Capitolo 19-Prima volta

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Come erano finiti lì? Jungkook ricordava di come Taehyung lo portò ad allacciare le proprie gambe al suo busto e sollevandolo per i glutei lo condusse in camera da letto. Continuavano ancora a baciarsi distesi su quel manto morbido. Jungkook voleva davvero non pensare a nulla, ma la paura si presentò di nuovo non appena vide il ragazzo sopra di lui provare a togliergli la camicia. Frettolosamente portò le sue mani a scacciare quelle del maggiore che rimase confuso a quell'atto.

-H-ho ancora i segni- cercò di giustificare quell'azione il più piccolo saldando le mani a quella stoffa. Taehyung non aggiunse altro aveva compreso ciò che intendeva dirgli, semplicemente si abbassò di nuovo sul suo corpo continuando ad unire le loro labbra. Quando fu sicuro di aver di nuovo avuto il controllo, lentamente sbottonò la camicia facendola scivolare lungo quel marmoreo corpo. Ed eccoli lì i segni che l'altro voleva nascondere, avevano perso un po' di visibilità ma rimanevano comunque evidenti sulla sua pelle. Il rosso li accarezzo delicatamente come se quel tocco avrebbe potuto fargli male.

-Ti fanno ancora male? – chiese di fatto sotto gli occhi di un curioso e timido Jungkook, era comunque rimasto a petto nudo di fronte ad un ragazzo.

-N-no- scosse lievemente la testa – Tra la pomata e gli antidolorifici il dolore è scomparso da un po'-.

Vide Taehyung annuire prima di scendere nuovamente iniziando a lasciare lunghi baci alla base del collo, percorrendo poi il suo petto e fermarsi di più sui contorni di quelle chiazze. Jungkook tremava ad ogni contatto con le labbra del ragazzo e arrivò ad inarcare la schiena quando senti passare la lingua sulle sue ferite tracciandone i contorni.

-A-ah Taehung...- gli sfuggì dalla bocca a quel punto.

-Che c'è? –sorrise maliziosamente lui.

Le guance di Jungkook si colorarono di un'evidente rosso porpora, davvero quel suono era uscito dalla sua labbra? 

Taehyung riportò il suo volto di fronte al suo reggendo il proprio peso con le mani, appoggiate ai lati della testa dell'altro, che non riuscì a reggere quegli occhi stracolmi di lussuria e per tanto optò per guardare la porta del bagno.

-Guardami Jungkook- lo chiamò non ottenendo però quello che aveva chiesto.

-Jungkook...- continuò mentre, prendendo il suo mento, portò i loro occhi ad incrociarsi – dimmi cosa hai-.

Cosa aveva? Stava scherzando? Ok che per lui quella situazione non era differente da molte altre che aveva avuto, questo poteva capirlo, ma quella era la sua prima volta, era d'obbligo essere spaventati, no?

-Dimmelo Jungkook...- fu deciso il rosso accarezzandogli una guancia.

-Ho paura...-

-Non devi averne-

-è facile per te- commentò l'altro.

-Ti prometto che farò piano-

-Non è per quello...cioè anche, ma principalmente non è per quello –

-e per cosa? –

Jungkook si morse il labbro sotto lo sguardo inquisitore dell'altro – è...è per questo- ed indicò se stesso – è tutto nuovo per me- disse in imbarazzo.

Taehyung sorrise, ma non era uno dei suoi soliti ghigni o sorrisi di scherno, era comprensivo.

-Mi stai dicendo che hai paura delle sensazioni che il mio tocco ti provoca- gli rispose lasciando dei roventi baci sul suo collo– di come ti faccio sentire- passò a torturare il petto – di tutte queste nuove emozioni- prese infine tra le labbra un capezzolo del ragazzo.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now