Parte 60

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Stamattina io e i miei amici partiamo per Ibiza!
Mi dispiace non poter assistere al gp di Gran Bretagna, però questa vacanza è stata prenotata prima del covid e mai mi sarei aspettata di dover seguire le gare di Charles ad agosto.
"Un po' di allegria ragazzi, si va a Ibiza!" Dico euforica seduta su una panchina in aeroporto
"Charlotte zitta un po', voglio dormire" risponde Vale poggiando la testa sul suo cuscino da viaggio.
"Vale non dormire, tra poco dobbiamo andare" dice Alice, una mia cara amica, strappandole il cuscino dalla spalla.
"Sei una stronza" risponde Vale cercando di riprendere il cuscino
"Basta ragazze, hanno appena aperto il gate, forza andiamo" replica Alessandro, mio amico dai tempi delle scuole elementari, cercando di placare gli animi.
Ci avviamo verso il gate e in poco tempo ci ritroviamo sul corridoio dell'aereo a cercare i nostri posti.
Sono molto felice di passare del tempo con i miei amici, come ai vecchi tempi; non conta da quanto non ci vediamo, il nostro rapporto rimane sempre uguale, siamo molto legati tra noi.
Alessandro lo conosco da quando avevo sei anni, abbiamo trascorso tutto il percorso scolastico insieme, ci ha divisi solo l'università; Nicolò è il bad boy del gruppo, sempre circondato da ragazze e repellente alle relazioni serie, fa tanto il duro ma in realtà ha un cuore enorme; Riccardo è il più tranquillo, il ragazzo affidabile che piace tanto alle mamme, quel componente del gruppo che sai che se è presente nulla può andare storto; Giovanni è il ragazzo di Vale, ammetto che è cambiato, rende felice la mia amica e a me basta questo.
Che dire su Vale e Alice...ho trascorso con loro gli anni più belli e i più brutti della mia vita, sempre insieme nonostante tutto, a loro devo tanto.
Non potrei chiedere amici migliori e, soprattutto, festaioli con cui andare a Ibiza.
Ho rassicurato Charles prima di partire, non farò nulla di stupido, lo amo così tanto che nessun ragazzo potrà farmi cadere in tentazione.
Il volo dura un paio d'ore e atterriamo nella calda, o forse dovrei dire rovente, Ibiza!
Arriviamo nella villa che abbiamo prenotato su Airbnb ed è veramente stupenda: piscina vista mare, angolo barbecue in cui prevedo faremo molte grigliate in questi dieci giorni e gli spazi interni sono veramente ben divisi, ognuno ha persino la propria camera, tranne Vale e Giovanni che staranno insieme.
Posiamo velocemente le valigie, indossiamo il costume e scendiamo al mare per farci subito un bagno: l'acqua è bellissima e cristallina, la temperatura è perfetta e non è per nulla caotico stranamente.
Dopo una mezz'oretta usciamo dall'acqua e, quando mi sdraio sull'asciugamano con l'intento di prendere un po' di sole, mi rendo conto di avere una chiamata persa da Charles; così lo richiamo subito.
"Ehi amore scusami, stavamo facendo il bagno" dico una volta che dall'altro capo del telefono lo sento rispondere
"Tranquilla amour, come è andato il viaggio?" Chiede
"Tutto bene, qua fa veramente caldissimo ma è bellissimo" rispondo io
"Immagino, vorrei essere lì con te in questo momento, invece mi ritrovo sommerso da progetti di aggiornamenti per la macchina" dice sbuffando leggermente
"Anche io vorrei che tu fossi qui, è tutto ok lì?" Chiedo, intuendo dal suo sbuffo precedente che a Maranello la situazione non sia delle migliori.
"In realtà no, la macchina non va come ci aspettavamo, è tutto un casino" risponde sincero
"State lavorando su degli aggiornamenti per Silverstone?" Domando
"Si ma sinceramente non so quanto possano migliorare la situazione" risponde amareggiato
"Charles non buttarti giù già da ora; se c'è uno che può spingere la macchina al limite delle potenzialità sei tu" replico cercando di tirarlo un po' su di morale
"Joris mi ha detto la stessa cosa, siete troppo buoni voi due" dice
"No amore, è la verità" rispondo sorridendo
"A proposito di Joris...devo raccontarti lo scherzo che ha fatto stamattina al povero Andre" mi informa ridendo
"Sono tutta orecchi" rispondo incitandolo a continuare il discorso.
Mi racconta di come in un momento di pausa Andrea si sia messo a riposare su un divanetto e di come Joris abbia avuto l'idea di arrotolarlo con lo scotch insieme ad alcuni meccanici. Il povero uomo al momento del risveglio si è trovato con le gambe legate e con tutto il team che se la rideva a crepapelle.
"Non ci credo, povero Andrea" rispondo ridendo, immaginandomi la scena.
"Si Enrico arrivo" sento dire d'altra parte del telefono
"Vai amore tranquillo, ci sentiamo dopo" dico
"Ti chiamo più tardi, a dopo. Ti amo" replica
"Ti amo anch'io" rispondo sorridendo, consapevole che non può vedermi, ma è un'espressione del tutto involontaria.
Chiudiamo la chiamata e rimetto il telefono nella borsa del mare.
"Ti amo" dice Nicolò imitando la mia voce per prendermi in giro
"Sfottimi pure, intanto io una persona che mi ama ce l'ho" rispondo facendo spallucce, provocando una risata generale
"Che schifo l'amore" replica lui.
Nicolò, sei un caso perso amico mio.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora