Capitolo 59- Irascibile

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Alla fine Namjoon era rimasto alla festa più per controllare che tutto andasse bene e non ci fossero altre brutte sorprese, anche Seokjin ed Hoseok erano rimasti con lui. Taehyung invece non reggendo più la rabbia aveva voluto lasciare fin da subito la festa portandosi con se ovviamente il marito. Namjoon sperava che il rosso non facesse cazzate. Sì perché sapeva come diventava quando la rabbia si impossessava di lui ed era anche un po' in pensiero per Jungkook. 

Insomma tutto quello gli stava facendo pensare che alla fine non sarebbe dovuto uscire con Seokjin. Era bastato solo quel giorno tutto per se e guarda che casino si era creato. Eppure non riusciva a pensarlo del tutto, non quando Seokjin era rimasto al suo fianco, non adesso che lo stava ancora supportando.

Infatti dopo aver controllato per qualche tempo l'andamento della festa, aveva mandato tutto al diavolo. Voleva troppo sapere come stesse il suo biondo amico, tanto che avevano preso, lui Seokjin e Hoseok, al volo l'auto.

Adesso si trovavano sulla strada di casa dei due ragazzi. Namjoon gli avrebbe prima riportati e poi sarebbe andato da Jimin.

-Mi dispiace che debba accompagnarci...- parlò Seokjin dal sedile affianco del guidatore.

-Oh no Hyung, l'avrei comunque fatto...-.

-Sì ma non in queste condizioni...-.

Namjoon non ebbe modo di abbassare la testa perché doveva rimanere vigile a controllare la strada, ma se non ci fosse stato quell'impedimento l'avrebbe senz'altro fatto.

-Non è colpa tua...- continuò il biondo.

-Lo so...ma non posso fare a meno di pensare che lo sia...andiamo per la prima volta...-

-Ti capisco- Seokjin guardò anche lui la strada - per una volta potevi pensare solo a te stesso, ma ecco che il tuo porto sicuro crolla passo dopo passo, è lo stesso che ho già vissuto io...-.

-E come hai fatto?- non era importante sapere con chi l'avesse vissuto, era evidente che fosse Jungkook.

Jin alzò le spalle - andando avanti, sbaglio o sono uscito con te-.

-Ma...-.

-Non siamo onnipotenti Namjoon, sarebbe bello altrimenti, avrei già dato fuoco al padre di Jungkook, come non siamo onnipresenti, ma possiamo contare sugli altri- spiegò di fatto - nonostante tutto non siete più solo voi due ad aiutare Jimin, ci siamo anche noi adesso- gli sorrise sinceramente.

Namjoon rimase sorpreso da quelle parole - Lo fareste davvero?-.

-E perché non dovremo?- sorrise l'altro - sì, ci siamo conosciuti in un momento abbastanza particolare- ripensarono entrambi al matrimonio fra i loro amici - ma questo non significa che non possiamo essere amici o che non possiamo aiutarci a vicenda, guardaci- proseguì indicando prima lui e poi il grigio - oggi noi siamo usciti anche insieme-.

-Yoongi è davvero in grado...- diede voce ai suoi dubbi.

-Sì, lo è- lo interruppe- neanche Jungkook riesce a farla liscia con lui, sa capire meglio di chiunque altro quando una persona nasconde qualcosa dentro-.

-Allora l'hai capito anche tu?- fu sorpreso l'altro.

-Ho passato troppo tempo con Jungkook per non accorgermene- sospirò l'altro amaramente.

-Lui non me lo vuole dire...- Namjoon svoltò a destra dopo quelle parole. 

-Lo farà con il tempo...Devi solo non appesantire questo suo bisogno, ognuno di noi vorrebbe tendere una mano per essere aiutato e Jimin lo farà quanto si sentirà pronto al vostro giudizio-.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now