lasciarmi da sola, senza nessun'altro con cui parlare.

Mi svegliai tra le fredde lenzuola di quella stanza, ultimo regalo di una persona che mi ha salvato due volte... Mi girai, nella speranza di poter abbracciare Grayson, ma lui non era li con me... Era su una nave... O forse sul primo dei treni che dovevano prendere, non sono molto sicura... Sapevo solo che non era al mio fianco... Chissà cosa avrebbe detto dei furti che ho fatto, degli inganni ai cacciatori, a Marcel in particolare, al fatto che ho ucciso una persona... Chissà cosa avrebbe detto dei miei capelli, tagliati per non farmi riconoscere... A lui piacevano i capelli lunghi che avevo, chissà se gli piacerò ancora quando mi vedrà così. Mi feci coraggio e mi alzai dal letto, andai a fare una doccia veloce e poi misi i primi vestiti puliti che trovai nello zaino... Mentre mi vestivo, vidi un nastro rosso uscire dall'armadio della stanza... Mi avvicinai, spaventata di cosa potesse essere, e aprii un'anta... All'interno c'era un intero guardaroba, sia autunnale che invernale... Ovviamente il Ragno sapeva che dovevo andare a Fosser. Insieme a quel ben di Dio di vestiti, c'era una borsa molto capiente e un bigliettino con scritto ''E' il mio regalo per la nuova mamma''. In effetti non mi spiegavo come ancora non avesse scoperto della mia gravidanza, ma, come è giusto che sia, lui lo sapeva già... Solo non me lo ha fatto notare. Misi i miei nuovi vestiti in valigia e presi lo zaino che avevo rubato... Era il momento di lasciare Strasburgo.

Andai alla stazione tranviaria, era il momento di lasciare anche la Francia... Comprai un biglietto per Stoccarda. Mi fecero i dovuti controlli per poter superare il confine e, dopo un paio d'ore, arrivò il treno che mi avrebbe portata in Germania... Salii sul treno e presi posto, aspettando che tutti gli altri passeggeri salissero per poter ripartire. La carrozza su cui viaggiavo io era vuota e, annoiata da minuti interminabili di attesa, iniziai a curiosare in giro per vedere se le persone avessero dimenticato qualcosa. Trovai solo un cappello nero, un paio di occhiali da sole maculati, una cartina dell'Europa e un pacco di fazzolettini... Esclusi i fazzolettini, presi tutto... La cartina mi avrebbe aiutata a decidere il percorso più semplice da prendere per arrivare a Fosser, mentre cappello e occhiali avrebbero nascosto il mio viso. Mi sedetti nuovamente al mio posto quando il controllore passò a controllare il mio biglietto e, dopo aver controllato accuratamente ogni dettaglio, tornò a fare i suoi giri augurandomi buon viaggio... Io dovevo solo arrivare in Germania il prima possibile ed uscirne altrettanto in fretta... Quello è lo stato più pericoloso per un dominatore... Li vivono quasi tutti i discendenti degli originali e se mi scoprissero mi darebbero la caccia fino a Luxan, se necessario... Dovevo solo pregare che ci fosse la coincidenza del treno nel momento in cui sarei arrivata a destinazione, altrimenti avrei dormito in stazione... Ho pochi soldi ormai e devo comprare qualcosa da mangiare in questi giorni di viaggio... Spero solo che, ai miei amici, il viaggio stia andando meglio del mio.

La Dominatrice del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora