Parte 25

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Fare jogging tra le strade del principato è qualcosa di meraviglioso ed unico, si rimane davvero estasiati dalla bellezza di ogni scorcio.
Sono in un punto alto della città in cui riesco ad ammirare quasi tutta la costa mentre sono immersa nella natura. È incredibile come nonostante sia pieno di gente, questo parco risulti tranquillo.
"Possiamo farci una foto?" Sento delle voci in lontananza che mi riportano alla realtà.
Dai Char non perderti nei tuoi pensieri e inizia a fare stretching!
"Certamente" risponde una voce a me fin troppo familiare.
Mi volto e poco distante vedo lui, in tutta la sua bellezza.
È in tenuta sportiva, evidentemente ha avuto la mia stessa idea; si scatta qualche foto con i fan e poi si dirige verso la ringhiera che si affaccia sulla città, a pochi metri da me.
"Charles Leclerc oh mio Dio sei tu! Possiamo farci una foto?" Dico ironicamente girata verso di lui.
Il ragazzo sentendo il suo nome si volta e mi nota
"Che scema che sei, ci stavo anche cascando" risponde avvicinandosi.
"Stai iniziando o hai finito?" Chiede vedendomi col completo sportivo
"Credo che le mie guance rosse e la mia coda sfatta te lo possano far intuire" rispondo ridendo
"Effettivamente" dice ridendo
"Anche la tua maglia e i tuoi capelli bagnati mi fanno fanno intuire che per oggi ti sei allenato abbastanza" continuo
"Dici?" Chiede ironicamente
"Sciogli la coda" continua guardando i miei capelli.
Lo guardo con un'espressione interrogativa, non capendo il perché di questa sua affermazione
"Mi hai chiesto una foto ed è quello che faremo, se vuoi rimanere con i ciuffi ribelli sparati in aria fallo pure, tanto sei bella uguale" dice
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e poi gli sorrido. Menomale che la corsa mi ha reso le guance rosse, così non si vede che in questo momento sto arrossendo!
"Beh..sistema anche tu i capelli, sono tutti schiacciati" dico col suo stesso tono sarcastico
Sciolgo la coda e mi do una sistemata ai capelli con le mani; anche lui passa una mano tra i suoi cercando di dargli volume.
Tira fuori il telefono, appoggia il braccio attorno al mio collo e scatta la foto:

"Beh dai poteva uscire peggio" dico guardando la foto "Ora puoi vantarti di avere una foto con il prodigio" dice riferendosi alle parole del padre di Sofia"La modestia è il tuo forte" rispondo sorridendo"Sto tornando nella mia umile dimora, ci fac...

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"Beh dai poteva uscire peggio" dico guardando la foto
"Ora puoi vantarti di avere una foto con il prodigio" dice riferendosi alle parole del padre di Sofia
"La modestia è il tuo forte" rispondo sorridendo
"Sto tornando nella mia umile dimora, ci facciamo un pezzo di strada insieme?" Domanda
"Si va bene, tanto ho finito di allenarmi" rispondo.
Durante il tragitto parliamo di come ho trascorso questo weekend a Milano e ovviamente mi chiede di Lavinia.
In pochi minuti arriviamo davanti casa mia:
"Buona cena allora" dico salutandolo
"Eh...ho il frigo vuoto, credo ordinerò da asporto" risponde ridendo.
Effettivamente dopo due settimane lontano da casa non penso possa avere alternative... poi l'illuminazione!
"Vieni da me, ho fatto la spesa stamattina e sono italiana...non puoi rifiutare una cena italiana" dico fingendomi compiaciuta
"Posso mai rifiutare una cena italiana?" Domanda
"Ci vediamo dopo" dico sorridendo
"A dopo Char" risponde andandosene

Apro la porta di casa e vado direttamente in bagno per farmi una doccia: dopo una ventina di minuti esco dalla doccia, indosso l'accappatoio e attorciglio un asciugamano attorno ai capelli per far assorbire l'acqua. Mi dirigo poi in camera mia e apro l'armadio, cosa mi metto?
Sto comunque a casa mia e voglio stare comoda per cucinare, quindi opto per un pantalone della tuta e una maglietta. Non mi trucco, metto giusto un balsamo labbra.

