Capitolo 53-Cosa mi metto?

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Jungkook posò il suo cellulare sopra il divano, alzandosi subito dopo. 

-Chi era? Di nuovo Seokjin?- chiese curioso Taehyung che ancora occupava il suo posto. Alcuni contenitori ormai vuoti erano stati lasciati sopra il piccolo tavolinetto del salotto.

Avevano preferito mangiare lì, con tranquillità a vedere la televisione. Nulla di particolare vari show di apprendisti idol fin quando non vennero interrotti dalla chiamata degli amici del castano.

-No, gli ho scritto io questa volta...Solo per sapere come stava andando- rispose Jungkook prendendo delle cianfrusaglie per poi dirigersi in cucina con l'intento di buttarle.

-E?- continuò il rosso, infondo anche lui voleva sapere come stava andando l'uscita del cugino.

-Non mi ha detto nulla di che- alzò le spalle il minore dopo aver posizionato nel cestino ciò che aveva tra le mani. Si voltò giusto in tempo per ritrovarsi il marito di fronte che gli passava le ultime cose da buttare.

-Uff...- brontolò quest'ultimo.

Jungkook sorrise divertito - Cosa c'è sei curioso?-.

Taehyung avrebbe tanto voluto mettere il suo solito ghigno di indifferenza, ma quella sera proprio non ci riusciva, forse perché era contento per il cugino, finalmente aveva l'occasione di uscire con qualcuno.

-Si vede così tanto?- fu sincero il rosso sorprendendo anche l'altro.

Jungkook si sedette ad una sedia prima di rispondere- Forse...però potresti chiedere a Namjoon-.

-Ovvio che lo farò, ma per adesso lo lascerò stare...se lo merita-.

-Anche Jimin ha detto una cosa del genere...-

-Jimin?- lo guardò confuso ma poi si ricordò della loro mattinata di Shopping.

-Si oggi a pranzo stavamo parlando con Jin-hyung di questa sera ed è uscito l'argomento Namjoon e ha detto che è da un po' che non si prende dei momenti per se stesso-.

-Namjoon è fatto così...Non ricordo momento in cui non mi è stato affianco- si trovò a dire il rosso, permettendosi parole di troppo. Se ne accorse solamente quando vide gli occhi di Jungkook, sorpresi come lo erano stati quando gli aveva raccontato quell'episodio della sua vita, quello dell'attacco di panico . Ma il ragazzo in questione non domandò niente, alla fine era arrivato alla consapevolezza che a Taehyung non piacesse parlare della sua vita passata così come non piaceva a lui raccontare i maltrattamenti subiti dal padre. Poteva capirlo su quel piano, anche se non del tutto.

-Siete proprio legati voi tre- sorrise di fatto limitandosi a fare quella constatazione.

-Per farti capire, come tu lo sei con i tuoi di amici- alzò le spalle il maggiore voltandosi per ritornale alla sua postazione.

-Già ...Jimin mi ha raccontato di come vi siete conosciuti- scappò dalla povera e piccola bocca del castano.

Sorpreso e incredulo, Taehyng si voltò di nuovo rapidamente - Cosa?-

-Oh sì...- si morse il labbro il ragazzo, ma ormai il danno era fatto - ha voluto raccontarci la sua storia...-

-Raccontarci?-

-Sì a me e a Jin-hyung-.

-Anche Seokjin sa di questo?- Taehyung alzò un sopracciglio. Non che lui avesse qualcosa in contrario, era libertà di Jimin raccontare determinate cose del suo passato, ma non gli andava che il migliore amico del marito sapesse quelle che era successo.

-Andiamo Taehyung non è stato niente di male...Alla fine quello che hai fatto è stato bello, Jimin ti ringrazia ancora...-.

Il ragazzo in questione lo guardò sospirando prima che l'altro continuasse - E poi...-

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora