58.

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La somma strega mi costrinse a fare una doccia e a mettere dei vestiti comodi che mi avrebbero permesso di trasportare Grayson... Sarei andata solo io a recuperarlo... Dopo essermi messa una tuta ed essermi legata i capelli in una coda alta, scesi al piano di sotto dove tutti si erano radunati... <<Kora, lo terresti d'occhio tu, per favore?>>  chiesi a mia sorella riferendomi a Gavriel, mio figlio. Lei annuì e mi augurò buona fortuna.

Raggiunsi Amarantha nel giardino, era la prima volta che uscivo di casa dopo mesi... Anche se pensavo fossero passati solo pochi giorni... <<Ti farò arrivare direttamente nella cella del tuo ragazzo... Terrò il portale aperto solo per dieci minuti... Se in questo lasso di tempo non sarai riuscita a ritornare, resterai rinchiusa nella cella del tuo ragazzo... Non posso rischiare che qualche cacciatore attraversi il portale per la tua lentezza>> mi avvisò la somma strega. Avevo dieci minuti... Dovevo farcela... Iniziai a creare una spada di ghiaccio nella mano destra e un'ascia nella sinistra quando venni bloccata. <<Credo che avere queste di metallo sarà più utile di usare le tue di ghiaccio>> disse un uomo alle spalle di Amarantha... Una voce che conoscevo fin troppo bene... Guardai meglio e vidi il Ragno che mi sorrideva. <<Ne parleremo quando sarete entrambi al sicuro>> disse lui, vedendo che non riuscivo a formulare una frase per lo stupore. Amarantha aprì il portale e io saltai dentro dopo aver preso le armi gentilmente offerte dal Ragno.

Il posto era buio e umido, c'era una perdita a giudicare dal rumore dell'acqua... Il portale mi faceva luce, insieme ad una piccola lampadina appesa al soffitto... Per prima cosa individuai la porta e la bloccai creando un muro di ghiaccio, poi iniziai a guardarmi intorno... Vidi Grayson con le braccia legate appese al soffitto, una ferita sanguinante alla pancia e la spalla che sembrava essere fuori posto... Il viso pieno di lividi... Abbassai lo sguardo e vidi che era legato anche alle caviglie... Neanche fosse una bestia da macellare... <<Grayson, svegliati... Dobbiamo andare>> dissi io avvicinandomi a lui  con l'ascia in mano, pronta a tagliare le catene che lo tenevano bloccato... Ma lui non rispondeva... Quando mi avvicinai a lui, notai che aveva il respiro pesante. <<Sta dormendo... Non lo disturbare, sono giorni che non chiude occhio>> disse una voce mettendosi esattamente sotto la lampadina della cella. Era il cacciatore che ci aveva seguiti alla grotta. <<Senti biondo, non so che tipo di cacciatore tu sia... Ma sta pur certo che io non sono certo indifesa>> risposi io... Era ovvio che avevano lasciato un uomo a sorvegliarlo giorno e notte... Si aspettavano questa eventualità... Ma non avevano fatto i conti con me... Una ragazza rotta, che aveva perso tutto da bambina e che aveva ritrovato la felicità in quel ragazzo che stavano torturando... Una ragazza che si era separata troppe volte da lui e che non aveva visto il proprio figlio alla sua nascita perché rischiava la morte... Una ragazza che cercava vendetta. Lui mi guardò curioso ma non gli permisi di dire altro... Tirai le braccia indietro con i pugni chiusi e feci uno scatto in avanti, aprendo le mani... Da terra iniziò a uscire del ghiaccio con le estremità appuntite che correva verso quella bestia... Lui cercò di allontanarsi il più possibile, ma io mirai alla gola... E lo presi in pieno... <<Cacciatore del ghiaccio o no, non riuscirai a sopravvivere con un buco nella gola che ti passa da parte a parte... Non morì subito e ciò mi diede il tempo di liberare Grayson dalle catene con l'ascia... Il tempo stava per finire... Le manette che aveva ai polsi e ai piedi le lasciai... Le avrei tolte successivamente... Feci passare un braccio attorno alle mie spalle e lo trascinai fino al portale... Poi lo spinsi dentro... Prima di saltare anche io, liberai la porta... Volevo che trovassero quel cacciatore e che provassero a salvarlo anche se sarà inutile... Ma ho avuto quello che volevo.

