Capitolo 57- Jimin...

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Taehyung quella sera, o notte che sia, si sentiva avido di Jungkook e lo stava dimostrando in ogni sua forma, non che il marito stesse dormendo, era lui il centro di quella peccaminosa situazione. Sì perché lui aveva insistito nel farsi legare di nuovo, nel rivivere quelle emozioni piacevoli.

Le braccia di Jungkook cadevano sopra la sua testa distese sul morbido materasso ormai coperto per metà da quello che rimaneva della verde coperta. Taehyung sopra di lui assecondava la sua muta richiesta, lo baciava ovunque, gli lasciava chiazze, simbolo dell'attrazione che li stava legando.

Una forza potente come quella, l'attrazione, era davvero inarrestabile. Era da tutta la sera che provava ad agire e finalmente stava legando i due ragazzi, che bruciavano in essa.

-Ah!- Jungkook gemeva ogni qualvolta l'altro passava la lingua sui suoi capezzoli.

Avevano rallentato di poco la loro follia, potremo dire, la loro smania di aversi subito. Infondo avevano tutta la notte.

Taehyung infilò repentino la mano tra le mutande del marito raggiungendo il sodo gluteo, stringendolo, così da costringere l'altro ad inarcare la schiena e gemere più forte. Jungkook adorava quella rudezza, infondo in essa trovava la sicurezza di sfuggire da possibili sentimenti. Un po' la stessa cosa che voleva anche il rosso.

Un rumore sordo e forte, come di qualcuno che bussava alla porta, raggiunse le loro orecchie.

Taehyung stava per togliergli le mutande, con un solo e semplice gesto, ormai erano divenute di troppo, ma si fermò dopo aver sentito quel suono.

-Cosa ...- provò a dire Jungkook.

-Sh..sarà qualcuno che vorrà fare ciò che stiamo facendo noi- tornò a giocherellare con le labbra dell'altro in modo da ricreare l'atmosfera che vi era prima.

Il bussare però continuò, costringendo Taehyung a sbuffare infastidito.

-Vattene è occupato non vedi!- urlò di fatto credendo che così facendo avesse eliminato l'insistenza di colui che si trovava dietro quella porta.

-Taehyung sono io apri- la voce di Namjoon arrivò chiaramente, anche perché il grigio stava urlando.

-Namjoon-hyung...- fu confuso Jungkook sotto di lui - Cosa vor...-

-Al diavolo! Siamo impegnati- rispose a tono sempre il rosso.

-Tu brutto coglione- questa non era decisamente la voce di Namjoon, anzi era proprio quella di Seokjin - Guarda spero per te che lì dentro ci sia Jungkook...-

Quelle parole fecero finire nell'imbarazzo più totale il povero ragazzo nominato.

-Anzi no!- continuò la voce del biondo - Non lo voglio sapere! -.

-Taehyung davvero apri è importante- continuò Namjoon.

Il rosso si trovò a sospirare sconfitto anche perché a quel punto era anche lo stesso Jungkook che si stava preoccupando.

-Se insistono così sarà successo qualcosa...-.

-Se hanno rotto per nulla li faccio fuori, non mi interessa che uno è mio cugino- parlò Taehyung mentre slacciava i polsi del marito per poi dirigersi verso la porta e girare la chiave.

-Taehyung aspett...- provò a fermarlo il castano, ma ormai era troppo tardi la porta era stata già aperta.

-Io dico - irruppe Seokjin nella stanza - quanto tempo ci avet...-

-JIN-HYUNG!- si coprì con la coperta Jungkook o almeno ci provò.

Forse quella scena riuscì davvero, per la prima volta, a far zittire Seokjin e lasciarlo in imbarazzo tra l'altro. Sì perché quella alla fine era l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere. Jungkook mezzo nudo su un letto, sapendo con chi fosse. Per non parlare poi del piccolo particolare che era rimasto in bella vista, la cintura. Fu infatti quando la vide che si ricordò del racconto su di  essa di Jungkook.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora