Capitolo 9- Mani

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Jungkook sbadigliò per l'ennesima volta quel giorno. La notte precedente non aveva dormito proprio bene dato i lividi che suo padre gli aveva lasciato sul suo addome. Quella mattina infatti il giovane ragazzo aveva fatto fatica ad alzarsi dal letto, sia per il dolore che provava sia per il fatto di aver dormito effettivamente poco. Aggiungiamo il fatto che era dalla sera precedente che non aveva messo qualcosa sotto i denti. In primis perché ogni volta che lo picchiava il padre gli toglieva anche il cibo e se non era per la mensa universitaria Jungkook sarebbe già svenuto da diverso tempo. Eppure anche in quel momento Jungkook aveva perso l'appetito.

-Jungkook è da minuti che fissi quel piatto, dovresti mangiarlo prima che si rifreddi – lo richiamò Jin. Di fatto i quattro ragazzi si erano riuniti in sala mensa, finalmente all'ora che più gli gradiva.

-Non ho molta fame- disse il minore poggiando le bacchette sul vassoio mentre si toccava il fianco.

-Va tutto bene? È da questa mattina che ti tocchi lì – continuò gentilmente Jin.

-Sì tutto apposto, avrò fatto un movimento brusco- mentì il castano, che comunque non convinse il maggiore.

-Più tosto – intervenne Yoongi – dovresti spiegarci questo? – il corvino voltò il suo cellulare dove vi era rappresentata la scena della sera precedente di lui e Taehyung che parlavano ai giornalisti.

-Ci hanno intercettato e abbiamo dovuto fingere- si ritrovò a rispondere Jungkook evitando altri particolari di cui in quel momento non era in vena di raccontare. – Siete arrabbiati? – chiese poi.

- Perché dovremo esserlo? – domandò a sua volta Jin che ricevette un alzata di spalle come risposta.

-In realtà tutto il contrario Kook, è stato epico il modo in cui hai risposto a quel giornalista- si complimentò il corvino. Jungkook annuì semplicemente e prese di nuovo le bacchette per giocare però con il cibo che aveva nel piatto.

-Sicuro tutto bene? – si fece avanti Hoseok.

-Si è solo che sto pensando a questa sera- mentì di nuovo il castano.

-Oh è vero c'è la cena con i Kim per la cerimonia- si ricordò Jin -E quale sarebbe il problema? - lo incitò a parlare.

-Ecco stavo pensando che anche se il matrimonio è lo sapete- evitò di dire Jungkook in quanto si trovavano in luogo pubblico – non faccio a meno di pensare che rimane comunque il mio matrimonio-. In effetti potremmo dire che quella fu una mezza verità, il ragazzo la sera precedente, per evitare di pensare al dolore, si era messo a fantasticare sul proprio matrimonio, sì gli era stato imposto ma quello non significava che i suoi genitori potessero organizzarglielo come pareva a loro.

-Quindi? – sembrò non capire Yoongi.

-Il fatto è che il signor Kim non me lo lascerà fare, già lo so, e in più mio padre accetterà tutto quello che gli dirà, è troppo succube ai suoi soldi- si ritrovò a dire Jungkook.

-Bhè Kookie però hai ragione è il tuo matrimonio- acconsentì il maggiore dei tre.

-e poi dovresti intestardirti di più, come hai fatto ieri sera con i giornalisti- gli ricordò il corvino.

-Esatto, potresti provare a parlare anche con Taehyung di questo fatto- provò a dire il buon Hobi.

-Ne dubito che mi ascolterà- fu il commentò del maknae.

-Perché no? Penso che anche per lui sarà importante il suo matrimonio, no? - continuò Hoseok.

-Quello lì? – rispose ridendo Yoongi – quello non ci sta neanche pensando al matrimonio te lo dico io -.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora