Capitolo 85- Ci stai riuscendo

1.7K 98 17
                                    

Jungkook era elettrizzato, non stava più nella pelle. Stavano ritornando a Tokyo. Taehyung gli aveva detto che quella mattinata avrebbero visitato un quartiere tradizionale della città, giurava che gli sarebbe piaciuto. Lui ci credeva, fino ad allora ovunque il rosso l'aveva portato era sempre rimasto affascinato. Ed ecco perché non vedeva l'ora di arrivare a Asakusa, così si chiamava il quartiere. Era talmente emozionato che prima ancora di arrivare aveva preso in mano la sua Canon e aveva iniziato a fotografare tutto, anche il guidatore.

-La smetti?- parlò Taehyung con voce divertita dopo che il marito gli aveva scattato l'ennesima foto - So di essere bello, ma non credi di esagerare? -.

Le gote di Jungkook si tinsero lievemente di rosso - Antipatico- sbuffò subito dopo - e la stavo solo provando, voglio sapere tutto di questa- e guardò la macchinetta fotografica.

-Non credi di averla provata abbastanza?-.

-No!- fu la risposta secca dell'altro - più tosto quando arriviamo?-.

-Ci manca poco, dobbiamo solo trovare un parcheggio e raggiungerla a piedi-.

-A piedi?-.

-Sì, che c'è sei stanco?-.

-No che non lo sono! Solo non sto più nella pelle, voglio visitare più luoghi possibili- rese noto.

Taehyung non rispose semplicemente entrò in un parcheggio e spense la macchina.

-Allora sarà meglio muov...- provò a dire ma Jungkook era già sceso dalla vettura.

-Forza TaeTae! Dobbiamo sbrigarci!- lo chiamò da fuori.

Taehyung scosse la testa sospirando. Però non poté negare che quell'entusiasmo gli piaceva, e parecchio. Si affrettò a raggiungere il marito, che scalpitante aveva preso a saltellare contento.

-Dove si va?-.

-Sembri proprio un coniglio - fu il commento del rosso.

-E adesso che centra?-.

-Centra perché saltelli come un coniglio- rise nel mentre gli offriva una mano - Andiamo da questa parte- e indicò con un cenno una strada alla sua destra.

Jungkook afferrò al volo la mano di Taehyung facendo intrecciare le loro dita, ormai anche quel gesto era diverso. Non lo facevano più per fingere, ma perché lo volevano.

-Ci sei già stato?- chiese il minore curioso.

-No, ma la nonna me lo ha proposto e visto che volevi vedere tutto del Giappone, la parte che visiteremo è una delle più antiche-.

-Sarà bellissimo chissà quante cose potrò fotografare!-.

-Eccoci- annunciò il rosso - questa è l'ingresso del quartiere -.

Quello che Jungkook si ritrovò davanti fu davvero quello che in antichità veniva chiamato l'ingresso del quartiere. Delle colonne rosse circondavano due statue, posizionate ai lati dell'entrata, e sopra di esse dei caratteri cinesi che non riconosceva. Il suo primo istinto? Scattare una foto nel mentre Taehyung lo aspettava pazientemente. 

O meglio mentre lo seguiva pazientemente. Di fatto il castano si era buttato tra la folla perché, non appena varcato quell'ingresso, ogni minimo particolare curioso lo attirava. Desiderava riempire tutta la memoria della Canon se fosse stato necessario. Sì perché quello era il suo primo viaggio e avrebbe voluto ricordarlo in ogni dettaglio. 

-Jungkook vai paino, vuoi forse perderti?- lo riprese per la maglia Taehyung.

-Oh TaeTae scusami- si rise conto che di fatto c'era un sacco di gente tra locali e turisti che stavano girovagando per quella strada, il rischio di perdersi c'era effettivamente.

Ananke: The FateOù les histoires vivent. Découvrez maintenant