Il citofono suona: è arrivato Charles. Poco dopo eccolo uscire dall'ascensore, apro la porta e lo faccio entrare.
"Siamo vestiti uguali" dice guardando i miei pantaloni
"Potevi anche dirmelo che volevi copiarmi eh" rispondo ironica
"Il contrario casomai" risponde ridendo
"Si come no" concludo
"Cosa vuoi mangiare?" Domando
"Ma in realtà non lo so, scegli tu" risponde
"Primo o secondo?" Chiedo
"Si pasta!" risponde entusiasta facendomi ridere
"Cuciniamo la tua pasta preferita" propone
"Ti sembrerà strano perché non è tipico di Milano, ma di Roma. Questo piatto me lo faceva sempre mia zia quando andavo da lei, perché appunto lei vive nella capitale" rispondo
"Non so minimamente come sia questo piatto, ma la storia è molto carina" mi dice sorridendo
"È la pasta più buona del mondo" rispondo
"Uovo, guanciale, pecorino che però non ho quindi useremo il parmigiano" spiego
"Ho già fame" dice ridendo
"Mettiamoci all'opera allora" rispondo sorridendo.
Dopo esserci lavati le mani riempio una pentola con dell'acqua e la metto sul fornello.
"Chef Leclerc se la sente di tagliare il guanciale?" Chiedo
"Chef Siné non so minimamente come si faccia, ma sono bravo, apprendo subito" dice
"Ti faccio vedere" rispondo sorridendo
Tiro fuori il guanciale dal frigo, prendo il tagliere e lo appoggio sul bancone della cucina.
"Così" dico tagliando il guanciale a listarelle
"Ok perfetto" risponde prendendo il mio posto
"Attento a non tagliarti che poi ti ho sulla coscienza e il tuo capo mi uccide" dico ironica
Lui si mette a ridere e continua a tagliare il guanciale. Nel frattempo io mi sono messa a grattugiare un po' di parmigiano.
"Ahia!" dice a voce alta
Dice a voce alta tenendosi l'indice sinistro con la mano destra.
Vado di scatto verso di lui:
"Charles porca miseria ti avevo detto di stare attento!" Dico spaventata prendendogli la mano per vedere la ferita
"Ti prego dovresti vedere la tua faccia" dice scoppiando a ridere
"Fanculo mi hai spaventata" dico dandogli un colpo sulla spalla mentre lui continua a ridere.
"Sei pessimo. Comunque può bastare, versalo nella padella che sta lì e accendi a fuoco medio" dico indicandogli una padella che avevo precedentemente preparato
"Ok mentre questo cuoce prepariamo la crema" dico
"Sai dividere albume e tuorlo?" Chiedo prendendo 3 uova dalla vaschetta
"Si questo so farlo" risponde fiero
"Bene allora mentre io butto giù la pasta tu dividi le uova e metti il rosso in quella ciotola" gli spiego
"Ai suoi ordini capo" risponde iniziando a rompere le uova
Una volta nella terrina aggiungiamo il parmigiano e il pepe.
Dopo 5 minuti circa guanciale e pasta sono pronti e li amalgamo bene in padella.
"Ora arriva la parte difficile, cercare di non far diventare questa crema una frittata" spiego
"Tu butta la crema sulla pasta e io mescolo" dico.
Prende la terrina e versa delicatamente il contenuto sulla pasta mente io sono intenta a mescolare pregando ogni santo in paradiso che non diventi frittata.
"Missione riuscita!" Dico guardandolo
"Siamo un'ottima coppia" risponde alzando la mano per farsi dare il cinque
"Lo siamo" dico battendogli il cinque
Ci guardiamo per qualche secondo fino a che lui non distoglie lo sguardo sorridendo
"Dai impiattiamo" dico prendendo un mestolo e scattando una foto velocemente
Mettiamo la pasta nei piatti e ci sediamo al tavolo.
"Assaggia e dai il tuo verdetto" dico
Mette in bocca una forchettata di pasta e dalla sua espressione capisco che si trova in paradiso
"Penso sia la pasta migliore che abbia mai mangiato" dice incredulo
"Visto si, te l'avevo detto" rispondo ridendo

@charles_leclerc's IG story

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@charlottesiine's IG story

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Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora