Capitolo 90- Artefice

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-Ciao Jungkook- salutò Jimin prima di chiudere la porta.

Jungkook sorrise, come aveva fatto il biondo a capirlo? 

Sentì la mano di Taehyung sui capelli e il successivo strattone. Lo aveva fatto allontanare dal suo sesso, anzi addirittura il rosso aveva spinto all'indietro la sedia, quanto bastava per riuscire a vederlo negli occhi.

-Ma che diamine ti è preso?- lo guardò malissimo, così tanto che il minore credette che l'altro volesse incenerirlo.

Eppure non si lasciò intimorire, in realtà era davvero divertito per quella situazione. Insomma aveva vinto! Per questo, ancora sotto la scrivania, non riuscì a trattenere quel sorriso di vittoria, che agli occhi del marito sembrava un vero e proprio ghigno. 

Taehyung, di fatto, non aspettandosi quel sorriso, quasi strafottente, quasi simile al suo, rimase inerme per qualche secondo. Da quando Jungkook era divenuto così "vivace"? Da quando si azzardava a fare cose che per lui erano troppo? Dove era finita la sua timidezza?

-Che c'è?- rispose a quel punto il castano rimanendo ancora fermo sotto la scrivania del marito, ancora quell'espressione soddisfatta - Cosa ho fatto?- domandò poi innocentemente.

-Cosa hai fatto?- alzò un sopracciglio stizzito l'altro - Mi hai fatto passare per un idiota!- continuo lanciandogli occhiate di fuoco - Perché diamine l'hai fatto?-.

Jungkook alzò le spalle sorridendo. La vittoria su Dail gli stava facendo provare una strana sensazione di soddisfazione talmente innata per lui che la trovava piacevole. Ben gli stava!

Forse Taehyung lesse quella eccessiva emozione sull'altro perché in un batter d'occhio gli rivennero alla mente le precedenti immagini. Di fatto Jungkook aveva iniziato a fare quella cosa solamente dopo aver sentito le provocazioni di Dail. 

Taehyung capì.

-Vedo che ci sei arrivato- rise ancora il minore mentre usciva dal suo nascondiglio per sedersi sulla scrivania di fronte al marito.

E in quel momento fu sul volto del rosso che comparve un ghigno, quel suo ghigno strafottente e malizioso. Jungkook non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce ma ogni volta che vedeva comparire quell'espressione sul volto dell'altro una sensazione molto piacevole si animava verso il suo basso ventre. La adorava semplicemente.

-Non ci credo che l'hai fatto- Taehyung parlò più a se stesso ma egualmente il minore rispose.

-Ma l'ho fatto!-.

Il rosso lo guardò con quel suo ghigno. Jungkook giurava di potergli saltare addosso. E non stava scherzando. La vittoria su Dail aveva proprio portato a risvolti piacevoli, forse per entrambi.

- Lo sai che non mi piacciono queste cose- parlò ancora il maggiore - soprattutto se mi fanno passare per un idiota-.

-Non ci posso fare niente- il minore sapeva perfettamente quale era la meta del marito. E voleva raggiungerla anche lui.

-Non mi si prende in giro Jungkook- il rosso si era alzato fronteggiando il ragazzo seduto sulla scrivania.

-Lo so perfettamente- i loro occhi si incrociarono, gli uni più ricchi di passione degli altri.

-E sai anche cosa ti aspetta adesso?- si avvicinò lentamente alle sue labbra senza raggiungerle definitivamente.

Jungkook portò le mani a circondargli il collo - Decisamente!- scandì bene prima che Taehyung, con violenza, univa le loro labbra.

Il minore si stringeva al marito come se quella fosse stata la loro ultima volta. Desiderava non interrompere quel bacio neanche per il bisogno d'aria. Erano famelici, entrambi. Si stavano divorando. Di fatto in quegli ultimi giorni, causa lavoro e impossibilità fisica di Jungkook, non avevano avuto molte occasioni per farlo. Diciamo non l'avevano più fatto dal Giappone. 

Ananke: The FateHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin