Capitolo 67-Nelle mie mani

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Jimin sospirò esausto posando i documenti che aveva in mano.

-Questo era l'ultimo- riferì al ragazzo che gli sedeva al fianco.

-Allora direi che per oggi può bastare- rispose Yoongi allungando le braccia verso l'alto per stiracchiarsi.

Si trovavano, come consuetudine, nel loro piccolo "ufficio" intendi a leggere le ultime lamentela che gli erano pervenute, possibile che gli studenti non avessero niente da fare invece che lamentarsi?

Per fortuna che il biondo aveva avuto l'idea di mettere in mezzo anche gli altri. Speravano davvero di aver fatto una cosa buona, almeno non sarebbero stati da soli e non si sarebbero uccisi per creare quel progetto.

-Sì Hyung- disse Jimin mentre sistemava le sue cose dentro lo zaino. La stessa cosa fece il corvino.

-Allora...- continuò il minore ma venne interrotto dall'altro.

-Se vuoi ti accompagno, ho la macchina-.

-Oh Hyung...non fa nulla prendo i mezzi-.

-Non mi costa nulla, so dove abiti- proseguì il più grande.

Jimin abbassò la testa imbarazzato anche se lusingato da quella proposta. 

-Allora suppongo che se insisti così tanto...-

-Non hai possibilità di scelta, forza andiamo-.

Yoongi fece un cenno all'altro di seguirlo, il quale rispose con un sorriso. Jimin non voleva essere invadente ma ultimamente gli sembrava che il corvino volesse passare più tempo con lui, non che gli dispiacesse, era proprio quello che voleva. Eppure non poteva non pensare che tutto quello era legato a ciò che era successo con Bogil e soprattutto a quello che gli aveva detto. Non aveva bisogno di essere compatito.

 Camminarono per i corridoi,  felici di poter tornare a casa relativamente presto, ma usciti dall'edificio Jimin trovò la forza di chiarire quel fatto con l'altro. Non avrebbe sopportato sentirsi dire che Yoongi gli era vicino solo per quelle circostanze, ma non avrebbe sopportato neanche rimanere immerso in quei dubbi. 

Avrebbe iniziato quella discussione se non fosse che il corvino parlò prima di lui, sorprendendolo e facendogli dimenticare tutte quelle problematiche.

-Hai da fare qualcosa questo venerdì?-.

Jimin fu sicuro di essersi pietrificato, sì perché le sue gambe si erano fermate costringendo anche il compagno a fermarsi. Le sue gote si tinsero di rosso a quella domanda, che fosse un implicita richiesta di uscire?

Yoongi qualche passo davanti a lui attendeva una risposta.

-Ehm...no...- si riscosse il biondo - Namjoon esce con Jin-hyung e ultimamente non mi va di uscire, preferisco rimanere a casa- informò pentendosene subito dopo. Sì perché se Yoongi avrebbe voluto invitarlo così facendo aveva stroncato sul nascere ogni possibilità. Ma che problemi aveva?

-Capisco- sospirò di fatto ma non demorse - per questo aveva pensato ad una cosa tranquilla-.

Jimin fu sorpreso -Cioè?-.

-Come hai detto Namjoon e Jin escono insieme, Hobi quel giorno non ci sarà perché non so che cena deve fare, così mi chiedevo se ti andava...- forse si imbarazzò a dire quelle esatte parole perché i suoi occhi scapparono da quelli di Jimin.

-Perché me lo stai chiedendo?- interruppe subito il biondo.

Gli andava di fare qualsiasi cosa Yoongi stava proponendo solo che non voleva che questo lo stesse facendo solo per compassione.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora