Capitolo 27- Inaspettato momento

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Il sabato, giorno amato da molti studenti e lavoratori. Sì perché finalmente il weekend era iniziato dando via allo svago con feste, incontri e uscite. C'era chi si limitava a fare una piccola passeggiata con gli amici e chi aspettava la sera per andare a divertirsi in qualche locale o altri ancora che utilizzavano quel giorno per riposarsi. 

Kim Taehyung aveva sempre amato la vita mondana che si liberava selvaggia durante le ore della notte, lì poteva essere davvero libero. Motivo per cui passava sempre quel giorno a poltrire, che sia sul divano o sul letto. Partecipava sempre a qualche evento il venerdì rientrando nel suo appartamento poco prima dell'alba per poi cadere in un sonno profondo pronto così per la seconda serata a cui avrebbe partecipato, così fino al lunedì. Ogni fine settimana Taehyung ripeteva ciò quasi ossessionatamente. Una vita all'insegna della movida. Eppure ora ciò non avrebbe potuto più farlo, ormai era sposato. 

Tuttavia non volle rinunciare alla ormai tradizione del sabato, ovvero aveva categoricamente espresso che lui quel giorno non avrebbe fatto nulla, niente di niente se non partecipare alla festa del padre. D'altronde se lo poteva permettere, aveva passato tutto il giorno seguente a lavorare. Infatti Taehyung era ancora posizionato sul comodo divano, con la sua costosa tuta over-size nera, visibilmente interessato a ciò che la tv stava trasmettendo, lì dove Jungkook lo aveva precedentemente lasciato. Infatti il minore dopo l'ora di pranzo era sceso al quinto piano per fare palestra e dopo essersi fatto la doccia era rientrato in casa trovandolo immutato se non per la posizione, in quanto ora era completamente disteso sul divano con il gomito poggiato sul poggiolo mentre si sosteneva la testa annoiato.

-Hai proprio intenzione di non fare nulla fino a questa sera? – disse a quel punto Jungkook poggiando a terra il suo borsone e dirigendosi in cucina per prendere il suo latte.

-Certo- rispose l'altro svogliatamente.

Jungkook roteò gli occhi mentre si versava il suo latte.

-Anzi...- catturò la sua attenzione Taehyung – sai che ti dico, vieni qui- e diede dei colpi sul divano.

Il castano lo guardò dalla cucina dubbioso – Cosa vorresti fare? -.

-Assolutamente niente, te l'ho detto, ma mi stressi a vederti lì in piedi- informò il rosso causando un ulteriore espressione di perplessità sul volto del ragazzo.

-Forza vieni- continuò il maggiore – e porta le patatine-.

Jungkook sospirò affranto mentre apriva lo sportello contenente l'alimento per poi dirigersi sul divano.

-Dillo che l'hai fatto solo per le patatine- commentò di fatto il minore una volta che Taehyung gli fece spazio.

-Forse...- disse il rosso spingendolo a sedere al suo fianco – intanto sei venuto-.

-Ti odio-. 

Jungkook espresse quel sentimento a parole proprio quando l'altro gli strappò il pacchetto di patatine dalle mani per poi, una volta aperto, mangiarle.

-Potrei mangiarle anche io o te le devi finire tutte tu? -

-Se proprio insisti – fu esasperato Taehyng mentre metteva quell'oggetto tra i loro corpi, come se fosse un separatore, ma che serviva per far arrivare entrambi a quel cibo. Il castano inserì la mano e ne estrasse una manciata portando poi il suo sguardo alla televisione dove vi era uno strano film d'azione.

-Che stai vedendo? – domandò curioso.

-Un film-

-Lo vedo-

-allora perché chiedi! –.

Jungkook sospirò, avrebbe mai avuto una risposta di senso compiuto alle sue domande da parte di Taehyung?

Ananke: The FateΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα