Parte 20

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Sono tornata a casa ormai da una settimana. Casa: che strano chiamare casa una città in cui fino a poco più di un mese fa non avevo mai messo piede. Ma effettivamente Montecarlo è ormai casa; devo ancora girarla bene, ho visto pochissimo perché non ho avuto tempo, ma mi sento davvero a casa. Non come a Milano ovviamente, il mio cuore apparterrà sempre alla città dove sono nata e cresciuta. Ma Montecarlo ha un posto speciale dentro di me.
Tornando a noi, questa settimana l'ho passata frequentando le lezioni all'università e rimettendomi in pari con lo studio, anzi sono addirittura riuscita ad andare oltre ed anticiparmi argomenti nuovi. È proprio vero che quando studi cose che ti interessano e ti appassionano non è un peso farlo, tanto che la settimana è passata in un batter d'occhio.
Oggi è martedì 17 settembre e domani sarà il compleanno di Katerina!
Mi sto preparando per andare da lei: rimarrò a dormire, così non passerà la notte del suo compleanno da sola.
Pierre, così come tutti gli altri piloti, è dovuto partire per Singapore, dato che domenica c'è la gara. Essendoci molte ore di fuso orario rispetto a noi sono partiti ieri per ambientarsi e non avere il jet leg. Questo significa che non potrà essere qui a festeggiare il compleanno di Kate, per questo ho deciso che starò da lei.

"Questa è la camera degli ospiti, sarà tua per questa notte" dice Kate aprendo una porta. Poso velocemente le mia cose e torno in salone.
Abbiamo ordinato del sushi per cena, che arriverà a breve, ho davvero troppo fame!
"È arrivato il sushi!" Dice entusiasta Katerina dopo aver risposto al citofono.
Dopo pochi secondi il Deliveroo bussa alla porta con il nostro sacchettino di cibo giapponese.
Tiriamo fuori le rispettive scatole e iniziamo a mangiare, non prima però di aver scattato una foto per Instagram.
Adoro pubblicare sui social, mi piace condividere momenti della mia vita con le persone che mi seguono.

@charlottesiine IG story

"Buonissimo" dice Kate gustandosi il suo roll con salmone e avocado"Esiste qualcosa di più buono del sushi?" Domanda ironicamente "La pizza" rispondo"Si hai ragione, la pizza non si batte" risponde lei ridendo

