Capitolo 60- Succube

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Jungkook si portò le coperte fin sopra le orecchie infastidito dal suono della sveglia. Anche se era spenta, non significava essersene liberato in quanto quel fastidioso suono riusciva a ripetersi nella sua testa come a ricordargli che nonostante tutto doveva alzarsi. Sì perché la sera prima, lui ed il marito, avevano messo ben quaranta minuti per ritornare a casa con il risultato di aver preso sonno verso le 2 del mattino. Non c'era da meravigliarsi se non riusciva a lasciare il soffice letto dato che aveva dormito solo per sei ore scarse. 

Aveva sintonizzato la sveglia del suo telefono invece di quella che avevano nella stanza, più per non svegliare il marito dormiente che per altro, ma forse non avrebbe dovuto farlo perché come la sua testa toccò il cuscino, forse aiutato anche dal piacevole torpore delle coperte, i suoi occhi si richiusero velocemente. 

Era davvero piacevole rimanere a dormire durante quei giorni di fine settimana, sapendo che non avrebbe dovuto fare niente, godersi il morbido letto per tutto il giorno e non avere quella rompi scatole di sveglia che lo buttava giù dal letto.

Jungkook si alzò di gran fretta prendendo il suo cellulare, le 8:30. Era in ritardo, Jungkook era in ritardo.

Sì perché lui non avrebbe passato quel giorno a poltrire sul divano, ma doveva lavorare e doveva anche sbrigarsi se voleva far in tempo a prendere la giusta navetta.

Si precipitò fuori dal letto inciampando sui suoi stessi passi. Non seppe come riuscì a raggiungere il bagno senza cadere. Si lavò in gran fretta correndo subito dopo verso la cabina armadio sbattendo contro il comò prima di raggiungerlo.

Imprecò sotto voce senza potersi lamentare più del dovuto, non avrebbe dovuto perdere tempo. Si infilò alla svelta pantaloni e camicia solo per constatare come avesse allacciato male quest'ultima saltando diversi bottoni. Cercò di raggiustare quel casino nel mentre si infilava le scarpe perdendo l'equilibrio e finendo con il sedere per terra.

In tutto questo casino Taehyung, ancora nel dormiveglia, si rigirava nel letto e dopo aver sentito il rumore della caduta di Jungkook alzò leggermente la testa guardandosi in torno, anche se dubito che con gli occhi mezzi chiusi riuscisse a vedere qualcosa. All'imprecazione di Jungkook il ragazzo sbuffò per poi riabbandonare la sua testa sul morbido cuscino.

Quest'ultimo di fatto dopo essersi alzato da terra, aggiustato la camicia e legato le scarpe si ritrovò in mano la tremenda cravatta, dubitava che sarebbe riuscito a fare un nodo. Ma ci provò lo stesso. Certo lui non era capace di legarla normalmente figuriamoci con tutta quella fretta che aveva, di fatto non ci riuscì. Se non al quinto tentativo, più o meno. Diciamo che ciò che Jungkook era riuscito a fare era tutto tranne un nodo alla cravatta, ma per adesso si poteva accontentare. Arrivato all'hotel avrebbe chiesto aiuto a sua madre.

Prese al volo la cartella che utilizzava durante quelle giornate solo per constatare che mancavano svariati documenti. Si diede dell'idiota per non averla preparata il giorno prima. Cercò questi nel cassetto in modo così rumoroso che un elefante in una cristalleria avrebbe fatto meno rumore.

-Jungkook...- parlò a quel punto Taehyung.

-Si lo so, ti ho svegliato...- rispose l'altro - non volevo, ma ho fatto- e buttò i documenti che finalmente aveva trovato dentro la cartella.

Taehyung sbuffò prima che l'altro potesse uscire aggiungendo - Portati le chiavi-.

-Sisi- ripose meccanicamente l'altro mentre correva al piano di sotto, mancavano dieci minuti alle nove, se non si fosse sbrigato avrebbe perso la navetta.

Uscì da quella abitazione e nell'esatto momento che sentì chiudersi la porta, Jungkook si diete dello stupido, sì perché aveva dimenticato le chiavi. Ma ormai era troppo tardi per mettersi a suonare, sapendo tra l'altro che Taehyung ci avrebbe messe del tempo per aprirgli, quindi decise lo stesso di scendere in strada solo per vedere la navetta che l'avrebbe accompagnato alla metropolitana sfrecciare indisturbata davanti ai suoi occhi.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now