Capitolo 83- Rosso

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Taehyung era rimasto in camera per effettuare la sua chiamata. Sapeva già che Namjoon lo avrebbe sgridato ed era pronto a prendersi la ramanzina pur di mettere in atto il piano di Jungkook. A proproito del castano, Taehyung era molto più preoccupato per lui che per la sua effettiva chiamata al cugino, non sapeva come i suoi amici di fatto avrebbero potuto prendere il loro...Come definirlo? Nuovo legame? O forse primo legame? Non lo sapeva! Il fatto era però che ciò lo faceva preoccupare. 

Ok, c'era decisamente qualcosa che era cambiato. Non che lui non fosse il tipo di persona che si preoccupa per gli altri, si è già detto che aveva molto a cuore le persona a cui voleva bene tanto da gettarsi in un edificio in fiamme per salvarle. Ma era il fatto che lui fosse preoccupato per Jungkook, e che riuscisse ad ammetterlo, che gli fece notare come il loro rapporto era cambiato.

Decise di accantonare quei pensieri, forse era un bene o forse no, solo il tempo avrebbe potuto dirglielo. Prese il cellulare e dopo averlo accesso ed eliminato fin da subito i messaggi del padre, notò che per lo spavento anche gli stessi amici del marito gli avevano scritto, ovviamente minacce di morte non troppo velate. Accantonò anche quei messaggi, l'unica che non gli aveva scritto era la madre. In realtà per non farla preoccupare eccessivamente Taehyung aveva chiesto alla nonna di avvertirla del loro cambio di programma. Alla fine decise di chiamare Namjoon. Il telefono non squillò molto e riuscì da subito a sentire  la voce di Namjoon rimproverarlo.

-Ma io dico è mai possibile che devi fare sempre di testa tua? Ti rendi almeno conto del casino che è successo? Ho dovuto parlare io con tuo padre, ho dovuto io sorbirmi i giornalisti, per non parlare del fatto che ero totalmente preoccupato perché tu e Jungkook non rispondevate! Dio sei impossibile!-.

Taehyung aveva lasciato che il cugino finisse la sua sfuriata anche se sul suo volto era dipinta un espressione sorridente.

 - Finito?- gli chiese a quel punto.

Namjoon sospirò -Sì adesso è il tuo turno di dirmi il perché ieri non sei tornato-.

-Jungkook mi ha chiesto di rimanere un altro po'-disse la verità.

Il grigio forse era rimasto sorpreso per quelle parole, di fatto aveva messo più tempo del dovuto a rispondere.

-Jungkook? Non è che è una delle tue solite menzogne? Non pararti dietro a Jungkook-.

-Hyung non lo sto facendo, è stato veramente lui a chiedermelo-.

-Da quando mi chiami Hyung?- gli fece notare il maggiore. Era vero lo faceva rarissime volte.

-Da quando sono successe delle cose qui in Giappone-.

-Cioè? Hai fatto di nuovo male a Jungkook?-.

-NO!- si affrettò a rispondere forse con troppa enfasi - tutto il contrario- si ritrovò a sorridere-.

-In effetti ti sento più sereno, intendo dalla voce-ipotizzò l'altro.

-Forse lo sono- gli fece eco.

-Vuoi raccontarmi cosa è successo?- gli propose.

-Se tu non devi riportarmi nessuna sfuriata di mio padre che tanto non ascolterò...-

-Proprio perché so che non lo ascolterai non te lo dirò- rispose il grigio - Allora cosa è successo?-.

-Abbiamo fatto pace, credo...- Taehyung sorrise alle sue stesse parole -se quello che abbiamo fatto può definirsi così-.

Sentì Namjoon sospirare di nuovo - Devo cavarti le parole di bocca?-.

-Glielo ho detto- liberò il rosso.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now