11. Robin

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Sto aspettando Ray per iniziare il turno... Finalmente oggi la potrò vedere anche se per poco... Per quanto mi piaccia essere un cacciatore, quella ragazza mi ha messo davanti una scelta: lasciarla morire e diventare un ottimo cacciatore oppure salvarla e pentirmi... Se morisse non credo riuscirei a perdonarmelo quindi ho deciso di aiutare gli altri a liberare i dominatori... Oggi dobbiamo fare una mappa veloce delle prigioni, entro la fine del mese devono essere liberati e dopo dovremmo scappare...Se restassimo qui saremmo scoperti subito.

Finalmente, dopo un' ora passata ad aspettarlo,il mio migliore amico si presenta. <<Che fine hai fatto?>> gli chiesi quando ormai era vicino a me. <<Ho fatto impazzire un po' Alexandra... Per questo ho ritardato>> mi rispose. <<In che senso?>> gli chiesi. <<Mentre si stava lavando sono entrato anche io nella doccia, intendo la stessa che stava usando lei... La sua faccia quando mi ha visto era impagabile... Cercava di tenere gli occhi chiusi per tutto il tempo>> mi disse ridendo. <<Idiota>> gli risposi scuotendo la testa. <<Comunque non la capisco>> mi disse dopo aver smesso di ridere. <<Che vuoi dire?>> gli chiesi. <<È scostante... Prima è molto dolce, poi ritorna fredda come se niente fosse... Non la capisco>> mi rispose. <<Dalle tempo... Se veramente le piaci ha solo bisogno di tempo... Ricordati che per dodici anni non ha avuto nessuno che le volesse bene, anche a causa mia... Probabilmente non si ricorda cosa significhi amare>> gli risposi io. <<Non riesco a credere che una bambina non abbia mai ricevuto affetto>> mi rispose lui con un velo di tristezza. <<Da quello che mi ha detto lei, Alexandra ne riceveva solo da sua madre e da lei stessa, il padre non voleva neanche parlarle... Quando le è stato portato via ciò che aveva di più prezioso, probabilmente si è sentita vuota e quel vuoto deve averlo riempito con il freddo della solitudine... Forse, avendo sua sorella vicino, potrá cambiare un po'... Ma devi saper aspettare>> gli dissi spiegandogli quello che mi ha detto Kora.

Entrati nei sotterranei il padre di Ray ci accoglie. <<Pronti per il vostro primo giorno nelle prigioni?>> ci chiese ed entrambi annuimmo nervosi... Ma non per il primo giorno di lavoro. <<Allora muovetevi! Per ora dovete solo pulire le celle e portare il cibo ai prigionieri... Magari il prossimo mese diventerete guardie>> ci disse... Se solo sapesse perchè abbiamo accettato.

Fortuna vuole che mi abbiano assegnato la cella di Kora da pulire... Entriamo nel reparto prigioni, un lungo corridoio con diverse celle ad entrambi i lati, alla fine di questo corridoio c' è una cella fatta interamente di vetro, normalmente si usa per i prigionieri pericolosi e ovviamente è li che devo andare... Kora non è mai stata un tipetto tranquillo.

Entro nella cella di vetro... Ci sono delle sbarre di metallo che mi dividono da lei... Superate queste sbarre di metallo la vedo, seduta in un angolino completamente incatenata. Mi avvicino a lei per cambiarle i vestiti. <<Resisti, ancora un mese e sarai libera>> le sussurrai... Qui dentro ci sono le telecamere e devo stare attento... Lei rimase scioccata, poggiò le mani a terra e diede fuoco a tutto... Un enorme muro di fuoco ci avvolse creando una specie di tetto sopra di noi, il rumore del fuoco riesce a coprire tutto tanto che hanno spento le telecamere infatti la luce rossa che indica che sono attive non c' è più. <<Perchè lo hai fatto?>> le chiesi. <<Volevo fare questo>> mi disse prima di baciarmi... Mi ha fatto passare le sue braccia intorno al collo, nonostante le catene, riesce ad avvicinarsi sempre di più a me. Quando il nostro bacio finì, le poggiai la mia fronte sulla sua. <<Non sei l' unico che prova sentimenti proibiti qui>> mi disse lei con un sorriso tirato, stanco. <<Ti prometto che quando tutto questo sará finito, avrai ciò che aspetti da anni, resisti ancora per un po'... Tua sorella non ti lascerá mai qui e neanche io>> le dissi. <<Mia sorella? Cosa le importa di me? Mi ha abbandonata>> mi disse. <<Credimi... Lei ha scoperto da poco che in realtá sei viva...Ed è intenzionata a liberarti>> le dissi. <<Piccola... Adesso devo metterti fuori gioco>> aggiunsi. Lei annuì e chiuse gli occhi.... Le deiedi una forte scossa elettrica che le fece perdere i sensi... Quando lei toccò terra, ormai priva di sensi, il fuoco intorno a noi si dissolse... Prima o poi potremmo vederci senza che sia costretto a farti del male, te lo prometto.

La Dominatrice del GhiaccioWhere stories live. Discover now