Ananke: The Fate

Capitolo 44- Strano

Avevano l'asciato l'ufficio di Jihoon da un po'. L'acqua cadeva ancora copiosamente sulla città simbolo che la tempesta non voleva fermarsi. Jungkook si strinse nel suo giubbotto, la temperatura si era abbassata notevolmente e Taehyung non aveva alzato i riscaldamenti dell'autovettura. Non avevano parlato da quando avevano salutato Jenni e Jungkook ne approfittò per comprendere cosa avesse il marito. 

Sembrava strano, non come quella mattina quello era uno strano piacevole e sorprendente. Adesso invece sembrava innervosito, stressato e stanco. Forse davvero aveva lavorato tanto oggi. Tuttavia Jungkook approfittò di quella situazione di mutismo generale per osservarlo meglio. Andiamo fino a qualche ora prima lo aveva incoraggiato e spronato nell'affrontare quella situazione, aveva raccontato addirittura quell'episodio della sua vita e lì Jungkook si era sentito quasi onorato di un simile fatto. Non era uno stupido da credere che il marito fosse cambiato in una notte, ma almeno si aspettava delle domande sul lavoro ed invece niente.

Raggiunsero silenziosamente il loro appartamento e, come al solito, Taehyung si fiondò in doccia mentre Jungkook si diresse in cucina pensando a cosa preparare per cena. Sì anche lui avrebbe voluto farsi una bella doccia calda e rigenerante, ma capì che forse era meglio che Taehyung avesse il diritto di farla per primo. Chissà cosa era successo a lavoro di così stressante? 

Taehyung non gli parlava mai di ciò che faceva e quando lui chiedeva qualcosa l'altro rispondeva sempre con mezze frasi. Lasciò perdere quei ragionamenti dedicandosi alla cucina, avrebbe iniziato a preparare e, subito dopo la sua doccia, avrebbe messo tutto a cuocere, così avrebbe risparmiato tempo e non avrebbero mangiato tardi. 

Finì di preparare quello che poteva essere la loro cena e soddisfatto si diresse in camera da letto constatando che il rosso era ancora rinchiuso nel bagno. Sospirando si buttò sopra il letto, nonostante non avesse lavorato più di tanto si sentiva esausto. Insomma l'adrenalina e la paura di sbagliare lo avevano logorato per tutta la giornata. Si ricordò solo in quel momento dei documenti, forse avrebbe fatto bene a compilarli subito, tanto doveva aspettare che il marito uscisse dal bagno.

Jungkook prese quei fogli dal suo zaino notando come si trattasse di semplice documentazione riguardo i suoi dati personali. Iniziò a compilarlo meccanicamente inserendo nome, cognome, avendo premura di mettere quello giusto non avrebbe dovuto sbagliare e mettere quello vecchio. Riempì tutti quei punti abbastanza velocemente finché non arrivò alla domanda cruciale. Era quella che riferiva se essere celibe, nubile o sposato. Jungkook istintivamente si guardò la fede. Sì era decisamente sposato. Sospirò prima di mettere una X su quell'ultima domanda vicino alla parola che lo rappresentava. Fu in quel momento che Taehyung uscì dal bagno con indosso il solito accappatoio e lanciando solo un occhiata a lui si diresse nella cabina armadio.

Sì decisamente Taehyung aveva fatto qualcosa, lo stava evitando!

Tuttavia decise di non aprire lì e in quel momento la conversazione aveva proprio voglia di farsi una doccia e togliersi tutto il nervosismo che aveva provato. Di fatto fu lui adesso a fiondarsi direttamente nella doccia lasciando che l'acqua lo risanasse completamente. Chissà perché aveva come la sensazione che quella sera sarebbe stata abbastanza pesante da sopportare. Scacciò via subito quei pensieri volendosi godere quello stato di torpore prima di rientrare alla realtà. Così fece, Jungkook rimase più che poté dentro quel riquadro del bagno, ma alla fine fu costretto ad uscire, non aveva mai giovato a nessuno ritardare l'inevitabile.

Coprì il suo corpo con il proprio accappatoio andando poi a vestirsi, non trovando però il marito nella stanza.

"Forse sarà andato in salotto" ipotizzò il ragazzo.

Decise di vestirsi in fretta mettendosi direttamente il pigiama, così dopo aver cenato sarebbe andato subito a dormire, pronto e riposato per la giornata di domani.