Parte 45

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È incredibile come questi primi mesi del 2020 siano volati: tra poco partiremo per l'Australia per il nuovo inizio di stagione!
Nonostante la F1 inizi ufficialmente a marzo, febbraio è stato un mese particolarmente impegnativo per Charles: è stato a Birmingham per lo show di Autosport; a Düsseldorf per l'evento del gruppo Ferretti, in quanto Riva è uno degli sponsor della scuderia; c'è stata la presentazione della monoposto e il filming day; i vari meeting a Maranello; le giornate di test per la nuova auto, insomma...un mese bello pesante.
Io sono riuscita a dare tutti gli esami che mi ero prefissata e sono molto contenta dei voti: due 28 e un 30.
Non vedo l'ora di rivedere Charles perché ultimamente abbiamo passato poco tempo insieme, così questi giorni prima della gara li sfrutteremo al massimo, anche perché abbiamo un concerto da fare!
Ci vedremo direttamente a Melbourne, in quanto lui è a Maranello con il team mentre io sono a Monaco.
La situazione coronavirus in Italia non è delle migliori... alcuni paesi al nord sono entrati in zona rossa e dunque non possono uscire di casa se non per motivi seri o lavorativi.
Sarei dovuta partire con Charles: lui sarebbe andato a Maranello e io sarei rimasta un po' con la mia famiglia a Milano, ma vista la situazione la cosa più sicura da fare era rimanere a Monaco per me.
Ci vedremo direttamente in Australia, dove la situazione covid non sembra destare preoccupazione.

Il mio volo ha subito dei ritardi, così eccomi arrivata nell'altro emisfero in piena notte in una città che non conosco minimamente!
Fortunatamente sto morendo di sonno perché il volo è stato molto stancante e con parecchie turbolenze che non mi hanno fatto chiudere occhio.
Mi avvicino a un taxi e mi faccio portare all'hotel.

"Buonasera come posso esserle utile?" Domanda la receptionist
"Buonasera, mi servirebbe le chiave della camera 409" rispondo.
Cerca qualcosa al computer e poi ritorna con lo sguardo su di me.
"Lei è la signorina Charlotte Siné? Posso vedere i suoi documenti?" Chiede
Li controlla e subito dopo mi consegna la chiave, augurandomi una buona permanenza.
Mi dirigo al quarto piano e una volta trovata la stanza apro la porta cercando di fare meno rumore possibile.
Entro e vedo Charles dormire beatamente nel letto, poso la valigia accanto all'armadio e mi avvicino a lui, baciandogli delicatamente la fronte.
Si è sicuramente fatto una doccia prima di mettersi a letto perché i suoi capelli profumano di shampoo, hanno un odore buonissimo.
Sorrido guardando una sua t-shirt ben piegata sull'altro cuscino: adoro dormire con una sua maglia e il fatto che se lo sia ricordato mi fa spuntare un sorrisetto sulle labbra.
Mi preparo per la notte e mi infilo nel letto accanto a lui, abbracciandolo da dietro.
"Ehi...sei arrivata" biascica girandosi verso di me
"Si" rispondo baciandolo
"Ora dormiamo che domani ci aspetta una bella giornata" dico
Lui annuisce e crolla in pochi secondi in un sonno profondo; io seguo le sue orme.

"Buongiorno amore" dice stringendomi a se, così gli sorrido e appoggio la mia testa sul suo petto.
Rimaniamo in questa posizione per svariati minuti, finché Charles non è costretto ad alzarsi e prepararsi per l'allenamento in palestra.
"Mi sa che vengo anche io un po' in palestra" rispondo alzandomi
"Come vuoi Char" dice sorridendomi
"Dammi 5 minuti che mi preparo e ci sono" replico entrando in bagno.
"Va bene allora ci alleniamo e poi dopo scendiamo a fare colazione" risponde
"Si va bene" dico mentre mi vesto.
Indosso dei leggings che mi arrivano a metà coscia, un top sportivo e una t-shirt della Puma che ho rubato al mio ragazzo. Se continuo così andrà a finire che non avrà più magliette.
Scendiamo in palestra, saluto Andrea e mentre i due iniziano l'allenamento io salgo sul tapis roulant per correre un po'.
Dopo tre ore entriamo in ascensore stremati e sudati, dobbiamo assolutamente farci una doccia.
"Mamma mia sono morto" dice Charles premendo il pulsante per far partire l'ascensore.
La mia paura verso quest'ultimo sta piano piano scemando, merito di Charles che mi ha spronata molto.
"Eh ci credo, hai un allenamento intensissimo" rispondo.
Il momento più esilarante è stato quando Charles e Andrea mi hanno convinto a fare un esercizio con gli elastici per allenare il collo: esperienza che non farò mai più, questo è poco ma sicuro.
È surreale l'allenamento di un pilota di F1, sapevo fosse intenso, ma non pensavo così tanto.
"Allora...come è stato il tuo primo allenamento al collo?" Domanda mentre entriamo in camera
"Primo e anche ultimo" rispondo facendolo ridere
"Lascio a te questa tortura, io continuo con l'allenamento cardio" continuo
"Dai non è così terribile...no ok lo è" dice scoppiando a ridere e io lo seguo a ruota.
"Io vado a farmi la doccia " dico togliendomi i leggings e il top, rimanendo solo con le mutandine.
Dai Charles, capta il segnale.
"Sai effettivamente ho fatto poco cardio prima in palestra, potrei rimediare ora" risponde ammiccando
"Potresti" replico mordendomi il labbro inferiore
"Al diamine la colazione, aspetterà" dice venendo verso di me e prendendomi in braccio.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora