40.

1.7K 90 1
                                    

Passammo quasi tutta la giornata a fare compere, poche perché i soldi ci servivano per gli altri mezzi di trasporto una volta arrivati a L'Aia... Jodi mantenne la sua promessa e mi comprò un test di gravidanza, senza che Grayson se ne accorgesse. Ci liberammo di tutti i nostri apparecchi elettronici... Niente telefoni, computer o cose del genere... Riuscimmo a superare la prima giornata senza essere notati dai cacciatori e, dopo aver comprato le ultime cose che ci sarebbero servite durante il viaggio dopo la crociera, ritornammo sulla nave.

Una volta saliti, notai che diverse persone s stavano lamentando del fatto che avevano trovato le loro stanze sottosopra e i loro effetti personali sparsi, oppure rotti, in giro per la stanza. <<Ve lo avevo detto che sarebbero saliti>> dissi ai miei amici, guardandomi intorno e vedendo altre persone che si lamentavano della stessa cosa. Di colpo mi venne un capogiro e un forte senso di nausea, mi costrinsi ad aggrapparmi alla prima persona che mi passò di fianco... Un uomo alto e muscoloso con un tatuaggio sul braccio... Un cacciatore del ghiaccio... <<Signorina si sente bene?>> chiese l'uomo sorreggendomi e aiutandomi ad alzarmi... Credo di essere diventata di colpo pallida a causa della paura, ma il cacciatore, probabilmente, pensò che mi fosse salita la febbre infatti mi mise una mano sulla fronte. <<Non credo che abbia la febbre, sembra normale>> mi disse preoccupato. <<Non credo di avere la febbre... Forse ho camminato troppo sotto il sole senza riposarmi>> dissi cercando di dare un tono di falsa tranquillità. <<Grazie per avermi aiutata>> aggiunsi salutandolo e continuando ad avanzare verso i miei amici che mi guardavano preoccupati da lontano. <<Si può sapere cosa hai combinato?>> mi bisbigliò Grayson, toccandomi la fronte proprio come aveva fatto il cacciatore. <<Mi sono sentita male, mi girava la testa... Non avrei mai pensato che il primo che mi passasse di fianco fosse un cacciatore>> bisbigliai in risposta. Prima di entrare nel corridoio che portava alle nostre stanze, mi girai per vedere se il cacciatore era ancora dove lo avevo lasciato... Ed effettivamente era ancora li a fissarmi... Decisi di salutarlo con la mano prima di entrare nel corridoio e stranamente lui ricambiò il saluto. Ci fiondammo subito nella stanza di Grayson e chiudemmo la porta... Una volta chiusa, poggiai su la testa cercando di prendere fiato e rendendomi conto che, fino a quel momento, lo avevo trattenuto ma la nausea non voleva passare e dovetti trattenermi per non vomitare davanti a tutti. Quando mi ripresi, mi girai e vidi che tutta la stanza era sottosopra. <<E' passato un uragano>> dissi guardandomi intorno... Mi misi a sedere sul letto per riprendermi. <<Andate nella vostra stanza, ci rivediamo per cena... Jodi vedi se mia sorella è arrivata?>> dissi io, chiedendo quel piccolo favore alla mia amica. <<Perché non vai tu?>> chiese Grayson dubbioso. <<E rischiare di imbattermi di nuovo in quel tizio? Credo di aver perso già qualche anno di vita così>> risposi io... La risposta poteva sembrare egoistica, ma Jodi sapeva cosa doveva fare... Doveva avvisare mia sorella della mia probabile condizione. Grayson non sembrava molto convinto ma lasciò cadere l'argomento.

Passammo circa un'ora e mezza in stanza a riposarci... Con la scusa di fare una doccia, mi chiusi in bagno a vomitare, dopo aver aperto il rubinetto dell'acqua per coprire i rumori... Dopo la doccia mi misi un po' a letto a riposare. Grayson, probabilmente, pensava che mi fossi addormentata e si distese al mio fianco, accarezzandomi i capelli e il viso... Dopo qualche minuto iniziò a parlare tra se e se. <<Sono un vero idiota... Ho combinato un casino... Avevo tutto ciò che ho sempre voluto e me lo sono lasciato scappare... Me la sono lasciata scappare>> bisbigliò tra i singhiozzi... Non credo stia fingendo, non credo sappia che io sono sveglia. <<Devo sistemare le cose... Devo riuscire a farmi perdonare da lei, costi quel che costi>> disse lasciandomi un bacio sulla fronte. Dopo aver sentito che si alzava dal letto, aprii gli occhi e mi alzai per abbracciarlo... Lui mi dava le spalle quando mi alzai, era piegato sul pavimento per prendere qualcosa dal suo zaino quando io mi avvicinai a lui... Gli feci passare intorno al collo il braccio che non riuscivo a muovere, facendolo spaventare e poi lo abbracciai con il braccio buono, appoggiando la testa sulla sua schiena. Non avrei dovuto farlo, ma, se ho ragione, presto avremo un bambino e questa rivalità non ci porterà a niente. <<Sappi che non ti ho ancora perdonato... Ho bisogno di tempo per perdonarti del tutto>> dissi io. <<Mi accontento anche così... Non avrei mai pensato che mi potessi perdonare e sono felice che tu voglia darmi una possibilità... Non ti deluderò, non questa volta>> disse baciandomi la mano sinistra, trattenendo le lacrime.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now