Capitolo 78- Tempesta

1.5K 96 42
                                    

Il giorno successivo non era cambiato nulla. Fuori l'abitazione dei nonni di Taehyung ancora inferociva la tempesta, che sembrava divenire sempre più violenta ora dopo ora. Jungkook si era rattristato notevolmente per quel fatto. Le nuvole erano così nere e pesanti che non riusciva a scorgere neanche il paesaggio circostante. Avrebbe voluto visitare quel piccolo paesino quella stessa mattina, ma dato che la tempesta continuava non avrebbe potuto fare proprio niente, se non gironzolare per quell'abitazione, che si era rivelata molto più grande di quello che il giorno prima gli si era presentata. Aveva una zona ulteriore più moderna attaccata a quella tradizionale. Si era messo ad esplorarla con i consensi dei due nonni arrivando a quel piacevole soggiorno. Era più grande di quello tradizionale. Aveva delle ampie aperture che con un tempo più soleggiato avrebbe donato molta luce a quell'ambiente. Era costruito interamente di legno ed ogni cosa al sui intorno richiamava quel materiale, dal tavolo più grande alle poltrone, dalle tende ai lucernari. Gli piaceva così tanto da essersi posizionato su una poltroncina di quelle, vicino al piccolo tavolino in legno, godendosi la furia della tempesta, che non accennava a placarsi.

La guardava con paura. 

Quando si era svegliato, ad un orario non mattiniero ma neanche così tardi, aveva avuto la sorpresa di non trovare il marito da nessuna parte. Anche la macchina era sparita, simbolo che il rosso fosse uscita con essa.  Non si era lamentato per quel fatto, tanto meglio non averlo tra i piedi. Tuttavia era passata l'ora di pranzo. E oltre che aver pranzato da solo con i suoi nonni, trovandosi leggermente in imbarazzo, il marito non si era fatto minimamente sentire. Per quello che poteva saperne Taehyung avrebbe potuto aver fatto un incidente ed essere pure morto. Per questo gli aveva lasciato dei messaggi, ma non aveva ricevuto risposta. 

Forse era leggermente preoccupato. Al telegiornale dell'ora di pranzo avevano mandato in onda un servizio che consigliava di rimanere a casa dato che quella tempesta non si sarebbe fermata e avrebbe aumentato d'intensità fino alla sera. Poi il successivo servizio annunciava i danni che quella tempesta aveva causato, tra questi vari incidenti. Sì il telegiornale era in giapponese, ma date l'immagini che avevano trasmesso anche lui era riuscito a comprendere il messaggio, restare a casa. E Taehyung non stava a casa.

Sì, era preoccupato. Soprattutto dopo quella lacrima. Non se ne era scordato, anche se desiderava con tutto se stesso farlo. Gli aveva riempito la testa di confusione e vari pensieri che aveva cercato di silenziare. Insomma Taehyung era bravo a mentire, e quella per Jungkook poteva essere un ulteriore tentativo di manipolarlo. Ecco perché non doveva soffermarsi troppo su quel fatto.

Eppure quegli occhi distrutti non potevano essere una finzione. Per quanto Taehyung potesse essere bravo a fingere non poteva eguagliare quello sguardo. Jungkook l'aveva riconosciuto, per molti termini era simile al suo. Al dolore che aveva provato con suo padre e in seguito con lui. 

Jungkook scosse la testa. Era inutile pensarci. Voleva così tanto non incolpare Taehyung di quello che aveva fatto che si era aggrappato a quella lacrima, quando sapeva bene che essa era una bugia, un tentativo disperato di mettere le cose in chiaro tra loro. Ma niente sarebbe tornato come prima, Taehyung era andato troppo oltre. Gli aveva mentito, gli aveva nascosto la sua vera natura. Quella lacrima era una vera e propria lacrima di coccodrillo.

Ma più si ripeteva queste cose, più voleva convincersi, meno ci riusciva. Forse quelli stessi occhi l'avevano colpito più profondamente di quanto pensava.

-Jungkook- Younim lo aveva raggiunto con un buon tè fumante e qualche biscotto. Aveva poggiato quel vassoio sul piccolo tavolinetto sedendogli accanto.

Aveva trascorso la mattinata con lei, aiutandola nelle faccende o nella cucina, ovviamente come meglio poteva. Avevano parlato dell'università, del suo lavoro e dell'apprendistato insieme a questioni frivole ma che riuscirono a fargli spuntare dei piccoli sorrisi. La donna non gli aveva mai chiesto dell'assenza di Taehyung, anche se sembrava curiosa di sapere del perché di quel fatto. Cosa avrebbe potuto mai dirgli?  

Ananke: The FateKde žijí příběhy. Začni objevovat