Parte 70

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"Papà! Finalmente!" Saluto mio padre vedendolo uscire dal gate, seguito a poca distanza dai miei fratelli e da mia madre
"Ci sei mancata" dice quest'ultima abbracciandomi
"Anche voi" rispondo sorridendole.
Carico le loro valige in macchina e, dopo aver trascorso la giornata a casa dei nostri nonni a Nizza, ci dirigiamo a casa mia.
"Ecco la mia umile dimora" dico aprendo la porta di casa
"Oh ma è davvero carina" risponde Daniel
"Molto" rispondo io
"Vi mostro le camere" aggiungo camminando per la casa.
Visti gli elevati costi degli alberghi a Montecarlo, ho preso la decisione di farli alloggiare da me per questi giorni, mentre io andrò a stare da Charles.
Dopo avergli mostrato le camere ci prepariamo e dopo un'oretta siamo pronti per andare a cena a casa di Charles e vista la breve distanza tra le nostre case, decidiamo di andare a piedi.
"Per favore, cercate di non essere troppo duri con lui, soprattutto te" dico puntando il dito su Leon mentre siamo in ascensore, segno che tra pochi secondi incontreremo Charles.
"Ci proverò" risponde mio fratello
Beh già è qualcosa!
Le porte dell'ascensore si aprono e sono la prima ad uscire, vedendo Charles davanti alla porta in tutto il suo splendore. È agitatissimo, così gli sorrido e mimo un tranquillo con le labbra.
"Buonasera signori Siné" saluta Charles andando incontro ai miei genitori
"Ciao Charles, abbiamo portato del vino direttamente dall'Italia" risponde mia madre.
Era così contenta di aver portato questa bottiglia che non ce l'ho fatta a dirle che in realtà a Charles il vino non piace proprio.
"Non dovevate preoccuparvi" risponde Charles per poi salutare anche i miei fratelli.
Leon non sembra molto convinto, tanto che mentre stiamo per varcare la porta di casa lo fermo per un braccio
"Per favore Leon, non fare cazzate" dico guardandolo negli occhi
"Tranquilla" risponde lasciandomi un veloce bacio sulla guancia.

Ok Char sta andando tutto bene mi ripeto guardandomi allo specchio; mi lavo le mani ed esco dal bagno, sentendo da lontano la conversazione che stanno facendo, così mi avvicino alla sala da pranzo ma senza farmi vedere.
"...so di aver sbagliato e di aver fatto soffrire Charlotte, ma sto facendo di tutto per rimediare. Amo vostra figlia e vostra sorella e l'ultima cosa che vorrei è vederla star male" dice Charles
"Però è quello che hai fatto" risponde Leon
"Leon! Ha capito di aver sbagliato. Continuare ad incolparlo non cambierà il passato" lo ammonisce mia madre
"Io so quanto Charlotte tenga a te e questo mi basta per dimenticare quello che è successo. Ripartiamo da zero. Però sappi che se mai dovesse esserci una seconda volta, non sarò così magnanimo e ti farò rimpiangere di essere nato, ci siamo intesi ragazzo?" Dice mio padre
"Assolutamente signor Siné, non succederà" risponde Charles
"Ben tornato in famiglia Charles" aggiunge mia madre
"A me sei sempre piaciuto" dice Leon facendo ridere tutti, me compresa che però devo cercare di non far rumore, per non far capire la mia presenza dietro il carton gesso che separa corridoio e sala da pranzo.
"Leon se c'è qualcosa che io posso fare per riconquistare la tua fiducia sono pronto a farla" dice Charles
"Non ho nulla contro di te, sono solo protettivo nei confronti di mia sorella. Rendila felice, per favore" risponde e a quelle parole sento il mio cuore improvvisamente più leggero.
"Farò di tutto per renderla felice" replica il mio ragazzo.
Dopo qualche secondo sbuco dal muro e, fingendo di non aver sentito la conversazione appena avvenuta, finiamo di mangiare.
Charles mostra loro l'intero appartamento soffermandosi sulla stanza dove ha il simulatore e tutti i trofei, mentre la mia famiglia legge esterrefatta ogni singola targhetta sulle coppe.
I miei fratelli provano anche il simulatore, con Charles che si trasforma nei panni di un ingegnere che indica loro le strategie e le traiettorie da seguire.
Questo è stato sicuramente uno dei momenti più belli e significativi di questo pranzo: i miei genitori che guardano divertiti i loro figli gareggiare sul simulatore mentre si affidano a Charles, mettendo da parte completamente ogni dubbio sulla sua persona.
Dopo abbiamo persino suonato un po' il pianoforte, dove sopra di esso abbiamo deciso di mettere la famosa scritta love con i fiori che mi ha fatto trovare a Parigi.
I giorni successivi Charles va a Maranello, mentre io porto la mia famiglia a visitare ogni meraviglioso angolo del principato.

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L'incontro tra la mia famiglia e quella di Charles non è potuto avvenire prima di Natale per via degli impegni dei nostri genitori. Così, il 25 dicembre la mia famiglia, questa volta anche con Sofia e Lavinia, è tornata a Montecarlo per festeggiare il Natale a casa Leclerc.
Mia madre e Pascal sono subito andate d'amore e d'accordo, tanto che mia madre mi ha rivelato che si sentono spesso su whatsapp; del resto hanno un carattere molto simile, quindi non avevo dubbi che si sarebbero trovate subito.
Mio padre ha passato metà cena a parlare di politica con lo zio di Charles, ma del resto si sa che in ogni famiglia c'è sempre qualcuno che toccherà questo argomento.
Sono estremamente contenta che le nostre famiglie al completo si siano potute incontrare, a maggior ragione a Natale, rendendo l'atmosfera ancora più magica.
I nostri fratelli e le rispettive ragazze sembrano andare d'accordo, per non parlare dei cuginetti di Charles, Jules e Andrea che hanno giocato con la sorella Romy, poco più piccola di Lavinia mentre entrambe gattonavano sul pavimento sorridendosi a vicenda.
Sono sicura che né io né Charles avremmo potuto chiedere un Natale migliore di questo.

Spazio autrice
Scusate l'assenza 🥲
Finalmente è tornato il sereno tra la famiglia di Charlotte e Charles; ho velocizzato un po' il ritmo della storia, così da non annoiarvi.
Ci vediamo al prossimo capitolo 🙂

SIAMO IN QUELLA SETTIMANA, LA SETTIMANA SANTA DI MONZA 😍
Mandiamo good vibes per i nostri Ferraristi che ne abbiamo bisogno 🫠

Difficilmente aggiornerò prima della prossima settimana perché venerdì, sabato e domenica sarò proprio in autodromo, ancora non ci credo 🥹

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora