Capitolo 29- Risposte

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Jungkook non sapeva dove Taehyung lo stava conducendo, ma poco gli importava, in quel momento anchi i bagni andavano bene pur di non condividere la stessa aria con Dail. Presero quel lungo corridoio fino ad arrivare ad una porta che conduceva in una stanza abbastanza ampia da contenere un lungo tavolo con diverse sedie ricoperte in pelle, dove la luce era lasciata volutamente accesa. Taehyung richiuse lentamente la porta una volta che furono entrati. Invece Jungkook si lasciò richiamare dal paesaggio che la moderna vetrata di quella sala offriva. Senza aspettare il rosso di fatto si avvicinò ad essa ammirando la movida notturna del sabato a Seoul.

-Sapevo avresti apprezzato questa stanza- disse Taehyung avvicinandosi.

Il castano però scelse di non rispondere. Se il maggiore si era calmato un pochettino lo stesso non poteva essere detto per il minore.

-Senti Jungkook...-

-Lo so-lo interruppe subito.

-Che cosa?- lo guardò l'altro.

-Cosa mi vuoi dire- rispose non staccando gli occhi dal panorama.

-Avanti sentiamo, visto che sai tutto- incrociò le braccia al petto Taehyung.

Solo allora Jungkook si decise a rivolgergli l'attenzione - Non ci vuole un genio per capire che ti sei portato a letto quello-.

-Non è questo quello che ti volevo dire-

-Sì certo- roteò gli occhi il castano.

-Posso parlare anch'io o dobbiamo fare come l'altra volta? - alzò la voce a quel punto il rosso.

-Bhe non lo so, a quando rimanderai questa conversazione? A sabato prossimo? E' da mercoledì che aspetto una risposta per il tradimento-.

-Mi sembra che ti ho detto che non l'ho fatto-.

-No, tu mi hai solo detto di aspettare, ed io come un cretino l'ho fatto- fu esasperato Jungkook.

-Per quello che ne so il tizio con cui ti sei visto quel mercoledì poteva essere anche Dail- continuò imperterrito.

-Non è lui- fu deciso Taehyung avvicinandosi all'altro.

-Ed io cosa ne posso sapere! Non mi hai degnato di una risposta e io come un cretino a fare, va bene diamogli fiducia-

-Se mi avresti fatto parlare invece di continuare ad urlare in modo isterico...-

-Ah io sarei isterico ora?- innalzò il tono Jungkook.

-Visto non mi fai neanche finire di parlare!- si lamentò l'altro alzando anche lui il tono di voce.

-E va bene- disse allora il ragazzo posizionando le proprie mani sui fianchi - sentiamo cosa hai da dire? -.

Taehyung non parlò subito preferì prima rimanere a fissare il castano intrappolato in una battaglia di sguardi.

-Non è lui- sospirò alla fine non distaccando però i suoi occhi - Dalla foto che hai anche tu puoi dedurre benissimo che è castano mentre Dail è biondo-.

Jungkook rifletté su quelle parole riportando alla propria mente l'immagine detta, effettivamente avevano anche due fisici differenti.

-Non pensavo che fossi così geloso Jungkook- non si trattenne da dire il rosso.

-non sono geloso, sono furioso- informò l'altro - Non mi interessa se ci sei andato a letto prima del matrimonio...-

-E allora perché saresti così "furioso"? - mimò delle virgolette con le mani Taehyung.

-Per il suo atteggiamento- si voltò arrabbiato Jungkook verso la vetrata.

-Dail è egocentrico...-

-Non mi riferisco a quello- urlò stizzito il minore - fino a lì era sopportabile-.

Ananke: The FateWhere stories live. Discover now