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"Buonissimo" dice Kate gustandosi il suo roll con salmone e avocado
"Esiste qualcosa di più buono del sushi?" Domanda ironicamente
"La pizza" rispondo
"Si hai ragione, la pizza non si batte" risponde lei ridendo.
Il telefono di Kate inizia a squillare ed è una videochiamata da Pierre.
"Ehi amore" risponde Kate
Guardo sorridendo la scena: i suoi occhi brillano, ahh che bello l'amore!
"No tranquillo non sono solo, c'è Char" dice girando il telefono verso di me
"Ciao Pierre" dico salutandolo
"Grazie per non averla lasciata sola" risponde
"Tranquillo è in buone mani" replico
"Sei in taxi?" Chiede la mia amica rigirando il telefono verso di sé
"Si siamo andati a cena fuori e abbiamo fatto tardi, domani ci ammazzano se sanno che siamo tornati a quest'ora. Sto aspettando Charles che si è fermato a salutare i fan" risponde Pierre
"Parli del diavolo.." dice Katerina
Immagino sia arrivato Charles proprio in questo momento
"Ciao Kate! Come stai?" Domanda il ragazzo
"Tutto bene Charles, guarda con chi sono" dice voltando di nuovo il telefono verso di me
"Ehi Charles, buona serata" rispondo salutandolo
"Grazie Char" replica il monegasco
Gli sorrido e la telecamera ritorna a puntare Kate.
"Ora ti lascio amore, ti scrivo dopo" sento dire da Pierre
"Va bene, ci sentiamo dopo" risponde
"Ricordati sempre che ti amo" dice il ragazzo
"Anche io baby" risponde mandandogli un bacio con la mano, per poi chiudere la chiamata.
"Potrei sciogliermi, siete bellissimi" le dico
"Grazie" risponde sorridendo
"A proposito di scioglierti...cosa mi dici di Charles?" Chiede
"Cosa devo dirti?" Chiedo continuando a mangiare
"Dai si vede che c'è qualcosa tra voi, per quanto entrambi siate bravi a nasconderlo è evidente. Prima quando l'hai salutato non sorrideva solo la tua bocca, ti ridevano gli occhi" mi spiega
"Non voglio ammetterlo a me stessa, ma credo di star iniziando a provare qualcosa per lui" dico sincera, aspettando una reazione dalla mia amica che non tarda ad arrivare
"Finalmente me l'hai detto! L'avevo capito da giorni ormai. Perché non vuoi ammetterlo a te stessa? Qual è il problema?" Domanda addentando il suo roll.
Lascio cadere le bacchette nel cartone e inizio a esplicitare tutti i miei pensieri:
"Tante cose non vanno Kate. Prima di tutto il suo lavoro: è un lavoro da sogno, veramente, ma non so come faccia tu con Pierre a reggere questi ritmi. C'è tanta distanza sempre e so perfettamente cosa comporta una relazione a distanza perché ci sono già passata e francamente non voglio ripassarci più. E pensa che io e il mio ex ci vedevamo comunque un weekend ogni due settimane e non siamo stati in grado di affrontarla, figuriamoci una vita frenetica come quella di Charles in cui non è mai a casa se non pochi mesi l'anno. Non fa per me.
Non è una vita adatta a me, non posso passare i weekend in giro per il mondo. Charles è davvero fantastico e si merita una persona accanto altrettanto meravigliosa che lo appoggi in ogni sua decisione lavorativa, che lo motivi ancor di più e che gli stia accanto nei momenti più difficili. E non si merita una persona a cui raccontare le cose per telefono, si merita che sia con lui fisicamente. Io tutto questo non posso farlo.
Sono venuta qui per me stessa, per studiare ma anche per riprendere in mano la mia vita, quella che non funzionava proprio a causa di una relazione a distanza. Non posso permettermi di mettermi in secondo piano di nuovo.
Lui è concentrato al massimo sul suo lavoro, io devo esserlo su di me e sullo studio. Capisci il mio discorso?" Chiedo
Rimane in silenzio qualche secondo per poi rispondermi
"Il tuo discorso lo capisco benissimo e immagino quanto tutto questo ti spaventi. Quando mi sono messa con Pierre lui non era ancora in Formula 1, quindi io questo passaggio l'ho vissuto gradualmente e per forza di cose l'ho dovuto accettare. Ma non mi pento di nulla Char, se la persona al tuo fianco ti fa sentire speciale ogni momento della giornata il resto finisci per dimenticarlo. E accetti anche la distanza, consapevole del fatto che quando tornerà a casa troverà te a braccia aperte che non vedi l'ora di abbracciarlo. Anche pochi giorni insieme sembrano tantissimi, perché in quei giorni lui si concede a te al 100%, non ci sono altre distrazioni. Non lasciarti spaventare dal tuo passato Char, non va sempre tutto così. È la persona e la priorità che ti da che fanno la differenza" spiega
"Non è solo la distanza il problema Kate. Non so come tu riesca ad accettare il fatto che la persona che ami vada a 300 km/h e anche più veloce. Io non ci riuscirei, vivrei con l'ansia costante. E non dirmi che al giorno d'oggi gli incidenti gravi sono rari e che ci sono tantissime misure di sicurezza, perché si è vero, ma non me la bevo, non basta tutto ciò. Il rischio c'è sempre e l'abbiamo visto bene due gare fa con quel povero ragazzo" concludo riferendomi ad Anthoine
"Lo accetti col tempo, ma non riuscirai mai ad accettarlo del tutto. Ti tranquillizzi perché sai perfettamente che le misure di sicurezza sono tantissime ma sai anche che il rischio che possa accadere qualcosa c'è sempre. Ma non puoi fare altro che accettarlo, è la loro vita la F1, la loro passione" spiega
"Tu l'hai accettato, e sei stata costretta in qualche modo a farlo. Io no, posso tranquillamente limitare i miei rapporti con Charles a semplici amici o conoscenti, non di più. Ho vissuto per mesi e mesi con l'angoscia e l'ansia di svegliarmi una mattina e di ricevere una telefonata da mio padre che mi informava che la mamma non c'era più perché il cancro se l'era portata via. Non voglio più rivivere quel tipo di ansia Kate" concludo con gli occhi lucidi.
La mia amica non dice nulla, annuisce e basta per poi alzarsi e venire verso di me per abbracciarmi.

"Un minuto a mezzanotte" informo Kate
Mi alzo dal divano dove eravamo prima e mi avvio verso la cucina, accendo le candeline e torno di là con una piccola torta tra le mani.
"Tienila tu che ora chiamo Pierre" le dico porgendole il dolce.
Le scatto qualche foto dal mio telefono quando mancano ormai pochi secondi alla mezzanotte.
Ecco ci siamo:
"4...3...2...1...auguri!" Diciamo in coro io e Pierre, in videochiamata, mentre lei soffia per spegnere le candeline per la 21ª volta.

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Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora