Capitolo 24- A cena...

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-Siamo arrivati- parlò Taehyung.

Una volta saliti in macchina, come di consueto ormai, i due ragazzi non si erano rivolti la parola, ognuno era perso nei propri pensieri.

Jungkook osservò l'imponente e alto edificio che aveva davanti.

-Dove siamo? -

-A Seoul- rispose l'altro.

-Ma dai! Intento in che luogo? -

-Al trentacinquesimo piano c'è un ottimo ristorante- continuò il rosso rispondendo più o meno alla domanda iniziale.

- Forza andiamo! -.

Jungkook lo seguì dentro l'ascensore ed una volta arrivati a quel piano rimase sorpreso dalla bellezza di quella sala. Era uno di quei ristoranti a cui era richiesta la prenotazione senza dubbio, lo dimostrava il fatto che vi erano pochi tavoli e pochi commensali. Uno di quei ristoranti privati per ricchi insomma.

-Posso esservi d'aiuto? - domandò una donna.

-Si ho prenotato a nome Kim- rispose educatamente il ragazzo dai capelli rossi.

-Oh certo mi segua-.

La donna li condusse a quello che era il tavolo più appartato del locale, ma che era anche il più bello perché dava sullo skyline della città. Jungkook rimase di fatto ad osservare lo splendido panorama data dalle fredde luci che illuminavano quella notte.

-Jungkook? - venne richiamato da Taehyung che nel frattempo si era tolto il giacchetto di pelle ed ora gli stava porgendo la sedia. Il ragazzo non perse altro tempo e, non appena la donna se ne fu andata, si rivolse al rosso.

-Come mai tutta questa galanteria? -

-Sono pur sempre un gentiluomo- gli rispose l'altro mentre faceva il giro del tavolo raggiungendo il suo posto.

Jungkook stava sistemando il proprio soprabito sullo schienale della sedia quando un cameriere dall'aspetto carino si presentò al tavolo.

-Oh Signor Taehyung che bello rivederla - si inchinò di fatto quest'ultimo.

-O ciao Minchae- salutò cordialmente il ragazzo - lui è... -

-Suo marito lo so - lo interruppe il cameriere. -Piacere Minchae- si presentò educatamente.

-Kim Jungkook- rispose il castano facendo sobbalzare sorpreso Taehyung che si era dimenticato di quel particolare, era vero non era più Jeon Jungkook.

-Oh che bello vedo che ha preso il suo cognome- si complimentò il ragazzo.

"Non per mia scelta" pensò Jungkook mentre sorrideva in risposta.

-Cosa vi porto? -domandò in seguito il cameriere.

-Fai fare allo chef abbiamo molto appetito- disse Taehyung non accettando il menù- Ah e una bottiglia di vino-

Minchae si inchinò di nuovo mentre riprendeva i menù e si dirigeva in cucina.

-Un'altra delle tue conquiste? - chiese retoricamente Jungkook.

-Anche se fosse? -

Jungkook sospirò rassegnato e solo allora il rosso si degnò di precisare - Minchae è solo un conoscente, forse è l'unico con cui non ho fatto niente, contento? -

-è la verità? - chiese curioso il minore.

-Sì è la verità- sospirò di rimando l'altro.

-Va bene- concluse lì il discorso il castano mentre portava la sua attenzione a quel bellissimo paesaggio.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora