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Tre mesi passati a lavorare come cameriera hanno fruttato circa milleduecento euro... Niente se si pensa a tutti i soldi che mi hanno tolto ogni settimana... Dopo tre mesi a sopportare la puzza di vomito, lasciai quel posto per andare in un'altra città e continuare il mio viaggio. Prima di ripartire, però, feci un'ultima ecografia per sapere se il bambino stava bene e per sapere se già poteva vedere se era maschio o femmina... La dottoressa mi disse che era girato di spalle e che non potevo saperlo in quel momento... Sarebbe stata una sorpresa alla sua nascita. dopo quest'ultima visita, andai a comprare il solito cibo preconfezionato in qualche supermercato li in zona e presi il treno per Lublino... Arrivata a destinazione, trovai il treno per la mia prossima città, Brèst, pronto per partire... Corsi a prendere anche quel biglietto e salii sul treno pochi secondi prima che ripartisse.

Da Brèst dovetti aspettare due giorni prima che arrivasse il prossimo treno... Due giorni chiusa in hotel prima di andare a Minsk... Ammetto di aver passato tutti e due i giorni a mangiare e dormire... Ma, al momento di ripartire, sentii che a Minsk i cacciatori erano inspiegabilmente raddoppiati... Due uomini ne parlavano preoccupati ed ebbi il dubbio se cambiare città o meno... Alla fine decisi di andare comunque a Minsk, da li avrei trovato un altro passaggio per una qualsiasi città. Da quando lasciai la taverna, era passata quasi una settimana... Tutto il tempo in viaggio, senza mai fermarmi se non quei due giorni a Brèst. Se la mia fortuna avesse continuato così, tempo un mese e sarei arrivata a Fosser.

Arrivai in quella città dopo un'altra giornata di treno ed effettivamente quel posto pullulava di cacciatori... Il problema era come passare inosservata infilandomi in qualche camion merci... Perché si, il mio prossimo passaggio sarebbe stato un maledetto camion merci... Avrei impiegato giorni extra ad arrivare, ma dovevo uscire da quel posto il prima possibile. Riuscii ad intercettare due camionisti parlare in inglese... Evidentemente non parlavano la stessa lingua ed era il modo più veloce per capirsi. Per loro sfortuna, io vengo dall'America e capii tutto quello che si stavano dicendo... Riuscii a capire dove avrebbero portato il camion: Oulu... Non avevo idea di dove si trovasse quella città... In tutte quelle visitate fin ora, c'ero già stata durante la mia precedente fuga... Non passai da Amsterdam perché avrei allungato il viaggio e perché Sebastian era morto... Non avevo niente da fare li. Guardai la cartina che avevo preso sul treno e cercai Oulu... Scoprii essere una città in Finlandia, quei tizi, senza saperlo, mi avrebbero dato il passaggio migliore fra tutti... Così andai a fare scorte di cibo per il viaggio e mi infilai nel loro camion e mi nascosi dietro a tutti quegli scatoloni, sul fondo del camion... Non sapevo come sarei riuscita ad uscirne, ma era necessario. Così iniziò il viaggio più lungo e più scomodo della fuga... Dopo circa una settimana di viaggio, il camion venne imbarcato su una nave... Evidentemente avevano deciso di non passare per la Russia, per evitare problemi... Così rimasi circa tre giorni su quella nave che ci portò in Finlandia per poi ricominciare il lungo viaggio... Dopo più di una settimana e mezzo, il camion arrivò a destinazione... Come contavo il passare dei giorni? Dai cambi turno che si davano quei due... Si fermavano quattro volte al giorno per darsi il cambio alla guida e poi filtrava sempre uno spiraglio di luce dalla porta. Quando aprirono il retro del camion, dove io ero ben nascosta, la luce mi accecò dopo settimane di buio totale... Passai alcuni minuti cercando di abituarmi alla luce del sole e, quando ci riuscii, notai che il cielo era nuvoloso... Evidentemente ero troppo abituata a quel buio. Aspettai il momento giusto e, quando entrambi erano impegnati a scaricare un grosso scatolone che richiedeva l'aiuto anche del secondo camionista, io corsi fuori dal camion, per quanto la mia pancia mi permettesse... Sentii le voci di quei due urlarmi dietro in due lingue diverse, e non era l'inglese, ma non mi corsero dietro... Dovevano occuparsi di scaricare quell'affare e io ebbi il tempo di allontanarmi... Non sapevo dove stavo andando, nessuno mi dava retta quando chiedevo loro indicazioni... Così mi ritrovai a girare per quasi una giornata intera alla ricerca del porto di Oulu... Dovevo lasciare subito la Finlandia, prima che quei tizi dessero l'allarme. Riuscii a trovare il porto solo in tarda serata, ma era chiuso... Non avevo dove dormire e non volevo rischiare di essere scoperta in qualche hotel... Vai a spiegare alla polizia perché sono sgusciata fuori dal camion in quel modo... Il freddo però iniziava a farsi sentire, così mi arrampicai sul primo albero che trovai e mi misi comoda sui rami... Mi coprii con tutti i vestiti pesanti che avevo e passai la notte così, al freddo e senza dormire... La mattina successiva, scesi dall'albero molto prima che aprisse il porto... Usai la stessa tecnica di quando scappai dalla stanza di Marcel, ma questa volta non mi curai di togliere la neve... E' quasi inverno, ormai, e nessuno farebbe caso a un cumulo in più di neve visto che in giro la si può trovare ovunque... Aperto il porto, andai a prendere un biglietto per Skelleftea e andai a cercare la nave che mi avrebbe portata in Svezia... Appena la trovai, mi imbarcai subito e mi misi all'interno della nave, al calduccio, ad aspettare che partisse... Mentre aspettavo pensai alle volte in cui usai i miei poteri e speravo vivamente di non aver fatto del male al bambino, cercando di proteggermi.

La Dominatrice del GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora