15.

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Grayson mi pulì la ferita e cambiò la fasciatura, dopo mi porto qualcosa da mangiare. <<Gli altri stanno tutti dormendo per ora... Per fortuna che la tua casa è grande altrimenti le liti non sarebbero state normali>> mi disse aiutandomi a mettermi seduta... Il dolore provocato da un piccolo movimento come quello è insopportabile, tanto da togliermi il fiato. Grayson ha avuto molta pazienza con me, mi è stato vicino finchè non ho ripreso fiato, accarezzandomi i capelli e provando ad incoraggiami a resistere... Ammetto che è stato di grande aiuto e la sensazione che ho provato, nonostante il dolore, è stato qualcosa che non ho mai provato prima... Forse è questo che si prova quando si è amati. <<Domani voglio vederla>> dissi. <<Tranquilla, domani la vedrai... Ma non so se lei vorrà vedere te... Da quello che mi ha detto Robin, lei pensava che l' avessi abbandonata>> mi rispose lui. <<Ma nei sotterranei sembrava che non provasse rancore... Mi ha abbracciata>> dissi cercando di capire quel cambio repentino che aveva subito... <<Robin dice che, dopo essersi riposata e schiarita le idee, ha iniziato a darti la colpa di tutt.... Secondo lui è una fase temporanea dettata dal fatto che è libera dopo più di dodici anni passati in una cella di vetro e che tra qualche giorno le passerà>> cercò di spiegarmi lui. <<Io credevo fosse morta, ho passato tutti questi anni dandomi la colpa della sua morte e di quella di mia madre... Non sapevo che fosse viva altrimenti sarei andata a liberarla prima>> dissi in un sussurro per non farmi ancora male. <<Io lo so piccola, ma non so se lei ne sia a conoscenza>> mi disse dandomi un bacio. Mi sono mancati i suoi baci, mi sono mancate le sue carezze... Anche se non ricordo niente di questi tre giorni ne sentivo la mancanza.

Ho passato tutta la notte a contorcermi dal dolore, a volte così forte da vomitare... Grayson mi è stato vicino ogni minuto, quando non puliva per terra oppure si beccava una mia vomitata sui  vestiti e doveva andare a lavarsi. Questo  ragazzo ha tanta pazienza.... Neanche lui ha dormito questa notte, diceva che voleva solo aiutarmi e dormire non faceva parte del dare una mano... Ormai è mattina, il dolore mi sta dando tregua da una mezz' oretta e Grayson si sta riposando un po'... Stando a quanto mi ha detto lui oggi decideremo con i ragazzi dove andare... Stare a Los Angeles non è sicuro e dobbiamo partire.

Aspetto finchè non sento qualcuno camminare verso la cucina, mi giro verso il mio ragazzo... Sta dormendo e non voglio disturbarlo visto che ha passato tutta la notte sveglio per me... Per fortuna mi ha portato delle stampelle per provare a camminare. Mi alzo dal letto e mi metto seduta, ma il solito dolore invade il mio corpo... Aspetto finchè non passa un po', in modo da alzarmi. Prendo le stampelle e provo a camminare, ma il dolore è veramente forte... Devo resistere, devo andare in cucina ad aspettarla... Esco dalla stanza con fatica e riesco ad andare in cucina dove vedo Robin parlare con Dylan. <<Che ci fai alzata? Non dovresti essere a letto a riposare?>> mi chiese Robin. <<Le devo parlare, non posso aspettare... Deve sapere ció che è successo realmente>> bisbigliai con il fiatone... Mi aiutarono a sedermi sul divano, mettendomi dei cuscini dietro la schiena per non farmi male e portando uno sgabellino per poter alzare i piedi. <<Kora dovrebbe svegliarsi tra poco per mangiare>> mi disse Robin capendo la necessità di parlarle <<Ma Ray? Che sta facendo?>> mi chiese Dylan. <<Ha passato la notte sveglio standomi vicino... Ho preferito non svegliarlo visto che non aveva dormito>> spiegai e i due cacciatori si scambiarono uno sguardo che lasciava trapelare tutto il loro divertimento. 

Aspettai un'ora buona prima che mia sorella si svegliasse... Quando entrò in cucina e mi vide cercò di tornare in camera... Stava scappando da me... Robin la raggiunse per parlarle, probabilmente per provare a convincerla ad ascoltarmi... Non so cosa le abbia detto, ma ha funzionato... Kora sta venendo a sedersi vicino a me, a disagio da tutta questa situazione. La prima cosa che ho fatto è stato abbracciarla, nei limiti del possibile, accarezzandole i capelli. <<Mi sei mancata sorellina>> le dissi... Lei si strinse a me, facendo attenzione a non farmi male. <<Perchè mi hai lasciata da sola?>> mi chiese con un filo di voce, stava tremando... <<Quando congelai tutto non sapevo che tu fossi ancora viva... In quel momento non respiravi... Ho provato a svegliarti ma non rispondevi e sono scappata via piangendo... Andai da nostro padre per chiedere aiuto, ma appena gli dissi cosa era successo mi insultò e mi cacciò di casa>> le spiegai. <<Potevi comunque provare ad informarti... Chiedere a qualcuno dentro a tutta questa merda di me... Potevi salvarmi anni fa... Ma non lo hai fatto>> mi disse lei con tono di rimprovero e liberandosi dal mio abbraccio. <<Gli stessi cacciatori che mi davano la caccia... Gli stessi che nostro padre assoldò e guidò... Gli stessi che hanno mobilitato l' intera America per cercarmi ed uccidermi... Non potevo avvicinarmi a nessuno e se lo facevano li uccidevano>> risposi io iniziando a piangere... In un attimo diedi uno sguardo all' intera stanza... I due cacciatori se n'erano andati per darci il nostro tempo per parlare. <<Ho sentito tutto li dentro... Ti persero di vista qualche anno fa... Alcuni ti credevano morta>> mi disse sempre più arrabbiata.  <<Scappai in Europa... Mi insegnarono a controllare il mio potere, ma anche li esistono i cacciatori e a causa loro continuavo a scappare... E a rubare soprattutto... Io sopravvivevo rubando... L' anno scorso nostro padre mi chiamò per scusarsi di aver aizzato i cacciatori contro di me e mi chiese di ritornare in America per studiare nel suo college... Tutto ciò che vedi me lo ha fornito lui>> le spiegai... Sembrava essersi convinta e a me interessava solo quello. <<Se avessi saputo che tu eri ancora viva sarei ritornata anni fa e ti avrei liberata già da molto tempo>> aggiunsi. <<O avresti fallito provandoci... Non è così semplice senza un aiuto dall' interno>> disse lei con lo sguardo pensieroso. <<Diciamo che ti credo... Ma devi conquistarti la mia fiducia>> aggiunse poco dopo con uno sguardo che non ammetteva repliche... Io però conosco fin troppo bene quello sguardo... <<Ma non sparar cazzate>> le dissi ridendo... Lei si unì alla mia risata poco dopo... Dopo anni passati in totale solitudine, mi sono riunita alla persona più importante della mia vita... E questa volta non ho intenzione di perderla.

La Dominatrice del GhiaccioOù les histoires vivent. Découvrez maintenant