Quando atterrai sul prato da cui ero partita, vidi che si era radunata più gente di quella che avevo lasciato, ma ne fui felice... Tutti iniziarono a urlare di gioia e a ridere quando ci videro arrivare interi... A quel punto Amarantha chiuse il portale... Avevamo tagliato ufficialmente tutti i ponti con la Terra. Quando mi guardai in giro, non vidi Grayson... Iniziai ad agitarmi pensando a cosa potesse essere andato storto. <<Tutto è andato per il meglio... La nostra somma strega lo ha fatto portare al castello per ricevere le cure di cui aveva bisogno nel momento stesso in cui è spuntata la testa dal portale>> mi disse il Ragno. Fui sollevata di sentire quelle parole, ma una domanda continuava a balzarmi in testa. <<Amarantha non mi ha mandata li per salvare Grayson, vero?>> chiesi io, mentre Robin e gli altri si avvicinarono a me... <<Non era il vero motivo, lo ammetto... Ma alla fine ha seguito il mio consiglio... Ti ha mandata sulla Terra quando quel cacciatore era di guardia al tuo ragazzo>> disse il ragno... <<Che significa?>> chiese Robin. <<Significa che Amarantha pensava che mi bastasse vendicarmi del cacciatore per riprendere a vivere la mia vita... Ha aspettato affinché lui fosse nella cella di Grayson per far si che avessi la mia vendetta e che potessi salvarlo usufruendo di un unico incantesimo... Quella donna ne sa una più del diavolo>> risposi io sorridendo. <<Allora devi ringraziare il Ragno che l'ha suggerita in quel modo>> rispose lui. <<Ragazzo... Non chiamarmi Ragno, quello è il soprannome che mi ha dato mia moglie Amarantha... Chiamami Manuel>> rispose l'uomo, allontanandosi. <<Il marito della vecchia? Allora il nostro Dylan ha ancora speranza>> disse Robin sghignazzando. Dimenticavo che Jodi avrebbe preso il posto della vecchia fra qualche anno... <<Amarantha ha detto di aspettare a casa tua... Dopo le cure lo avrebbero portato li>> disse Robin facendomi strada verso la mia casa.

Riportarono Grayson qualche ora dopo il nostro ritorno a Luxan, ma lui si svegliò solo dopo due giorni... Secondo il medico era messo molto male, l'ho salvato in tempo. Quando aprì gli occhi, cercò di alzarsi, ma io gli impedii di farlo. <<Non muoverti troppo... Ti hanno ricucito più ferite... Devi lasciarle guarire>> dissi accarezzandogli i capelli... Era molto dimagrito dall'ultima volta che lo avevo visto... Chissà ogni quanto gli permettevano di mangiare... Gli avvicinai alla bocca un bicchiere d'acqua, che si scolò velocemente, e poi mi sorrise... <<Pensavo che non ti avrei più rivista>> disse con un filo di voce. <<Anche io>> risposi, dandogli un bacio sulla fronte... Aveva lividi in tutto il corpo e avevo paura di fargli male. <<Non hai più il pancione... E' nato?>> chiese lui felice... Non sapevo come spiegargli la situazione, non sapevo come dirgli che nostro figlio aveva rischiato la morte... Mi girai a guardare la culla avvolta dalla nube viola, mi presi di coraggio e gli raccontai tutto. <<Amarantha lo ha salvato, quindi>> disse lui in un sospiro di sollievo. <<Esatto... Anche se dovremo aspettare ancora un po' per->> cercai di dire, ma venni interrotta da un pianto... Un pianto di bambino... Guardai in faccia Grayson, che sembrava scioccato quanto me, e mi girai di scatto... La nube che avvolgeva Gavriel si stava dissolvendo, rivelando finalmente il nostro piccolo. Corsi subito da lui e lo presi in braccio... Lo strinsi a me, incredula di ciò che ero riuscita a riavere in sole poche ore... Quando mi girai verso Grayson, vidi che era riuscito a mettersi seduto e mi guardava con gli occhi pieni di lacrime... Mi avvicinai a lui con Gavriel in braccio e, nonostante la sua spalla destra fosse slogata, gli misi in braccio il piccolo per fare in modo che anche lui potesse vederlo. <<Ti presento Gavriel, nostro figlio>> dissi iniziando a piangere dalla felicità... Adesso si che avevo tutto, adesso si che potevo ricominciare a vivere.

La Dominatrice del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora