Capitolo 52-Tempo

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Il viaggio in macchina era stato abbastanza silenzioso e imbarazzante, insomma le parole di Yoongi vigevano nella testa di entrami i ragazzi, ma per fortuna che l'atmosfera cambiò proprio quando arrivarono al ristorante che Namjoon aveva scelto per l'occasione.

Seokjin conosceva quel posto, ne aveva sentito parlare molto bene, sapeva che si mangiava dell'ottima carne e soprattutto che fosse il ristorante dove la famiglia Kim organizzava regolarmente le proprie cene.

-Ti ho voluto portare qui perché è molto vicino a dove si svolgerà la festa ma anche perché è molto tempo che non ci metto piede, ma se ti da fastidio...- Namjoon poteva comprendere che per una prima uscita quel luogo era troppo formale, ma il suo cuore gli aveva detto di portarlo lì.

-Nono va benissimo- lo interruppe Seokjin - non ci sono mai entrato e so che si mangia molto bene-.

-Già per questo ho voluto portarti qui, non perché è il ristorante di famiglia...-.

-Tranquillo Nam- sorrise il biondo volendo entrare per vedere il locale. Infondo non gli dispiaceva, forse lo intimoriva un po' il fatto di cenare in quel luogo come se così facendo avessero ufficializzato la loro relazione...Che poi, aspettate, non sono ancora una coppia, sì quindi non dovevano ufficializzare proprio niente!

- Andiamo?- propose Namjon ricambiando il sorriso e offrendogli il braccio.

Jin quasi non rischio di perdere il cuore a quel gesto, Namjoon era così educato e gentile.

-Grazie- accettò con garbo.

Il grigio lo condusse all'interno di quel ristorante. Si fermarono all'ingresso dove un uomo che, dopo essersi inchinandosi formalmente, li portò al contrario di quanto Jin si aspettasse non nella sala ma attraverso dei corridoi raggiunsero quello che era un secondo piano, ipotizzo il biondo, dove effettivamente ne rimase stupido. Era una sola e unica saletta, più piccola di quella che normalmente avrebbe dovuto avere un ristorante di quel calibro, con al centro un tavolo precisamente apparecchiato.

-Signori eccovi il vostro tavolo- propose l'uomo elegantemente- Vi porto subito il menù-.

Jin rimase ammaliato dalla bellezza di quella piccola sala. Insomma piccola si fa per dire poteva essere benissimo un salotto di qualche casa aristocratica. Ma erano le decorazioni, i piccoli oggetti di arredamento che colpirono il maggiore. Ancora una volta il suo lato da designer venne fuori. Il tavolo era stato posizionato al centro della sala, ma sotto un enorme finestra così che venisse illuminato non solo dalle luci artificiali del locale ma anche da quelle esterne che offrivano uno spettacolo magico.

-Hyung vorresti sederti?- gli chiese dopo che di fatto aveva sciolto la presa tra le loro braccia e porgendogli galantemente la sedia.

Jin ne era sicuro, adorava quei modi di fare del grigio così tanto che accettò da subito la proposta.

-Non dovevi fare tutto questo per me!-.

-Sì invece- si sedette anche lui - te lo meriti Jin e poi posso comprendere che come primo appuntamento portarti qui poteva essere troppo formale, per questo ho chiesto di avere un tavolo separato, non volevo rinunciare a farti assaggiare la loro deliziosa cucina-.

-Grazie Namjoon- sorrise sinceramente il biondo colpito da quelle parole. Namjoon era una persona che pensava proprio a tutto!

-Ti piace davvero?-.

-Certo come può non piacermi! è fantastico!-.

-Sono contento-.

-Signori ecco a voi i menù- ritornò l'uomo -sarò qui fuori per quando volete ordinare basterà suonare questa campanella- e la indicò sul tavolo.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora