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Quella strega mi ha realmente curato il braccio... Anche se solo in parte, adesso riesco a muovere la mano e questo potrà aiutarmi molto... Stanno cercando una ragazza con un braccio paralizzato, ma adesso io posso muoverlo. Non mi convinceva e non mi convince tutt'ora la motivazione che ha spinto la strega ad aiutarmi... A detta sua, è stata prigioniera in Italia ed è venuta qui per ricominciare una nuova vita e cerca di aiutare, come meglio può, i fuggitivi a scappare. E' strano che non tragga nessun profitto o vantaggio dagli aiuti che da... Ma, in certi casi, è meglio non fare domande.

Dopo essermi separata dalla strega, andai a rubare qualche vestito... Un po' dagli stendini che trovavo in giro, un po' dai negozi sprovvisti del sistema antitaccheggio. Dopo aver fatto una piccola scorta di vestiti, mi intrufolai in una palestra e mi andai a fare una doccia... Mi tolsi il sangue di dosso e abbandonai li i vestiti maschili, indossando quelli che avevo rubato... Poi sparii dalla circolazione, diretta da un amico... Dovevo raggiungere Amsterdam... Dovevo andare da Sebastian, o almeno intercettare il Ragno... Avevo bisogno di documenti falsi per viaggiare. Così intercettai un treno merci che sarebbe partito dalla stazione di Vigo di li a poco e mi nascosi tra la merce imballata... Il treno sarebbe andato a Lourdes... Li avrei deciso cosa fare... Di sicuro non avrei pernottato li, costa troppo e io già mi sto preoccupando di quanto mi faranno pagare un maledetto tramezzino. Passai gran parte del tempo a pensare... Adesso ero sola, nessuno a cui badare... Potevo essere semplicemente me, la persona che ho imparato a sopportare in questi anni di solitudine. Pensai a cosa stavano facendo i miei amici, se Kora si fosse ripresa da ciò che era successo, se Grayson mi avesse perdonata per essermi consegnata ai cacciatori... Se Jodi avesse fatto progressi con le lingue degli incantesimi... L'ultima volta che ne abbiamo parlato mi confidò che stava avendo seri problemi a ricordarsele tutte senza confonderle. Così, immersa nei miei pensieri e nelle mie preoccupazioni, mi addormentai, dopo una notte passata in bianco e quasi un'intera giornata passata a recuperare soldi e vestiti.

Non so quante ore effettive di viaggio ci sono volute per arrivare a Lourdes, ma quando mi svegliai ero quasi arrivata alla stazione... Sarei dovuta scappare di li non appena avessero fermato quell'affare... Ma era troppo pericoloso, così, poco prima di arrivare alla stazione, saltai giù dal treno atterrando sulle rotaie. Mi coprii la pancia per non prendere colpi che avrebbero ucciso il bambino, ma, così facendo, mi feci male ad una spalla. Mi alzai subito e mi guardai intorno, era quasi sera... Devo aver dormito per un giorno intero e la cosa non mi stupisce... Iniziai a camminare per allontanarmi dai binari, prima che qualche altro treno mi prendesse in pieno... Domani sarà meglio prendere un bus che mi porti da qualche altra parte... Per adesso devo solo trovare un posto dove mangiare e dormire... Devo cercare un hotel o un b&b qui vicino. Mentre mi avviavo verso una delle strade che indicava un hotel, sentii delle persone parlare di un bus che sarebbe partito a momenti... Non so dove vada, ma è meglio seguirli per vedere la sua destinazione. Alla fine arrivai fino alla stazione che avevo cercato di evitare visto che ho superato il confine senza documenti... Quando vidi il bus di cui parlavano, mi si riempii il cuore di gioia... Mi avrebbe portata a Strasburgo... Da li avrei potuto superare il confine a piedi, evitando i controlli. Così andai a fare il biglietto per il bus, consapevole che sarebbe costato tantissimo visto che era una corsa del tutto eccezionale... Scoprii che più che un bus era un pullman che avrebbe riportato a casa chi era andato in pellegrinaggio.

Fatto il biglietto, presi posto in uno dei sedili posteriori e mi sistemai per il lungo viaggio... Quando un uomo si sedette al mio fianco. Un uomo avanti con l'età, magro e dai lunghi capelli raccolti in una coda bassa... Un uomo che conoscevo già da tempo e che mi fece piacere rivedere. <<Mi fa piacere rivederti, Alexandra Well... Ma adesso ti fai chiamare Kora Well, o sbaglio?>> disse lui sottovoce, per far si che fossi l'unica a sentirlo. <<E' un piacere anche per me rivederti, Ragno>> risposi io con voce altrettanto bassa. <<Vedo che ti sei cacciata nuovamente nei guai a Vigo... Ma il semplice fatto di essere già qui, a soli due giorni dalla tua cattura, mi fa sperare che la tua testolina sia diventata più furba e il tuo corpicino abile a combattere>> disse lui, fiero di ciò che fece anni prima... Perché si, lui anni prima mi portò in un luogo dove mi addestrarono a combattere senza l'aiuto dei miei poteri... E questa sua intuizione lo rende particolarmente orgoglioso. <<Ti chiederei come hai fatto a saperlo, ma da quello che mi raccontò Sebastian tu hai spie ovunque>> risposi io. Lui sorrise, compiaciuto del fatto che ha costruito un impero con niente. <<Infatti, so già tutto della tua cattura e di come sei scappata... Ma adesso dove andrai?>> chiese lui. <<Da Sebastian... Ho bisogno di documenti falsi>> risposi tranquilla. <<No tesoro, non puoi andare... Sebastian è stato impiccato un paio di anni fa... Venne scoperto ad aiutare un dominatore>> mi avvisò lui, triste di aver perso un amico. Per la prima volta dall'inizio della conversazione lo guardai in faccia... Sebastian mi aveva insegnato molto... Non riesco a credere che quei bastardi lo abbiano ucciso. <<Se hai bisogno di documenti falsi lascia fare a me... Ti accompagnerò fino a Strasburgo, da un amico... Poi le nostre strade si divideranno di nuovo... E questa volta mi auguro di non incontrarti più in fuga>> disse lui estraendo dalla tasca della giacca il telefono e digitando qualcosa... Subito dopo lo posò e mi fece un gran sorriso... Ho al mio fianco la prima persona che mi abbia effettivamente aiutata anni fa... E adesso lo sta facendo di nuovo... Appoggiai la testa al finestrino e, senza dire altro, iniziammo questo lungo viaggio verso Strasburgo.

La Dominatrice del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora