Parte 1

9.1K 87 0
                                    

Sono arrivata da una mezz'ora a Montecarlo e mi sembra di conoscere da sempre questa città. Mi guardo attorno per osservarne ogni angolazione: lusso, tranquillità, maestosità. Questi sono i tre aggettivi che mi vengono in mente per descrivere questo splendido posto. La suoneria dell'iPhone interrompe questo momento: è mia mamma.
"Ciao mamma, sono arrivata poco fa. È stupendo qui!" Affermo continuando a guardarmi attorno
"Ciao tesoro, immagino. Sei già arrivata a casa?" Domanda mia madre
"No ancora no, sto giusto andando all'agenzia per ritirare le chiavi e firmare gli ultimi documenti" rispondo
"Ah va bene, ci sentiamo dopo allora"
Ci salutiamo e chiudo la telefonata

Apro la porta della piccola agenzia e mi trovo davanti una donna bionda elegantissima che mi porge le chiavi e gli ultimi documenti da firmare. Ringrazio ed esco dall'organizzazione immobiliare con un dipendente che mi accompagnerà nella mia nuova dimora.

Boulevard du Jardin Exotique: leggendo il cartello capisco che siamo finalmente arrivati. L'auto si ferma esattamente davanti ad un maestoso palazzo palazzo color crema. Scendiamo dalla vettura e mentre l'autista mi consegna il piccolo trolley che aveva messo nel portabagagli,  il ragazzo apre il grande portone con le chiavi che aveva precedentemente tirato fuori dalla tasca della giacca. Wow, la raffinatezza della facciata dell'edificio si respira anche dentro, è tutto curato nei minimi dettagli.
"Prego signorina Charlotte, l'appartamento si trova al settimo piano" afferma il ragazzo tenendo aperte le porte dell'ascensore per farmi entrare.
Merda!
Ho molta paura degli ascensori, ho l'ansia di rimanerci bloccata. Ma capisco fin da subito che non è possibile farsi sette piani a piedi tutti i giorni più volte al giorno, dovrò farmi passare questa paura. Stringo i pugni e facendomi coraggio entro nell'ascensore. In un batter d'occhio siamo al settimo piano.
L'appartamento è piccolo ma molto accogliente, il dipendente mi mostra gli ambienti della casa e mi spiega dove sono le cose essenziali come il quadro della corrente e la portineria H24. Dopo essersi assicurato che io abbia compreso tutto lascia l'appartamento augurandomi una buona permanenza.
Esco nel piccolo balcone e la vista è stupenda, così decido di scattare una foto. Ritorno in casa e mi siedo sul divano con la delicatezza di un elefante in cristalleria e apro Instagram. Decido di pubblicare la foto che ho appena scattato:

@charlottesiine IG story

Mi cambio per andare a correre ed esco di casa, non riesco a vivere senza allenarmi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi cambio per andare a correre ed esco di casa, non riesco a vivere senza allenarmi.

Il giorno successivo

Stamattina mi sono svegliata abbastanza presto, ho fatto colazione al bar perché nel mio appartamento non c'era nulla di commestibile. Cavolo, qua a Montecarlo rimarrò senza un soldo, è tutto così caro, persino una colazione. Ma del resto è Montecarlo, cosa mi aspettavo?
Decido di andare a piedi in università: sono qui per studiare economia e management e questa mattina ho un colloquio con il rettore per spiegarmi l'organizzazione, i corsi e tutto ciò che riguarda la vita universitaria. A differenza dell'Italia qui i corsi iniziano prima, verso fine agosto.
Entro nella segreteria studenti e una donna con un aspetto raffinato mi rivolge un sorriso.
"Lei deve essere la signorina Charlotte Siné" aggiunge subito dopo
"Si sono proprio io" sorrido allungandole la mando per presentarmi. La donna ricambia la stretta e mi accompagna nell'ufficio del rettore, un uomo sulla cinquantina dall'aspetto serio e intransigente. Mi accoglie nell'Università, mi dà alcune informazioni utili e mi congeda.
Inizierò i corsi domani stesso e sono molto agitata ed entusiasta allo stesso tempo; non vedo l'ora che arrivi domani.
Nel frattempo andrò a fare un po' di spesa e acquisti per la casa.

La mattina successiva arrivo in università con largo anticipo. Ci sono vari gruppi di persone che parlano tra loro, io mi sento un po' spaesata. È tutto nuovo per me, non conosco nessuno e spero vivamente di fare amicizia al più presto con qualcuno perché altrimenti avrò una vita sociale pari a zero.
Mi accomodo su una panchina e quando manca ormai poco prima dell'inizio della lezione entro in aula e mi siedo nell'unica fila vuota: la terza.
"Posso sedermi accanto a te?" Chiede una ragazza
"Certo" le rispondo sorridendo
"Sei nuova?" domanda incuriosita la ragazza
"Si sono arrivata ieri in città, oggi è il mio primo giorno. Piacere, sono Charlotte, ma puoi chiamarmi Char" rispondo girandomi verso di lei
"Katerina, ma puoi chiamarmi Kate. Stai tranquilla, qui l'ambiente è abbastanza tranquillo. È normale non fare amicizia i primi tempi, qui sono tutti "figli di"...si conoscono dai tempi della scuola quindi sono gruppetti già ben formati. Ma una volta che capiscono che non sei una minaccia per loro ti accetteranno" mi spiega
Annuisco, ma d'altronde erano cose che già sapevo prima di venire a vivere qui.
"E te come mai non fai parte di nessun gruppetto?" Domando incuriosita
"Nessuno dei miei amici è in questa università" mi spiega tirando fuori il laptop dalla borsa
"Ah ecco, capisco" rispondo
Subito dopo il professore entra in aula e la lezione prende inizio.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora