Capitolo 17- Matrimonio: oggi sposi

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I due ragazzi si erano seduti davanti al cerimoniante, che continuava a parlare di quanto fosse bello l'amore, soprattutto quello giovanile, di quanto fosse importante il matrimonio e così via. Insomma cosa che ai nostri due ragazzi non importava più di tanto. Sì perché erano persi nell'osservarsi in modo furtivo, entrambi sfuggivano ai loro occhi, eppure in quel momento si sentivano così vicini. Taehyung analizzò il profilo del ragazzo, il quale era visibilmente nervoso, il suo piede infatti picchiettava ritmicamente sul pavimento mentre il labbro inferiore veniva torturato dai bianchi denti. Invece Jungkook non poteva fare a meno di lanciare qualche sguardo al rosso così composto da sembrare un principe, non sembrava ansioso o se lo era,era bravissimo a nasconderlo, d'altronde lo aveva visto più volte mentire in modo perfetto. Al contrario lui non era riuscito a trattenere il nervosismo, cavolo era lì che si stava sposando. Un tocco leggiadro sulla sua coscia fece bloccare il movimento che essa stava compiendo nervosamente. Taehyung gli aveva poggiato la mano sopra di essa, accarezzandola quasi dolcemente, che stesse cercando di rassicurarlo?

Taehyung non seppe neanche lui perché compì quel gesto, forse per il fastidio che quella gamba gli dava. Ciò nonostante ricambiò al gentile sorriso che in risposta gli aveva fatto il castano, il quale si era perso ad osservare quell' arto privo di gioielli. Le mani del rosso erano così grandi, si ricordò che già una volta le aveva osservate mentre percorrevano gentili le stoffe appese a quel manichino. Mani decisamente esperte e dal tocco sicuro, che accarezzavano la sua coscia come se fosse quel tessuto a cui lavora.

-Bene ragazzi, vi prego di alzarvi- lì richiamò il cerimoniere.

Quando si alzarono, il rosso dovette togliere la sua grande mano dal corpo del minore, che si sentì a quel punto completamente da solo.

-Se qualcuno è contrario all'unione di questi due ragazzi parli ora o taccia per sempre- continuò l'uomo.

Avrebbero potuto parlare loro? D'altronde si opponevano molto volentieri, così come i loro amici. Taehyung si immaginò la scena di lui che alzava il braccio dicendo -Io mi oppongo, siamo stati costretti dai nostri genitori, non ci amiamo davvero-.

Sarebbe stata la volta buona che suo padre lo avrebbe ammazzato. Di fatto i due ragazzi sentirono la pressione dei loro padri sulle spalle, erano sicuri che li stessero ammonendo a non fare quella cretinata. Così come era previsto nessuno rispose a quella provocazione.

-Bene, posso avere gli anelli? - chiese di nuovo verso la figura della signora Kim che aveva in mano un cofanetto. La donna si avvicinò e porse l'oggetto al cerimoniante non facendosi sfuggire l'occasione di sorridere ai due ragazzi che ricambiarono titubanti.

-Bene Taehyung prendi l'anello per favore- si rivolse l'uomo al rosso, che fece quando detto.

Si guardarono per qualche secondo, occhi negli occhi, sapevano entrambi che quell'atto sanciva un rapporto più grande di loro. Erano pronti? Chi mai lo è davvero!

- Ripeti dopo di me...-.

Taehyung prese gentilmente la mano del castano, che non si trattenne nel lasciar andare un lungo sospiro.

Posizionò la fede nuziale a qualche millimetro dal suo anulare sinistro - Io Kim Taehyung prendo te, Jeon Jungkook, come mio legittimo sposo in salute e in malattia, in miseria e in povertà per amarti e onorarti finché morte non ci separi- concluse infilando definitivamente l'oggetto.

Ed un era andato, ora toccava al minore fare altrettanto bene quella parte.

-Jungkook... - lo invitò il cerimoniante a seguire ciò che Taehyung aveva appena fatto.

Sospirò di nuovo mentre prendeva la fede del maggiore avvicinandola all'anulare - Io Jeon Jungkook prendo te, Kim Taehyung, come mio legittimo sposo in salute e in malattia, in miseria e in povertà per amarti e onorarti finché morte non ci separi-.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now