Ananke: The Fate

Capitolo 79- Rivelazioni

Un fulmini illuminò la stanza di Taehyung e Jungkook, ma questi non poterono accorgersene dato il loro stato dormiente. Non si accorsero neanche del rumoroso tuono che si propagò nell'aria, troppo erano stanchi. Nel sonno le loro posizione erano rimaste invariate. Jungkook era posizionato sul petto di Taehyung, anche se quest'ultimo aveva decisamente un sonno molto più agitato. Il rosso aveva i capelli alla base del collo e sulla fronte completamente bagnati dal sudore che la sua pelle stava rilasciando. Le sue palpebre compivano degli scatti spaventati come se il sonno del ragazzo fosse stato minacciato da un brutto sogno. 

Taehyung era molto agitato anche se non era riuscito a svegliare Jungkook del tutto. Quest'ultimo di fatto sonicchiava incurante di come stesse il marito, ma non possiamo dargliele una colpa, era la prima volta dopo tanto che riusciva a dormire bene. Però uno spasmo in più di Taehyung gli fece aprire per un secondo gli occhi dandogli una percentuale di attività. Sentì la forte pioggia che cadendo sbatteva al tetto dell'abitazione dando una inaspettata calma, poi la nota stonata. Un sussulto, un ansimo di troppo. Ma era ancora troppo addormentato per darci peso. 

All'improvviso venne strappato dal mondo di morfeo bruscamente, ma mai quanto il marito. Taehyung si era alzato a sedere tremante e fradicio di sudore portandosi dietro il ragazzo che aveva sul petto, che per lo spavento si era svegliato del tutto. 

Jungkook non stava capendo cosa era successo tanto che stava per sgridare il maggiore per quel repentino risveglio, ma si bloccò nell'esatto momento in cui lo vide. Taehyung era agitato, i suoi capelli sul retro del collo erano bagnati di sudore, aveva la schiena incurvata in modo che la sua testa finisse tra le sue mani poggiate sulla ginocchia incrociate, quasi volesse creare un cerchio perfetto con il suo corpo. Ma il particolare che lo colpì era come il rosso tremasse spaventato. 

Non fece nulla se non restare immobile a guardarlo del tutto sorpreso, e anche un po' impaurito per quella situazione. Non aveva mai visto il rosso comportarsi in quel modo né essere così tanto terrorizzato. Sì perché lui aveva riconosciuto perfettamente lo stato di Taehyung, era terrorizzato, ma non sapeva da cosa. Non riusciva a vedere la faccia dell'altro solo perché essa era nascosta dalle sue grandi mani, ma sapeva perfettamente che, tolto quell'ostacolo, sarebbe riuscito a scorgere degli occhi spaventati.

A quel punto Jungkook aveva più paura del ragazzo terrorizzato. Insomma aveva riconosciuto i sintomi, Taehyung era sotto un attacco di panico. Ricordava che gli aveva detto che da bambino ne soffriva. Sì anche lui ne soffriva ancora adesso, ma trovarselo davanti era ancora più spaventoso di averlo. Sì guardava in torno spaesato mentre sentiva il respiro del rosso farsi sempre meno regolare. Cosa poteva fare? Era del tutto impreparato a quello, non aveva mai assistito ad uno, ed inoltre erano sempre gli altri che avevano quel compito. Lui era la vittima gli altri i suoi salvatori, come aveva fatto più volte Taehyung da quando si erano sposati. Ma adesso i ruoli si erano invertiti e in quel momento Jungkook desiderò con tutto se stesso essere lui quello con un attacco solo perché il maggiore sapeva come rilassarlo. 

Si sentiva impotente, ma doveva pur provare a fare qualcosa, non poteva lasciare l'altro in quello stato, ma il problema era cosa fare. Taehyung lo abbracciava, gli faceva sentire il battito del suo cuore per rilassarlo e lo cullava con il suo calore corporeo. Lui cosa poteva fare?

Ingoiò a vuoto avvicinandosi all'altro riuscendo a percepire quel suo borbottio.

-N-non...c-ome... s-sono...l-lui-.

Non riusciva a capire cosa stesse dicendo, ma poco gli importava. Taehyung sembrava distrutto. Vedeva la sua schiena abbassarsi e alzarsi troppo freneticamente, Jungkook riconobbe i segni della mancanza d'aria. Fu istintuale come inserì la sua mano tra le ciocce  rosse della nuca del ragazzo accarezzandola lentamente.