Capitolo 2-Contratto

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Jungkook si era rinchiuso nella sua camera dalla sera precedente, aveva anche rifiutato di mangiare, non per protesta ma perché non aveva appetito, d'altronde gli era stato detto che avrebbe sposato un emerito sconosciuto. Per quanto in fondo il suo promesso era un personaggio molto famoso Jungkook non aveva idea di che aspetto avesse, non gli piaceva molto il gossip. Jin ero quello bravo in questo campo. Se non errava il ragazzo ricordava che il maggiore qualche volta aveva parlato di lui, ma era troppo occupato dai suoi di problemi per pensare ad altro.

Jungkook ancora non credeva a quella dannata situazione, se era uno scherzo non era per niente divertente. Si aspettava che da un momento all'altro uscisse dall'armadio il classico presentatore annunciando che era stato una vittima dei suoi amici. Eppure quello non era uno scherzo, suo padre era stato molto chiaro.

Il ragazzo ancora disteso sul letto nonostante fosse passata anche l'ora del pranzo pensò ai suoi amici, non li sentiva dal giorno precedente. In effetti dopo la agghiacciante scoperta Jungkook si era buttato sul letto e dopo un ininterrotto pianto si era addormentato svegliandosi quella stessa mattina troppo tardi per poter fare colazione e ancora troppo provato per mangiare qualcosa anche a pranzo. Non che volesse fare lo sciopero della fame, non avrebbe cambiato nulla in fondo. Però in tutto questo si era dimenticato di avvertire i suoi amici. Quando prese il suo cellulare lasciato sul comodino si accorse, oltre alla percentuale della batteria scarica, anche dei numerosi messaggi che i suoi amici gli avevano mandato. Decise di scrivere sul gruppo che avevano tutti e quattro.

Mi dispiace non avervi risposto ieri, ma sono stato impegnato. Vi racconto tutto questa sera alla festa del signor Kim.

Ps: purtroppo non potrò venire da voi per prepararmi. Ci vediamo direttamente lì!

Rapide furono le risposte dei suoi compagni che lo rimproveravano per averli fatti preoccupare. Jungkook per un attimo sorrise leggendoli, ma una volta bloccato lo schermo dovette tornare alla dura realtà. Non aveva detto nulla del matrimonio perché non voleva farlo, non in quel momento e non in quel modo. Voleva aspettare la sera stessa per dirglielo almeno di persona. Spronato anche dal fatto che purtroppo i suoi amici non avrebbero potuto fare niente, lui avrebbe dovuto sposare questo Kim Taehyung, come detto da suo padre.

Che poi lui non sapeva neanche se gli piacevano i ragazzi! Non aveva nulla contro gli omosessuali, il suo amico Jin lo era e quando si era dichiarato lui lo aveva accettato così come i suoi amici. Il fatto era che lui non aveva nessun genere di esperienza, non aveva dato neanche il primo bacio. O meglio c'era stato quell'espediente con una bambina alle elementari, ma lei era inciampata e gli era caduta sopra, infondo quello non contava. Come poteva sapere se questo ragazzo gli sarebbe piaciuto oppure no? Ma in fondo che diamine andava a pensare, era comunque un matrimonio combinato era d'obbligo provare rancore verso il suo futuro marito. Eppure per qualche assurdo motivo Jungkook si ritrovò a pensare che forse anche per questo Taehyung la situazione non era delle migliori.

-Jungkook, sono la mamma posso? - chiese la donna bussando ed entrando subito dopo. Jungkook si rannicchio sotto le coperte fingendo di dormire.

-Piccolo lo so che sei sveglio- continuò dolcemente la donna, così il ragazzo non poté far altro che voltarsi verso la madre.

-Ti ho portato qualcosa di dolce da mangiare- disse mentre si sedeva sul letto mostrando il contenuto del piatto, una fetta di torta al cioccolato.

-Non mi va- mugugnò Jungkook.

-Ma tesoro è la tua preferita- pregò la donna che non ottenne risposta.

-Senti Jungkook, io non sono d'accordo con quello che ha fatto tuo padre...-

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now