Parte 4

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"Hai paura dell'ascensore?" Mi chiede il ragazzo, evidentemente ha notato i miei pugni serrati
"Si, ho una tremenda paura di rimanerci chiusa dentro" gli spiego
"Vuoi fare la scale?" Mi domanda
"No ma tranquillo, sto cercando di abituarmici"rispondo
Le porte dell'ascensore si aprono ed entro, il ragazzo mi segue. Chiudo gli occhi e in pochi secondi sono con i piedi sulla terraferma.
"Dove abiti te?" Mi chiede mente ci incamminiamo fuori dal palazzo
"Vicino ai giardini esotici" gli spiego
"Ma veramente? Anche io abito vicinissimo" mi risponde lui non credendo a quello che gli ho appena detto
"È stato un piacere conoscerti Charles, non voglio  disturbarti, torno a piedi tanto è vicino" gli dico sicura
"Non è un disturbo, dobbiamo fare la stessa strada Charlotte" mi spiega
Effettivamente il suo discorso non fa una piega.
"Anche se Montecarlo è tranquilla non ti lascio andare in giro da sola a quest'ora" afferma deciso
"Vieni ho la macchina a due passi da qui" dice iniziando a camminare.
Non mi resta che accettare, a maggior ragione perché questi tacchi mi stanno iniziando a far male.
"Quindi studi economia e management?" Mi domanda, chiaro segnale per aprire una conversazione ed evitare un silenzio imbarazzante.
"Si, mi è stata data la possibilità di studiare qui e ho colto al volo l'occasione. È una città bellissima" dico
"Si, lo è davvero" risponde lui
Ora è il mio turno di fare domande
"Tu e Pierre siete amici di infanzia? Siete molto legati, lo si percepisce" Domando guardandolo
"Si ci conosciamo da quando eravamo piccoli, le nostre famiglie andavano in vacanza insieme. Ma ci siamo conosciuti per la prima volta sui kart, ci allenavamo insieme" mi spiega
"E com'è fare il pilota?" Domando continuando a guardarlo
"È la mia passione, non potrei vivere senza. Non so neanche spiegartelo com'è perché è come se fossi nato per farlo, è parte di me. Solo quando sto nella monoposto mi sento veramente completo" si rivolge a me guardandomi
"Però ha anche dei rivolti negativi: sei spesso lontano da casa, dagli amici, dalla famiglia e spesso avere una relazione non è facile"
Riesco a leggere nei suoi occhi un velo dì malinconia, evidentemente gli manca tutto ciò, questa quotidianità che la maggior parte delle persone svolge. Il mio pensiero va subito al mio ex ragazzo, uno dei motivi principali per cui ci siamo lasciati è stata proprio la distanza.
"Ti sembrerà assurdo ma ti giuro che ti capisco, la distanza uccide le relazioni" rispondo abbassando lo sguardo sull'asfalto
Charles rimane in silenzio qualche secondo per poi dire "sono dell'idea che il problema non sia la distanza, ma la persona che hai accanto. Evidentemente non era quello giusto Charlotte. E sono sicuro che ci ha perso lui, non tu"
Pur non conoscendomi è riuscito a dire in 20 secondi quello che avevo bisogno di sentirmi dire: io sono abbastanza, devo smetterla di sottovalutarmi.
Alzo lo sguardo e gli sorrido
"Sei una bella persona, lo sai vero?" Gli domando continuando a guardarlo negli occhi
"E tu sei una ragazza bella e intelligente, troverai quello giusto, che saprà renderti felice anche se si trova dall'altra parte del mondo" replica sorridendomi.
I nostri occhi si incrociano e rimaniamo a fissarci per qualche secondo.
"Ehm..ecco la macchina" mi informa subito dopo aver distolto lo guardo. Mi indica una Ferrari nera opaca con la bandiera monegasca. Rimango senza fiato, è veramente stupenda.
Clicca il telecomando e le portiere si aprono. Entriamo in auto e in pochi minuti ci ritroviamo davanti al mio palazzo.
Accosta l'auto, apre le portiere e scende venendomi incontro. Quest'auto è meravigliosa, ha un sound stupendo ma scendere non è proprio comodissimo, soprattutto con un vestito.
"Vieni" dice allungandomi la sua mano. La afferro e mi aiuta a scendere dal veicolo.
"Grazie per il passaggio Charles...e per tutto il resto" dico sorridendogli
"Figurati, è stato un piacere" risponde avvicinandosi: mi mette una mano sulla schiena e mi saluta dandomi due baci, sulla guancia destra e poi sulla sinistra.
"E buona fortuna ancora per la gara" dico per poi girarmi e andare ad aprire il portone del palazzo
"Charlotte" mi chiama
"Perché non vieni anche tu con Kate in Belgio?" Mi domanda.
È un invito? Non so neanche di che scuderia faccia parte. Ma si Charlotte, cogli l'occasione ed esci dalla tua comfort zone ogni tanto!
"Si va bene, mi piacerebbe" gli rispondo
"Perfetto! Appena arrivi al circuito vai al box informazioni e chiedi di Mia Djacic così ti consegnerà il pass" mi spiega
Mia Djacic, ok perfetto.
"Va bene grazie, buonanotte Charles" gli dico per poi entrare subito dopo nel palazzo
"Buonanotte Charlotte" risponde il ragazzo.
Wow, che giornata! Chi l'avrebbe mai immaginato di conoscere Kate e parecchi piloti di Formula 1 e di essere invitata ad una gara? Di certo non io

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora