Capitolo 39- Diverso

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Quello che Jungkook aveva davanti gli occhi era il buio più totale.

Al suo naso arrivava un forte odore quasi agre di chiuso e stagnato.

Le sue mani poggiavano su un freddo ed umido muro.

Le sue orecchi non sentivano rumori se non un costante gocciolio. 

In bocca sentiva uno strano sapore ferroso.

Sapeva dove si trovava avrebbe riconosciuto quel luogo ovunque !

Il suo corpo era indolenzito segno che il padre lo aveva appena picchiato e come succedeva, raramente ormai, lo aveva di nuovo rinchiuso lì, in quel luogo che da sempre gli incuteva paura...

Come c'era finito lì? 

Non aveva fatto nulla di male

Aveva fatto il bravo, non si era lamentato 

Aveva obbedito sempre al padre

Non lo aveva fatto arrabbiare

Dai suoi occhi cadevano copiose lacrime, che andarono a solcare il suo tenero viso nascosto dalle sue mani.

Aveva paura di quel luogo, faceva sempre di tutto per non finire lì.

Cosa aveva fatto questa volta?

Perché non riusciva a ricordare?

Cosa aveva sbagliato?

Una luce illuminò la sua figura rannicchiata, cercò di guardare verso di essa, ma i suoi occhi non erano più abituati.

E poi fece il suo ingresso, il padre.

Si avvicinava con passo lento verso di lui e ritmicamente faceva dondolare ciò che aveva in mano...

 quella cintura!

Provò ad allontanarsi e scivolare indietro ma come sempre qualcosa lo bloccava.

Non avrebbe potuto opporre resistenza, anche perché dopo sarebbe stata peggiore la suo punizione.

Vide il padre alzare quel braccio e schioccare il primo colpo.

E poi fu solo dolore...

Jungkook si svegliò di soprassalto respirando faticosamente. Si alzò a sedere constatando che il suo cuore batteva fortemente e velocemente, cercando di calmarlo si portò una mano al petto, sperando che quel misero gesto potesse funzionare. Contò fino a dieci alternando ad ogni numero un profondo respiro. Quando finalmente arrivò alla fine di quel conteggio riuscì a sentirsi un pochino meglio, rassicurato dal fatto che quello era solo un brutto sogno. Voltò lo sguardo alla figura al suo fianco. Gli dava le spalle e per questo riusciva a vedere solo i suoi capelli rossi e la schiena alzarsi e abbassarsi regolarmente. Taehyung dormiva ancora. Jungkook allungò l'occhio verso la sveglia posto sul comodino del marito, segnava le 6.10. 

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora